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BERARDI VUOLE SOLO LA FIORENTINA. TEMA CALDO PER GENNAIO. TORREIRA PRONTO PER L’ATALANTA. ITALIANO VUOLE IL COLPACCIO A BERGAMO. VLAHOVIC UNA BELVA. CASTROVILLI PROVA DA ESTERNO. IL MURO DI MILENKOVIC-NASTASIC

di Enzo Bucchioni

Il mercato è chiuso, ma il discorso su Berardi resta ancora assolutamente in piedi. Sembrerà strano, ma è proprio così per un motivo sostanziale e particolare nello stesso: il giocatore del Sassuolo non ha chiesto semplicemente di essere ceduto, ma ha chiesto di andare alla Fiorentina. Un discorso ben diverso. 

La cosa non deve assolutamente meravigliare perché l’esterno destro della nazionale ha un carattere particolare, nel passato aveva già rifiutato la Juventus e l’Inter per rimanere in una società dove si sentiva leader e coccolato. Adesso che ha deciso di andar via vuole la Fiorentina perché c’è Italiano che gioca un calcio molto simile a quello di De Zerbi che diverte ed esalta i giocatori, perché Berardi parla spesso con suoi colleghi ed amici che giocano in viola e ha confidato questa sua scelta anche di vita per la bellezza e la dimensione della città, per il calore dei tifosi. Insomma, si vede qui, con questa maglia e da nessuna altra parte.

Come sappiamo, a mercato aperto l’operazione è partita troppo tardi, il ragazzo ha chiesto la cessione a pochi giorni dalla fine delle trattative e non c’erano i tempi tecnici per trovare una soluzione che accontentasse tutti. Il Sassuolo si è arroccato attorno ai 35 milioni che potevano ridursi con Sottil come contropartita. La Fiorentina ha risposto trenta, ma senza Sottil. Una trattativa vera e propria non c’è mai stata perché, al di là della cifra, la società emiliana senza Sottil non avrebbe avuto sottomano la soluzione per sostituire Berardi. 

Il discorso però, come detto, non si è chiuso il trentuno di agosto perché nel frattempo Berardi non ha cambiato idea almeno stando a indiscrezioni del suo entourage .

Può arrivare in viola a gennaio? Commisso potrebbe decidere di investire una cifra così importante?

Al momento non è un tema d’attualità in casa viola, ma potrebbe riaccendersi a diversi condizioni.

Intanto c’è da verificare con che spirito Berardi resterà a Sassuolo. E’ un grande professionista, ma a volte l’umore lo ha condizionato. Le prime due partite, ad esempio, non le ha giocate aspettando il mercato. Questa è una cosa che se durasse ancora, nell’incertezza potrebbe spingere il Sassuolo a vendere.

Più importante, però, sarà il rendimento della Fiorentina. In agosto, al momento di decidere l’investimento molto alto su Berardi in Rocco ha giustamente prevalso la prudenza. Trenta milioni sono tanti e poi per gli obiettivi stagionali, riposizionarsi nella parte sinistra della classifica, la squadra viola sembra comunque attrezzata. 

Dove potrebbe saltare il banco? 

C’è da scommettere che se la Fiorentina dovesse fare un campionato straordinario per il gioco espresso e per la posizione di classifica, se ci fossero degli obiettivi a portata di mano o la sensazione che con Berardi si potrebbe fare un altro passo importante per riagganciare le big o provare a vincere la coppa Italia ad esempio, Commisso potrebbe ridare l’ok a riaprire la trattativa. 

In questo momento tutto è possibile, se il presidente viola ritrova l’entusiasmo di due anni fa, la squadra lo esalta, la classifica lo fa godere e il pubblico lo esalta, è possibile che la ciliegina che non è arrivata ad agosto arrivi a gennaio. Magari ci potrebbe essere anche la possibilità di strappare un prezzo migliore, di sicuro i mesi per discutere e mettere in piedi un piano finanziario ci sono e non solo i due tre giorni di fine agosto.

Lo scenario è aperto e tutto dipenderà dalla Fiorentina che da molti ormai, e non soltanto dal vostro scrivano, è data fra le possibili rivelazioni del campionato.

C’è un allenatore di sicuro avvenire, ha idee innovative, predica un calcio che ai giocatori piace, sta cementando il gruppo. La squadra ha voglia di dimostrare, di cancellare anni difficili e di stupire. Stanno crescendo il gioco e la personalità. Ma anche la mentalità. 

Quindi non mettete più nelle partite proibitive quella di sabato a Bergamo, Italiano sta facendo il lavaggio del cervello a tutti, sta spiegando che la Fiorentina dovrà andare a Bergamo con la voglia di fare risultato, la presunzione positiva di poter battere chiunque. Sarà così sempre. Questa dovrà essere la mentalità che accompagna il gioco e il nuovo corso: provarci con tutti.

