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ASSENZE DECISIVE: FIORENTINA BRUTTA. PRADE' E MACIA DEVONO LAVORARE SULLA DIFESA. LA SPERANZA E' IL RICORSO DI BORJA. E ORA LA JUVE: TRE GARE PER LA GLORIA

di Mario Tenerani

Ci sono sconfitte che non si discutono. Si incassano e si guarda avanti. La Lazio ha meritato la vittoria. Anzi senza la traversa e un ottimo Neto su Onazi sarebbe finita addirittura peggio per i viola. 
Peccato: l'Inter aveva pareggiato, il Napoli pure, era insomma l'occasione giusta per allungare sui nerazzurri e accorciare sul Napoli. Un sogno infranto.
Sfortuna e colpe per la Fiorentina.
Partiamo dalla prima: non puoi giocare a calcio, soprattutto se il tuo calcio e' fatto di governo e non di lotta, senza due cervelli come Borja e Pizarro. La Fiorentina in questo modo diventa leggibile e la normalità non si addice a questa squadra. Senza idee ne' geometrie, solo Mati Fernandez ha provato a inventarsi qualcosa, poi ci sono stati i lampi di Anderson. E qui nascono magari le colpe di non averlo impiegato dal primo minuto. Un Anderson così avrebbe fatto comodo da subito, pensiamo.
Detto della sfortuna, da leggere con le tante assenze decisive, ci sono responsabilità nella sconfitta con la Lazio che vanno oltre. Ci riferiamo alla difesa e alla fase difensiva.
Una costellazione di errori così, cioè concentrati in un'unica partita, e' rara da trovare. I difensori viola, tutti, nessuno escluso, sono incappati in una serataccia. Compreso il loro leader massimo, Gonzalo Rodriguez. Su questo terreno non si possono invocare come alibi Borja e Pizarro. D'accordo, la fase difensiva nasce dall'attacco e trova la sua centralità in mezzo al campo, ma con la Lazio si sono visti errori individuali dettati, forse, da una mancanza di lucidità. E' una Fiorentina stanca, più di testa che di gambe. 
Questi sono stati i due volti del tonfo casalingo con la Lazio. Sicuramente Pradè e Macia dovranno e vorranno cercare rinforzi per la difesa. E' questo il reparto che più necessità di innesti determinanti.
Adesso, non resta che archiviare in fretta tutto, pensando anche che Montella a Torino tornerà in panchina dopo la squalifica. Senza nulla togliere al suo bravissimo secondo, Daniele Russo, e' possibile che tra le ragioni della caduta con la Lazio vi sia anche la mancanza di Montella a bordo campo. Gli allenatori sono molto più importanti di quanto si immagini.
La speranza di vedere in campo a Torino Borja Valero sono esigue. Il ricorso che sarà discusso martedì prossimo dovrebbe essere quasi ribaltato, togliendo tre giornate allo spagnolo (una l'ha già scontata). Oddio, considerando che Borja a Parma e' stato vittima di un'ingiustizia, non sarebbe peccato sperare in un ricorso vincente, ma nella concretezza dei fatti resta dura. E allora a Torino contro la Juve l'assenza di Borja sarà pesantissima, ma almeno i viola avranno Pizarro... In più dovranno avere convinzioni e gioco, elementi latitanti contro la Lazio. 
Inizierà domenica un trittico di impegni con la Juve che ha qualcosa di storico. Le motivazioni, però, come spesso accade giocheranno un ruolo importante. 
Per la Fiorentina buttar fuori la Juventus dall'Europa e' un'impresa ad alto coefficiente di difficoltà', ma in caso di successo non si parlerebbe di un banale approdo ai quarti di finale, ma di gloria. Il gruppo di Montella entrerebbe sicuramente nella Hall of Fame viola.
Mario Tenerani 

Il giornale