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ATTACCO: TORNA L’ABBONDANZA. SIMEONE AL BALLOTTAGGIO. CHIESA PRONTO ALLA BOLGIA DI BERGAMO. MURIEL È LA MICCIA DELLA NUOVA FIORENTINA. CECCHERINI BRAVO E SOTTOVALUTATO

di Mario Tenerani

Fiorentina-Atalanta, la sfida infinita. Nuovo atto domani a Bergamo, terzo in stagione, mentre ancora nello specchietto retrovisore si scorgono le immagini di un mercoledì da leoni. E’ stata una partita di rara intensità, con frequenti ribaltamenti di fronte, emozioni, errori, gol, assist, tutto rigorosamente servito in quantità copiose. Chissà se sarà così anche a Bergamo. In qualcosa si somigliano Fiorentina e Atalanta: non sono brave a gestire le gare, le giocano fino in fondo, senza risparmio e calcoli, possedute da un furore agonistico non comune. Anche domani ci aspettiamo un incontro in cui nerazzurri e viola si attaccheranno, faranno valere le rispettive fisicità, alla caccia 3 punti per l’Europa e tonificanti per l’orgoglio. 
Le polemiche tra Gasperini e Pioli, l’antica rivalità, i giudizi sferzanti e gratuiti su Chiesa, hanno acceso ancora di più una partita già sufficientemente infiammabile. Chiesa forse si troverà di fronte uno stadio ostile, Gasperini usando certe parole ha contribuito a creare un ambiente molto caldo. Ma è il destino dei grandi calciatori: più sei bravo e più sei nel mirino, difficili che si attacchino i mediocri o i normali. Si apre il fuoco contro chi rappresenta un pericolo in campo. 
Francamente siamo sorpresi della maturità di questo 21enne, della sua capacità di surfare sulla cresta di onde sempre più grandi. Chiesa viene criticato per alcuni atteggiamenti, quando è proprio il contrario: Federico sta tenendo botta come solo i grandi giocatori sanno fare. E’ un meraviglioso incassatore, lascia che a rispondere sia il campo. Più lo massacrano e più che accelera, tanto da sfiorare i 35 km orari. In qualche centro abitato sarebbe roba da autovelox… Gli altri lo aspettano al varco, lui li salta come birilli. E’ il re del dribbling della serie A ed è anche il principe della serenità. Siamo certi che Federico saprà superare in scioltezza anche l’esame Bergamo con tutta la sua bolgia. 
Pioli ritrova Mirallas, assente da qualche settimana, dunque in attacco torna l’abbondanza, tutti presenti. Simeone torna prepotentemente in corsa per una maglia, spazio al ballottaggio. Detto di Mirallas, c’è pure Gerson, ma la sensazione è che Pioli stavolta voglia giocarsi le tre punte pure, chiedendo loro un sacrificio di più in copertura.
Muriel ha raggiunto i 10 gol stagionali (i primi 4 li ha segnati a Siviglia fino a dicembre), un segnale incoraggiante: la sua miglior annata fu a Genova quando fabbricò 13 gol (in 33 gare complessive): il colombiano è in corsa per battere se stesso e per dimostrare che può superare la sua media di 8-9 reti all’anno. Firenze sembra la sua piazza ideale, è felice e quando gioca si vede: il suo ingresso ha scosso positivamente l’attacco viola e in generale tutta la manovra.
Non si vive di rimpianti, meglio non pensare a cosa sarebbe stata la Fiorentina se Luis fosse arrivato l’estate scorsa…
Chiudiamo con una nota di merito: nella Fiorentina degli umili c’è un difensore che sta scalando poco a poco l’indice di gradimento. Il livornese Ceccherini ci convince sempre di più, sul piano dell’applicazione tattica e anche su quello dei duelli corpo a corpo. In silenzio, lavorando ventre a terra, Ceccherini ha aiutato la Fiorentina. Crediamo anche che la sua anima toscana abbia regalato qualcosa in più al suo rendimento. Quando si gioca per il proprio territorio si spinge con più forza. Ceccherini non è un fenomeno e non lo sarà mai, ma proprio perché lui ne è consapevole le sue prestazioni difficilmente sono sbagliate. A dir la verità, un difetto grande ce l’ha: è nato qui e non nei Balcani… Per questo è sottovalutato. Così ormai rotola il pallone…