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ARRIVA LA PROVA DEL NOVE. ROSSI SI CARICA LA SQUADRA SULLE SPALLE. È L'ORA ANCHE DEI GIOVANI

di Lorenzo Marucci

Una partita delicata, che arriva in un momento quasi cruciale. Senza Gomez, Cuadrado e Pizarro, la Fiorentina di colpo finisce sulle spalle di Pepito Rossi. Il bambino- come lo chiamano affettuosamente alcuni suoi compagni fin dai tempi del Villareal - è entrato nei cuori della gente ma ovviamente anche di Montella che pur essendo attento a non spremerlo pericolosamente, vuol godersi tutta la sua energia. La pericolosità della Fiorentina è affidata oggi a lui, in un match in cui serviranno anche muscoli e grinta. Ma ovviamente la classe di Borja e le aperture (oltre alle conclusioni da lontano) di Aquilani, potranno essere altre armi vincenti.   
   L'avvio in campionato è stato incoraggiante dal punto di vista dei risultati ma adesso, anche dopo il successo in europa League con il Pacos, serve una conferma proprio in trasferta e contro un avversario tosto. La classica prova del nove, insomma, il test che dovrà dare un'ulteriore dimensione sulla ambizioni della squadra. Anche perchè la sfida con i bergamaschi arriva a quattro giorni dalla grande sfida di San siro contro l'Inter. In due trasferte insomma - nello spazio di poche ore- la Fiorentina è chiamata a dire al campionato che ruolo potrà recitare. Se riuscirà a compiere l'impresa la forza del gruppo potrà essere ancor più esaltata vista l'emergenza in cui si trova Montella.
 Ma proprio a causa delle assenze pesanti, il tecnci viola può scoprire altri giovani che possono lasciare il segno. Matos ha fatto palrare di sè in questi giorni dopo la rete al Pacos, e chissà che oggi non possa trovare ancora spazio. Ma soprattutto c'è grande attesa per Rebic, il croato che da più parti - anche da ex giocatori prestigiosi - viene accostato niente meno che a Boksic. Montella lo ha elogiato, parlando di lui come un giocatore di grandissime prospettive. Non resta che scoprirlo in campo.  Ma nel frattempo si attendono segnali chiari anche da Joaquin. Se è vero che ad ogni straniero va concesso un po' di tempo è anche lecito attendersi buone risposte da chi come lo spagnolo ha alle spalle una carriere brillante. Le chance finora non gli sono mancate, adesso è il momento di lasciare un'impronta.
Lorenzo Marucci