E’ chiaro che l’Atalanta è più forte, ma non deve importare né, soprattutto, condizionare. 

Purtroppo le nazionali complicano il lavoro di tutti, in particolare quello di allenatori come Italiano che stanno lavorando da pochi mesi e più di altri avrebbero bisogno dei giocatori sottomano tutti i giorni per completare l’apprendimento.

In particolare c’è apprensione per i sudamericani che arriveranno soltanto venerdì.

Cosa farà Italiano?

La sensazione è che alcuni giocheranno, altri no a seconda del ruolo. Uno come Pulgar ha un posto nevralgico, non può permettersi errori o pause. Gonzalez invece giocherà, gli attaccanti in genere sono favoriti perché a loro non si chiede l’intensità per novanta minuti.

Italiano ha lavorato molto su quelli che sono rimasti con lui, l’amichevole con la Primavera è stata organizzata anche per questo. 

Torreira è pronto?

Non è ancora al cento per cento, l’anno scorso ha giocato poco, ma sabato contro l’Atalanta sarà titolare se non ci saranno intoppi. Sarà il debutto in maglia viola nella posizione che predilige, regista davanti alla difesa. Per Pulgar col fuso orario, se Torreira dovrà tirare il fiato a gara in corso, ci sarà uno spezzone. Ma i due, come già detto, potranno anche giocare assieme con Pulgar basso e Torreira che è più rapido, interno di centrocampo. Italiano lo ha già fatto nello Spezia con Ricci e Sena, due registi compatibili.

I centrocampisti sono anche troppi e le soluzioni non mancano. Italiano potrà anche sperimentare. E’ chiaro che la gestione dello spogliatoio sarà più complicata, ma l’allenatore è un duro, tutti devono conquistarsi il posto, chi non lo segue, chi non si allena con intensità, chi dovesse mettere il muso perché gioca poco, finirà ai margini. Il gruppo deve essere pieno di energie e di motivazioni e per ora è così, sta funzionando tutto a meraviglia.

Sugli esterni il colpo finale non c’è stato, è vero, ma le soluzioni non mancano oltre ai quattro esterni designati (Gonzalez, Callejon, Sottil e Saponara), come vi avevamo anticipato, Italiano proverà Castrovilli. Non era una profezia, ma questo allenatore lavora così, cerca di tirare fuori il meglio da tutti e la dimostrazione che vi abbiamo già raccontato è Agudelo centroavanti che nell’emergenza dello Spezia, comunque ha funzionato.

Castrovilli in mezzo al campo forse tiene troppo palla, rallenta il gioco che vuole Italiano, mentre sull’esterno potrebbe sprigionare la fantasia e la capacità di saltare l’uomo e andare al cross. Se mentalmente ci crede potrà essere un valore anche per lui, perfino in chiave Nazionale dove in mezzo è chiuso mentre sugli esterni potrebbe avere chances.

Ma all’occorrenza c’è anche Bonaventura che Italiano ha già provato nelle partitelle e che nell’Atalanta è nato come esterno nel 4-4-2 e nel Milan ha giocato alto a sinistra nel 4-3-3.

Fra i nuovi ha destato buona impressione anche Odriozola, ma Italiano sembra tenere in grande considerazione anche lo spirito di Venuti, uno che non si arrende mai. Dovranno giocarsela e a Bergamo, se devo scommettere, giocherà Venuti.

In difesa Nastasic è destinato a far coppia con Milenkovic, saranno proprio loro, gli slavi, la coppia d’acciaio per blindare la porta di Dragowski. Senza nulla togliere all’affidabilissimo Quarta, ma anche a Igor.

Questo per dire che tutti i reparti ora sono attrezzati e con un allenatore come Italiano e il suo calcio di grande movimento e personalità, c’è anche fluidità e interscambiabilità nel ruoli.

Vista da lontano, ma anche nelle due partite iniziali, questa squadra intriga molto. Per non parlare poi di Vlahovic che è una belva sempre, anche in nazionale. Rinnoverà? Non rinnoverà? 

Credo che in questo momento non sia e non debba essere un problema. Un altro anno a Firenze lo farà, se dovesse esplodere come tutti sperano, sarà impossibile trattenerlo con il contratto e senza contratto. Intanto la sua missione è far decollare il nuovo progetto Fiorentina targato Italiano e poi, caso mai, porterà un bel pacco di milioni.

Il clima è cambiato e si avverte. E’ tornata la positività, anche la società sembra essere cresciuta dopo esperienze negative durate due anni, Rocco ha capito che parlare troppo era un autogol e ora fa cose mirate, da presidente, e dice la sua su vicende  importanti. Giusto così, se è iniziato un nuovo corso lo vedremo. In campo di sicuro…