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ANDREA VUOLE DAVVERO MOLLARE. DIEGO STA DECIDENDO COSA FARE. IL FUTURO SOLO DOPO LA COPPA ITALIA. SI ASPETTANO OFFERTE. MA CORVINO INSISTE: DIECI MILIONI PER TRE DIFENSORI ACERBI. PIOLI O MONTELLA, È LA SQUADRA SBAGLIATA

di Enzo Bucchioni

Sono giorni difficili e complicati in casa Fiorentina, il presente pieno di tensioni e di incognite si intreccia drammaticamente con un futuro tutto da decifrare. Cosa faranno i Della Valle feriti dalla contestazione e dagli striscioni, accerchiati dalla delusione di una città, prigionieri di un’altra stagione da buttare?

E’ questo il Grande Interrogativo che aspetta una risposta, con la consapevolezza che così non si può più andare avanti.

La delusione, la rabbia, il disamore sono soprattutto di Andrea Della Valle. Vi ho già scritto dello sfogo post-Frosinone, dell’amarezza nell’ascoltare i soliti pesanti insulti provenienti dalla curva Fiesole, aggravati dalla presenza della sua famiglia in tribuna. La voglia di mollare tutto non sarebbe scomparsa con il passare delle ore e con l’evaporare della tensione. Anzi. Nei giorni successivi, neppure il viaggio in Cina, il lavoro sempre più pressante (nell’ultimo anno ha avuto più responsabilità in azienda) e le tante voci che hanno cercato di rasserenarlo, sarebbero riusciti a fargli pensare cose diverse. Anche le riflessioni a freddo, almeno così pare, non avrebbero scalfito le sue convinzioni. Pare anzi che le abbiano rafforzate: non avrebbe davvero più voglia di Fiorentina. E di questa sua stanchezza, naturalmente, è partecipe e non da oggi anche il fratello Diego. La situazione conflittuale in città e gli scarsi risultati sportivi avrebbero fatto perdere ad Andrea l’entusiasmo e la spinta, forse anche la passione. Come uscirne?

Diego non asseconda l’idea del fratello. Non avrebbe nessuna intenzione di prendere in mano direttamente la supervisione della società di calcio. Si informa, interviene nei momenti caldi e dà le direttive come nella recentissima vicenda Pioli-Montella, ma poi nella ripartizione dei compiti in famiglia lui si è sempre occupato di altro. E altro vuole continuare a fare. Che succederà?

Diego sta riflettendo. Ha sempre in mente di fare un’uscita personale, attraverso un comunicato o con un’intervista da qualche parte. Ma non è il momento. In silenzio si stanno valutando tutte le opzioni, potrebbe davvero essere arrivato anche il momento della cessione della società se davvero arrivasse un’offerta ritenuta accettabile. Tutte le voci che spuntano, anche se smentite, non sembrano nascere a caso: il vaso sembra davvero colmo in casa Della Valle. Qualcuno ora dice che si potrebbe scendere anche sotto i fatidici 250 milioni sempre richiesti come base irrinunciabile, ma a questo ci credo poco. Anzi, se Diego Della Valle è sempre il solito (e lo è) non lo vedo indossare i panni dello sconfitto, andare via fra gli insulti, con la coda fra le gambe. Proprio per questo c’è la possibilità che Diego abbia un sussulto, un altro moto d’orgoglio e il ritorno di Montella da lui fortemente voluto, potrebbe avere anche questo significato: rilanciare. In fondo fu lui, tre anni fa, a dire basta investimenti per la Fiorentina, a passare all’autofinanziamento, a decidere il Corvino-bis che altro non era se non un ridimensionamento di tutte le ambizioni. E se oggi, con la pratica dello stadio in dirittura d’arrivo, Diego spingesse per un modello di calcio diverso?

In pochissimi sanno cosa stia realmente pensando e come si stia muovendo per scegliere la strategia ritenuta più giusta.

Una sola cosa è certa: non si deciderà nulla fino a quando non si saprà il destino della Fiorentina in coppa Italia. Mi fanno sorridere quelli che hanno già cominciato a sparare nomi e programmi di mercato a destra e a sinistra, oggi si fa fatica a gestire il presente. E mi sembra molto normale dopo quello che è successo negli ultimi dieci giorni e una semifinale davanti. Potrebbe anche succedere, e ci speriamo fortissimamente, che la Fiorentina vinca la coppa Italia. E perché no? Il calcio è strano? No, anche di più. Hanno cominciato a giocarlo Davide e Golia, non c’è niente di scontato. Se allora i Della Valle dovessero vincere il primo trofeo in diciassette anni potrebbero anche decidere di andar via da vincitori e dare un’accelerata alla vendita. E questo a Diego piacerebbe molto…Mi raccontano che potrebbe essere la molla decisiva.

E se invece resteranno come sembra più probabile, Montella qualche garanzia di sicuro l’ha avuta, ma anche lui aspetta di capire gli eventi. L’allenatore è anche pronto a gestire una squadra di giovani, basta avere le pedine e gli uomini giusti al posto giusto, non costruire squadre senza senso tecnico come quelle messe in piedi negli ultimi anni. Le garanzie Montella le ha ottenute soprattutto sul mercato, sui giocatori. Non li prenderà qualcuno in nome per conto di, ma solo dopo l’ok dell’allenatore come si fa in tutte le squadre normali. Non è poco. Ma anche Corvino non conosce esattamente il suo futuro. Se è vero che in questa incertezza e con il disamore di Andrea uno come lui fa comodo ed è ancora al suo posto per questo, gli esami e i processi si faranno per tutti a maggio, quando si avranno le ultime risposte da una stagione fino ad oggi fallimentare.

La speranza è che Diego Della Valle si accorga di quello che è stato fatto in questi tre anni, è stata messa in piedi una squadra che non regge, piena di doppioni e di carenze, di limiti e di sopravvalutazioni: si deve intervenire per cambiare tutto, non solo l’allenatore. Vi dico l’ultima. Dal Belgio arriva la notizia che Gillekens, 19 anni, sarà riscattato per un milione. In casa ci sono già Hristov, 20 anni, pagato 1,7 ed è stato comprato Rasmussen, 22 anni, per 7 milioni che è nell’Empoli ma non gioca neanche (come ierisera) quando ci sono infortuni e squalifiche. Tutte e tre sono difensori centrali acerbi o sconosciuti, pagati complessivamente 10 milioni. Ognuno faccia le sue considerazioni. Magari sbaglio io, ma si pensa sempre alle plusvalenze eventuali, anche minime, piuttosto che al progetto tecnico. Meno male che ieri sera il portiere Dragowski ha parato di tutto… Consoliamoci.

Niente consolazione, invece, dalla Fiorentina di Montella: solo un altro triste pareggio. E non poteva essere altrimenti. I giocatori sono gli stessi, le lacune in organico non si cambiano e in pochi giorni si può far poco. Questa squadra è da 9-10 posto e in quella posizione sta. Montella ha detto che gli è piaciuto lo spirito e quello è sempre piaciuto anche a noi: ha sorretto la squadra fin qui. Montella ha fatto anche capire che manca un regista, ma lo diciamo da agosto e ormai è un po’ tardi. C’è solo da sperare che si faccia intendere, si faccia prendere i giocatori che vuole e non quelli che non conosce. Pioli ha pagato anche per questo, forse doveva battere qualche pugno in più su qualche tavolino…Lo dico per metafora, naturalmente…