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ASCOLTATE L’APPELLO DELLA FIESOLE: FERMATEVI, È GIUSTO NON GIOCARE. IL CALCIO RIFLETTA: MORTI E DEVASTAZIONE. ATF E COORDINAMENTO: CORSA ALLA SOLIDARIETÀ. RACCOLTI MATERIALI E FONDI PER GLI ALLUVIONATI

di Mario Tenerani

Il maltempo stavolta ha picchiato duro in Toscana. Cinque vittime, a ieri sera ancora due dispersi, danni ingenti ad abitazioni, fabbricati, esercizi commerciali. Ci sono valide ragioni per rinviare la partita di domani al Franchi, come hanno chiesto in un accorato appello i tifosi della Fiesole. Come si fa a voltarsi da un’altra parte di fronte a lutti, devastazione e famiglie che hanno perso tutto in pochi attimi.  
Un disastro vedere a Campi Bisenzio e in altre zone della piana fiorentina, galleggiare le auto in strada. Un notte di terrore quella tra giovedì e venerdi, col clima che non intende concedere, per ora, una tregua. Oggi è il 4 novembre, non c’è bisogno di citare l’anno, tutti sanno perfettamente cosa accadde più di mezzo secolo fa a Firenze. Il comunicato della curva è chiarissimo: “Una parte della nostra città è completamente in ginocchio, case distrutte, vite infrante e mentre continua a piovere si pensa di far giocare la partita di domenica come se non fosse successo nulla”. Giusto fermarsi, ma la decisione spetta alla Lega Calcio e alla Prefettura di Firenze. Non è facile da prendere perché ci sono dinamiche legate allo stato di emergenza che non possono essere ignorate. Ma se c’è anche una sola possibilità di fermare Fiorentina-Juventus bisogna sfruttarla. Le previsioni meteo delle prossime ore, poi, non promettono niente di buono. La Fiesole dice anche altro nella nota: “Le energie e le risorse devono essere dedicate esclusivamente alla nostra gente in difficoltà e non per far svolgere un evento sportivo. Pretendiamo rispetto per le vittime, per i familiari, per chi ha perso tutto in poche ore e si trova ancora abbandonato, senza luce e gas, circondato dall’acqua”. Campi Bisenzio, tra l’altro, nella storia della Fiesole ha rappresentato una costola del tifo. 

Non sarebbe sbagliato rinviare anche alla luce di altre calamità naturali, abbattutesi sull’Italia, che in passato hanno portato ad annullare delle gare. Oggi ne sapremo di più. Se invece si dovesse giocare è verosimile che la Fiesole rinunci a dispiegare la straordinaria coreografia preparata in questa occasione a chiusura anche della trilogia dedicata ai festeggiamenti per i 50 anni della Curva. 
Subito dopo la tragedia di giovedì notte gli ultras hanno dato vita subito ad una iniziativa di solidarietà - e non è sicuramente un fatto inedito - allestendo un centro raccolta nella sede dell’ATF (via San Gervasio 5 rosso a Firenze) e anche in altre punti della città, per raccogliere materiale utile a liberarsi di acqua e fango, da donare naturalmente alle persone duramente colpite dalla calamità. Sacchi, guanti, pale, secchi e tanto altro materiale che per l’occasione può essere definito di “prima necessità”.

Si è mobilitata anche la storica organizzazione del tifo viola, il Centro di Coordinamento. In questo caso si tratta di una raccolta fondi da destinare agli alluvionati. C’è un conto corrente a cui indirizzare le donazioni e per le informazioni la cosa migliore è rivolgersi alla sede (in viale Manfredo Fanti 71 a Firenze). Anche la società viola, attraverso una nota ha espresso la totale vicinanza alle popolazioni colpite.
E’ Fiorentina-Juventus, la partita che per Firenze vale tantissimo, ma non tutto perché nella vita ci sono cose più importanti. E la tragedia che ha colpito la Toscana lo è sicuramente.