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ARCHIVIATO L’OTTOBRE D’ORO AI VIOLA RESTA UN’ALTRA SETTIMANA DI FUOCO PRIMA DELLA SOSTA. A TORINO TORNANO KEAN E COMUZZO, ADLI È INDISPENSABILE MA ANCHE BELTRAN È IN CRESCITA

di Tommaso Loreto

Sarà da ricordare a lungo il mese di ottobre da poco andato in archivio, fosse solo perché a livello statistico i viola non avevano mai infilato sei vittorie in altrettante sfide. Quattro successi in campionato (Milan, Lecce, Roma e Genoa) ai quali aggiungere i due di Conference (con New Saints e San Gallo) arrivati in modo tutt’altro che casuale, con un gruppo che Palladino sta valorizzando praticamente in ogni singolo, senza lasciare indietro nessuno. In attesa di recuperare Pongracic, e soprattutto Gudmundsson, il modo in cui la squadra viola ha saputo sopperire alle assenze a Genova racconta di una guida sempre più condivisa nello spogliatoio, anche se il mercato di gennaio è già all’orizzonte e anche se per qualcuno potrebbe diventare una tappa fondamentale (leggere alla voce Quarta o Parisi).

L’indispensabile Adli - Intanto a tre sfide alla prossima sosta (si parte oggi a Torino per arrivare a domenica prossima al Franchi contro il Verona con la trasferta a Cipro nel mezzo) si allarga il gruppo dei potenziali leader della squadra, elementi che con il loro rendimento certificano oltre modo la bontà delle scelte estive. Il mese appena trascorso va in archivio mostrando potenzialità intriganti come nel caso di Bove e confermando la longevità di un De Gea le cui parate hanno avuto lo stesso valore dei gol segnati da Kean, e Gosens. Ma un altro singolo che si è imposto a suon di prestazioni è certamente Adli. L’ex Milan a Genova è stato in grado di cambiar volto alla squadra subito dopo il suo ingresso, e c’è da scommettere che oggi in Piemonte ritroverà una maglia da titolare in un centrocampo nuovamente orfano di Cataldi (non convocato).

Il ritorno di Kean - Di certo la questione più importante in vista del match di oggi riguarda l’auspicato ritorno di Kean dal primo minuto. Se la scelta di tenerlo a riposo a Marassi era stata letta nell’ottica del turnover il peso dell’assenza dell’ex bianconero si è fatto sentire per oltre un’ora di gioco, e la stessa scelta di piazzare Kouamè in quella zona dell’attacco si è rivelata inefficace. Ecco perché salvo sorprese oggi Palladino chiederà a Kean di stringere i denti, così com’è lecito aspettarsi di rivedere Comuzzo al centro della difesa dopo esser rimasto a guardare i compagni giovedì sera. Quanto alla sostituzione di Cataldi il rientro di Mandragora concede maggiori chance di scelta oltre a Richardson che nel primo tempo di Genova ha avuto le sue difficoltà pur tenendo botta sul piano fisico. Sulla linea dei tre dietro alla punta con Colpani e Bove intoccabili non resta che augurarsi che Beltran possa prolungare il momento magico con un gol (a Lecce) e due assist (con Roma e Genoa) nelle ultime tre sfide.