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ANTOGNONI, ORA È FATTA DAVVERO. POSITIVO L’ULTIMO INCONTRO DI MARTEDÌ SCORSO. L’ANNUNCIO ALLA CENA DI NATALE. SARÀ IL GRANDE CONSIGLIERE DI ADV. TUTTI I DETTAGLI DEL GRANDE RITORNO. EMPOLI, BIVIO PER SOUSA. JOVETIC NON TORNERÀ

di Enzo Bucchioni

E’ durato diverse ore l’ultimo incontro di martedì scorso, ma adesso ci siamo, la fumata è davvero bianca: Antognoni tornerà ad essere un dirigente della Fiorentina. Ora si può dire con certezza. Nella sede viola questa volta c’era anche lui, Antognoni, accompagnato dal suo legale di fiducia. S’è parlato di tutto nei minimi dettagli, dal ruolo che dovrà ricoprire, al rapporto economico, ai compiti. Ha visto per la prima volta anche la sua nuova stanza, è già pronto l’ufficio che occuperà dal due di gennaio prossimo al primo piano del Franchi. 

Sarà, in sostanza, il Grande Consigliere del presidente onorario Andrea Della Valle. Il grande uomo di calcio nella stanza dei bottoni con il quale rapportarsi per tutte le questioni, siano esse societarie o tecniche. E’ stato studiato un ruolo diverso, per lui, questa volta Antognoni non si dovrà occupare delle cose di campo, sembrava limitativo, è stato invece ritagliato un ruolo più alto, da manager vero e proprio. Entrerà infatti nei ruoli societari, non avrà un contratto calcistico soggetto a scadenze e legato ai risultati, sarà un alto funzionario in Fiorentina fino a quando lui lo vorrà.

Un ruolo funzionale che consentirà ad Antognoni di mettere a disposizione della Fiorentina tutta la sua grande esperienza maturata in oltre quaranta anni di calcio come giocatore prima e dirigente di società e di nazionale poi, di avere incarichi operativi sia come ambasciatore e volto della Fiorentina nel mondo, ma anche e soprattutto nei consessi Fifa e Uefa. Non sarà una figurina, come ironizzarono i soliti critici del nulla, quando demmo notizia esclusiva proprio su questo giornale online dell’inizio della operazione-rientro, Antognoni sarà invece uno dei punti cardine del nuovo corso della Fiorentina. Un ruolo assolutamente operativo che sarà ritagliato giorno dopo giorno, a 360 gradi. Naturalmente ci sarà anche il rapporto con la città e le istituzioni. Antognoni torna così ad essere la Fiorentina e la Fiorentina la società di Antognoni. Si riallaccia un filo, tornano le radici della storia per diventare linfa vitale anche per la Fiorentina di oggi.

La data ultima per mettere la firma sul contratto è stata fissata: closing il trenta di novembre. Restano soltanto da limare delle questioni tecniche. L’idea di Adv è quella di annunciare ufficialmente il ritorno di Antognoni nella cena di Natale della società, poi vedremo. Come vi dicevo l’altro giorno, questo diventa un altro tassello nella costruzione di una Fiorentina diversa, più vicina alla città, ai tifosi, più pronta a fare cose di calcio, a ragionare anche con le emozioni e non soltanto con i bilanci, importantissimi ma non esaustivi. Altre idee stanno nascendo, altre iniziative sono in cantiere, proprio Antognoni dovrà dare nuovi stimoli.

Nel frattempo c’è il campionato. E dico poco. Il derby di Empoli, dopo due settimane di stop e molti nazionali in giro per il mondo, è una partita ancora più complicata. Il secondo tempo con la Samp ha fatto rinascere dubbi e perplessità sulla tenuta di questa squadra e sulle idee del suo allenatore. E’ chiaro che una sconfitta a Empoli sarebbe inaccettabile e Sousa lo sa. L’allenatore ha dimostrato di avere idee, di essere bravo, ma a volte è sembrato poco duttile, integralista, fuori dalla linea viola. Non è vero che Corvino è pronto a proporgli il rinnovo, Corvino sta semplicemente cercando di capire cosa fare con Sousa.

Tocca all’allenatore convincere tutti, rimotivando la squadra, facendole ritrovare quel gioco e quella continuità che abbiamo ammirato nel primo periodo italiano dell’allenatore portoghese. Da oggi alla sosta di Natale si giocherà molto del futuro, ma non solo lui. Corvino e la società sono alla finestra. Se sarà necessario sarà fatto qualcosa nel mercato di gennaio, ma anche questo è in funzione di quello che succederà nelle prossime settimane. Di sicuro a gennaio le squadre non le puoi stravolgere per ragioni di bilancio, ma anche tecniche. Come vi abbiamo sempre detto, il cambiamento vero ci sarà a giugno. Scordatevi anche Jovetic, lo abbiamo sempre detto in estate e lo ribadiamo oggi. Non rientra nei piani viola, guadagna troppo (più di cinque milioni), non tornerebbe entusiasta (anzi) e tecnicamente è difficile da inserire in una squadra che ha già Kalinic e Ilicic. Se prendi uno come Jovetic deve fare il titolare, in quel caso chi uscirebbe?  Non se ne andrà Badelj come ipotizza qualcuno. Non ora. 

Se ce ne sarà bisogno comunque Adv è pronto a fare spese a gennaio, a rientrare sul mercato, per provare a centrare l’Europa League, obiettivo minimo. Servirebbe un attaccante diverso da Babacar e questo è noto. Tello è un peso e potrebbe diventare una pedina di scambio (lo vuole il Marsiglia di Zubizarreta) in accordo con il Barcellona proprietario del cartellino. Ma tutto dipenderà dalle prossime settimane, se la Fiorentina comincia a marciare come sa e come dovrebbe, i problemi si risolveranno automaticamente. In fondo ci sperano tutti, i viola non possono essere sempre quelli di questo inizio stagione, prima o poi anche l’autunno della Fiorentina dovrebbe finire.