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BERARDI VUOLE LA FIORENTINA, MA IL SASSUOLO TIENE DURO. ULTIME ORE CALDISSIME. ORSOLINI SI COMPLICA. MERCATO CHIUSO PER I VIOLA, ASPETTANDO L’OCCASIONE. AMRABAT VERSO IL TORO. SQUADRA COMUNQUE PIÙ FORTE CON ITALIANO

di Enzo Bucchioni

Ultime ore caldissime di un mercato fino troppo lungo che chiude questa sera alle venti. 

Riuscirà la Fiorentina a portare a casa quella che una volta Vittorio Cecchi Gori aveva ribattezzato “ciliegina”? 

La situazione ieri s’è complicata, è tutto molto difficile, ma come diceva il saggio-banale, la speranza c’è sempre e il team mercato dei viola è in agguato.

Berardi? Orsolini? 

Ieri la strana coppia Barone-Pradè ha fatto un ultimo tentativo con un blitz a Milano, di fatto le tre piste sono sempre in piedi, ma una apertura di fatto non c’è stata al punto che in serata la società ha fatto informalmente trapelare che “siamo a posto, il mercato è chiuso così”.

La mossa è sicuramente strategica, in realtà potrebbero ancora succedere cose, ma più passano le ore più diventa duro arrivare a una conclusione di qualsiasi affare, anche per ragioni tecnico-burocratiche.

Berardi potrebbe essere il giocatore in grado di infiammare la piazza, il segnale concreto che Rocco vuole puntare immediatamente alla zona Uefa e dintorni, ma certe cifre sono state giudicate eccessive da sempre e l’affare proposto da intermediari non è mai stato davvero vicino a una chiusura positiva. Il Sassuolo ha cominciato da 40 milioni per poi arroccarsi attorno a 35 con Sottil come contropartita valutato 12-13 milioni, ma quest’ultimo piace molto a Commisso e Italiano è convinto di poter inserirlo presto e incanalare la sua energia e la sua voglia negli schemi di gioco dopo questo periodo di apprendimento. Sottil è considerato un talento dal grande futuro e anche per questo la trattativa per Berardi fino a ieri sera era “ghiaccia”. 

A Milano c’è stato anche un contatto diretto fra i dirigenti delle due società, ma di fatto ognuno è rimasto sulle sue posizioni. Il Sassuolo, al massimo, a un certo punto sembrava disposto a scendere a trenta milioni, ma senza Sottil in cambio per loro è complicato trovare un sostituto nelle ultime ore. Anzi, non c’è proprio nessuno in circolazione e in vendita. 

Affare da dimenticare? 

Probabile. Lasciamoci una porta aperta perché non conosciamo la reazione del ragazzo che voleva fortemente andar via e più dell’Atalanta aveva sempre espresso la volontà di andare proprio alla Fiorentina intrigato dal gioco di Italiano, dalla città e dal suo amico Benassi. 

Se oggi il giocatore dovesse aprire un caso e puntare i piedi? 

Difficile, anche se per ora non è ancora mai stato convocato e forse non è casuale. Nel calcio può sempre succedere di tutto e la Fiorentina resta alla finestra. Il Sassuolo sa quali sono le condizioni, perfino un prestito oneroso con obbligo.

Certo, sul nome del nazionale Berardi il Popolo Viola sognava già. Ma operazioni del genere vanno impostate prima.

E Orsolini? 

Non sarebbe assolutamente un ripiego, anzi. L’ex Ascoli è stato seguito a lungo e la proposta al Bologna è arrivata da tempo. Il problema anche qui, però, è il sostituto. Mihajlovic s’è già lamentato della campagna acquisti, vendere oggi Orsolini potrebbe turbare gli equilibri interni. Il dg Sabatini ha comunque in mano la proposta della Fiorentina, dodici milioni più bonus, e resta ancora qualche ora per trovare una soluzione. Più probabile che parta il difensore Tomiyasu molto corteggiato dal Tottenham per il quale la plusvalenza potrebbe essere più alta.  

E Messias, il primo giocatore contattato su suggerimento del suo grande estimatore Vincenzo Italiano? 

Anche qui il Crotone pensava di strappare dieci milioni. In corsa c’erano Torino e Milan, ma anche altre società hanno sondato oltre alla Fiorentina. La cifra è stata sempre ritenuta alta per un trentenne, ma a fine mercato si trattava sui sette. Per la Viola erano sempre troppi e così ieri sera s’é inserito di nuovo prepotentemente il Milan dopo aver rotto per il fantasista Faivre e lo ha preso. 

E se non dovesse davvero più arrivare nessuno? 

Gli esterni d’attacco sarebbero quattro e non cinque come chiesto dall’allenatore. 

Probabile in questo caso che nel ragionamento fatto sulla rosa globale della Fiorentina si sia pensato che all’occorrenza uno come Odriozola potrebbe anche fare l’esterno alto, un ruolo che ha già ricoperto nella Real Sociedad prima di passare al Real. Ma strada facendo non è escluso che Italiano possa provare Castrovilli come esterno, una operazione simile a quella fatta con Saponara, tanto più che i centrocampisti ora abbondano. 

C’è comunque molta attesa per questa ciliegina fra i tifosi e sui social e se non dovesse arrivare nessuno si annusa già un po’ di scontento e qualche dubbio, la sensazione che non si voglia fare l’ultimo step per riportare subito la Fiorentina alle spalle delle grandi.

In parte è vero, ma la squadra è già buona così e il mercato questa volta è stato comunque fatto con idee di calcio. Stranamente mi verrebbe da dire dopo due anni sbagliati.

Invece tenere Vlahovic e Milenkovic è stato un segnale e lasciate perdere se contrattualmente potrebbe essere una debolezza, intanto tecnicamente saranno punti di forza. Poi si vedrà.  Nico Gonzalez è un grande colpo, s’è già visto ampiamente. Torreira è il regista che mancava e Odriozola è pur sempre uno del Real. Nastasic potrebbe davvero rilanciarsi qui.

Facendo un raffronto con gli anni passati, comunque, quello che c’è di diverso è il progetto tecnico e l’allenatore. Si sta facendo calcio e proprio Italiano è centrale.

Avete notato che la squadra che ha battuto il Torino era fatta da dieci giocatori dell’anno scorso su undici? Cosa è cambiato è facile da capire: adesso c’è un gioco. E per le statue a piazzale Michelangelo pensiamoci bene.

Con il gioco i giocatori sono cresciuti tutti e a fronte delle uscite di Ribery sostituito in meglio da Gonzalez e di Pezzella rimpiazzato da Nastasic, tutti gli altri sono acquisti ad arricchire la squadra. 

Ora Italiano ha soluzioni in tutti i reparti e se dovessero restare anche Duncan e Benassi, perfino abbondanza. Unico in partenza nelle ultime ore è Amrabat anche se un accordo resta complicato. Il Torino lo corteggia, il giocatore ha detto sì a Juric, ma non è facile trovare una formula visto che è stato pagato 22 milioni e la viola vuole rilanciarlo. In corsa anche Espanyol e Sampdoria.   

Comunque, mercato o non mercato last minute, resta addosso una sensazione positiva, si stanno ritrovando l’entusiasmo e l’orgoglio vedendo giocare la Fiorentina finalmente da squadra, con un gioco brillante e propositivo. Sono tornati i punti e i sorrisi, non è poco.