BASTA DISCORSI SU CHIESA, SERVONO I FATTI E UN FUTURO DA DECIDERE CON COMMISSO: PRESTO INCONTRO. BRAVO ROCCO: LA FORZA DI AMARE I TIFOSI E ISOLARE CHI FA DANNI ALL’IMMAGINE DELLA FIORENTINA. MONTELLA, PER LA JUVE DIFESA A TRE O CACERES ESTERNO
Non sarà facile passare un altro anno a parlare e a sentir parlare del futuro di Chiesa. In questi giorni di Nazionale anche il gatto di Coverciano si è sentito in dovere di dire la sua con tanto di miagolio ripreso dai social. Una situazione che non può e non deve far felici Rocco Commisso e i suoi manager che stanno portando entusiasmo, energie e idee per rilanciare la Fiorentina e hanno bisogno di essere accompagnati dalla positività e da zero problemi. E se i problemi ci sono, vanno risolti per evitare che turbino il giocatore (nella fattispecie) ed entrino nello spogliatoio.
Il primo a parlare troppo spesso di Chiesa è proprio Rocco, ma semplicemente perché risponde alla stessa domanda… Chiesa…Chiesa…Chiesa.
Il presidente fa bene ad avere programmi a medio termine, ha ragione quando dice di voler provare a tenere i giocatori più forti per fare una grande Fiorentina, ma ai ragionamenti devono seguire i fatti. E siccome lui ha dimostrato di essere fast fast fast, lo deve essere a maggior ragione per Chiesa, proprio per evitare tutto il polverone che c’è e ci sarà sempre di più, attorno a questo giocatore, nel bene e nel male, perché il talento più importante della Fiorentina e uno dei più importanti in Italia. E’ necessario intervenire in fretta, ma il messaggio è stato recepito.
Gli uomini di Commisso stanno lavorando attorno al presente e al futuro di Chiesa e quanto prima ci sarà un incontro con Enrico, il babbo manager.
I programmi e le intenzioni della Fiorentina americana su Chiesa saranno spiegati e analizzati per capire fondamentalmente una cosa: Chiesa vuole restare o vuole assolutamente andar via? Ci sono possibilità di un’intesa? Si può allungare il contratto?
Inutile girarci intorno, queste sono le domande che devono avere risposte rapide. E ripeto ancora una volta, quelli che dicono “ha un contratto, lo rispetti”, non capiscono nulla di calcio perché il contratto nel 2022 finisce e il 2022 è calcisticamente vicino.
Parlarsi e fare un piano di lavoro assieme, sia che si punti a tenere Chiesa sia che lo si voglia vendere a giugno, è l’unica strada da battere. E così si farà.
E’ la Fiorentina che deve guidare le danze e indirizzare la situazione, questo lo può e lo deve fare nell’interesse della società, del patrimonio calcistico ed economico che si chiama Federico Chiesa.
Se, come pare di capire, il ragazzo ha voglia di confrontarsi a livello più alto, se ha voglia di crescere, se ambisce alla Champions, non scandalizziamoci. E’ tutto normale e naturale. Anche in questo caso, però, dovrà essere la Fiorentina a capire a chi e per cosa converrà cederlo e in quali tempi.
Dopo il chiarimento, l’idea-base dovrebbe essere quella di proporre l’aumento dell’ingaggio attorno ai 3,5 milioni con l’allungamento al 2023 per poi guardarsi attorno e ascoltare le proposte che arriveranno. E non è detto che Chiesa piaccia solo alla Juve, c’è forte l’Inter e magari nel frattempo se l’estero non è più un tabù per la famiglia Chiesa, potrebbero nascere anche altre soluzioni di altissimo livello. L’importante è parlarsi perché, ad esempio, anche rinnovare di un anno solo, mediaticamente sarebbe già un segnale forte, metterebbe fine a tutti gli interrogativi attorno a Chiesa, almeno fino a giugno.
Si tratta di capire quando ci sarà questo incontro, ma i tempi pensati tempo fa (gennaio) dovrebbero essere ridotti a poche settimane.
Detto questo, Rocco Commisso sta dimostrando di avere carisma, ma anche una visione moderna dello sport. Ha fatto bene a prendere le distanze da uno striscione offensivo contro la Juve e da chi inneggiava all’Heysel. Non lo dico solo per la Juve, ma per tutte le situazioni critiche e inaccettabili o incivili, come i cori contro i napoletani o i buu o robe del genere.
Per chi non l’avesse ancora capito, Commisso vuole fare della Fiorentina una società moderna, di grande appeal, con una squadra capace di giocare un bel calcio e divertire, con uno stadio all’altezza dei tempi, dei Viola dovrà parlare il mondo in senso soltanto positivo. Le criticità e le negatività vanno eliminate.
La straordinaria tifoseria fiorentina sa che da questa proprietà avrà grandi soddisfazioni, si sta cercando di avere sempre collegato il cordone ombelicale, l’Orgoglio di Firenze sarà soddisfatto, ma giustamente non ci vogliono ombre o comportamenti che questo straordinario percorso progettato dagli italo-americani abbia intoppi. Di nessun genere.
Commisso è stato chiaro: basta comportamenti incivili, basta con tutti quegli atteggiamenti capaci di portare discredito alla Fiorentina e a Firenze. Lo sanno benissimo anche gli americani che non è facile, la nostra è una cultura sportivamente sbagliata, il nostro calcio è malato, troppi gli episodi da condannare, ma Firenze può diventare un’oasi di fair play e positività con l’entusiasmo contagioso di Rocco e l’idea dello sport-spettacolo all’americana che è il grande sogno.
I tifosi, anche quelli più lontani da questa filosofia, devono capire che se vogliono il bene della Fiorentina questa è l’unica strada. Nella sportività e nella positività Rocco sarà sempre con loro, anche con i tifosi della curva Fiesole, e li appoggerà sempre come ha già dimostrato Joe Barone, ma devono liberarsi dei retaggi del passato. E se quelli che non capiscono o non vogliono capire sono pochi, gli altri devono avere la forza di intervenire e isolare. Soltanto per la Fiorentina. Per il bene della società. Per una crescita che sta avvenendo tumultuosa e travolgente.
Date a Rocco e da Rocco avrete, potrebbe essere uno slogan.
Questa, poi, è la settimana della Juve. Pensate se succedesse…Pensate a Rocco…E alla città. Quasi una resurrezione, un cambiamento epocale in pochi mesi.
Ci dovrà provare Montella che sta studiando le soluzioni. Sulla sinistra della Juve gioca un certo Ronaldo e nelle prime due gare Lirola ha dimostrato di non essere ancora al top, soprattutto nella fase difensiva. Per questo Montella sta pensando sia sulla difesa a tre con l’ipotesi Caceres, sia allo stesso Caceres (che tornerà domani dalla Nazionale) esterno destro nella difesa a quattro. Un giocatore esperto, bravo a difendere, ma anche a far ripartire l’azione con grande energia. Ma siamo solo a martedì e le troppe assenze hanno impedito le prove sul campo che, appunto, cominceranno domani. L’idea è quella di aggredire, chiudere le linee di passaggio e giocare con la stessa intensità mostrata nel primo tempo con il Napoli… Con la spinta eccitante dei 35 mila provarci si può…