BABACAR E BERNARDESCHI: I LORO RINNOVI SONO PRIORITÀ. GOMEZ: POSSIBILE CESSIONE A FINE STAGIONE. FIORENTINA GIÀ MOLTO ATTIVA SUL MERCATO. APRILE MISURERÀ LA GRANDEZZA DEI VIOLA
Sono i due gioielli del settore giovanile viola esplosi poi in prima squadra. Evento per Firenze quasi straordinario, vista la storia degli ultimi anni. Babacar e Bernardeschi, non soltanto talento, gol e giocate preziose. Loro sono anche i simboli di un lavoro forte del vivaio viola, portatori sani di senso di appartenenza alla causa. Per questo e molto altro la società viola deve far di tutto per non farsi scappare a zero euro questi calciatori.
Il caso Neto è un ferita fresca, servirà molto tempo per suturarla. D’ora in poi sarà vietato perdere giocatori importanti a zero euro. E’ vero che Babacar e Bernardeschi dovranno essere convinti di rimanere a Firenze, ma i dirigenti dovranno trovare i giusti mezzi per trattenerli in riva all’Arno. Il centravanti ha il contratto fino al 2016, il trequartista fino al 2017. Non ci sono alternative: firmare subito oppure cessione. La Fiorentina non dovrà correre altri rischi. Nel clan viola si respira ottimismo per questi casi, mentre “radiomercato” racconta che il club viola ha problemi nel farli firmare. Babacar e Bernardeschi valgono molto per tante ragioni, una loro conferma sembra indispensabile.
Intanto aumentano i rumors per la cessione a fine stagione di Gomez. Non perché ci sia mancanza di fiducia, quanto perché ll tedesco vedrà un sensibile aumento dell’ingaggio (tutto già stabilito nel contratto) che dovrebbe arrivare ad oltre 4 milioni netti. Uno stipendio pesante che la Fiorentina potrebbe sostituire con un altro attaccante, dopo aver preso anche un po’ di milioni per il tedesco. Il sostituto avrebbe eventualmente caratteristiche diverse sul piano tattico. Potrebbe essere Immobile, ma non necessariamente. Così come non risulta scontata la partenza di Gomez, ma al momento pare un’ipotesi credibile.
Di sicuro la Fiorentina è già attiva sul mercato: Fernando e Allan sono obiettivi robusti, così come Darmian sulla fascia. Ma i nomi sul taccuino dei manager viola sono molteplici. L’idea è quella di rafforzare la squadra per aumentare il tasso di competitività, per aggredire l’ultimo livello, il più difficile.
Il resto, adesso, lo dovranno fare Montella e i giocatori: ad aprile ci saranno 8 impegni tra campionato, Europa League e Coppa Italia. Sarà un mese che misurerà quanto è cresciuta la Fiorentina. Un esame duro da superare, ma pure estremamente affascinante. I viola sono nei pressi della porta della gloria, devono avere solo il coraggio di spalancarla.