BENE I GIOVANI COME HANCKO MA SERVONO ANCHE COLPI VERI: MERET E PJACA SAREBBERO GIUSTI. MENO SFIDE, PIÙ CERTEZZE
Il difensore slovacco, viola da poche ore, può essere un’idea. Buono come centrale, forse meglio come esterno sinistro, ha davanti agli occhi buoni margini di miglioramento. Come dicono gli addetti ai lavori, “prospetto interessante”. Anche Soucek, lui non ancora viola, potrebbe essere un’altra idea interessante: ceco dello Slavia, mediano con un’infarinatura di regia, a 23 anni rappresenta un’altra scommessa su cui puntare. Bene, poi però servono punti fermi, insomma meno sfide da intraprendere e più certezze a cui appoggiarsi.
Ecco il coraggio che dovrebbe possedere la Fiorentina: d’accordo, con i famosi 10 milioni di budget (saliti a 15 con la cessione di Bruno Gaspar, parte dei quali spesi per Hancko), non si va molto lontano, ma uno sforzo va fatto. Recuperando un po’ di soldi da qualche cessione minore e contestualmente facendo un anticipo di cassa, considerando che tra 12 mesi, al più tardi 24, Chiesa purtroppo sarà venduto. Soprattutto se il suo valore continuerà a lievitare in modo esponenziale.
Ci sono 3 caselle da riempire nella formazione base: portiere, centrocampista e attaccante esterno. Per questi ruoli sarebbe consigliabile rivolgersi a interpreti collaudati, possibilmente portatori di cognome noto, al fine di correre rischi minori. Con 3 innesti di qualità la Fiorentina potrebbe davvero sperare di recuperare una posizione in classifica, magari addirittura due.
Corvino ha bussato alle porte di Juve e Udinese per Pjaca e Meret, dimostrando una convincente idea di calcio. Il problema come al solito sono i costi e pure la concorrenza. La Roma è diventata un pericoloso competitor per Meret, visto che Alisson è in marcia verso Madrid. Occorrono una ventina di milioni per il numero uno friulano, ma l’ammortamento è facile con un 21enne che ha davanti una lunga carriera. Anche Pjaca costa tanto, ma lui ha un feeling solido con Corvino - lo aveva preso a Bologna per 8 milioni, ma il club rossoblu fece saltare tutto perché riteneva quella cifra troppo esosa -: c’è di mezzo la Juve e forse Chiesa. Trattativa complicata, ma vale uno sforzo.
Sono profili di calciatori forti e giovani, non certezze totali, ma sicuramente molto meno scommesse di quelli citati prima. Nomi che aiuterebbero l’ambiente a scorgere un tangibile cambio di marcia. I fatti annientano le parole, sono la miglior forma di comunicazione.