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BERNA VA VIA, GIORNI DECISIVI. PRONTA L’ASTA TRA JUVE, INTER E CHELSEA. ECCO HUGO, NASCE LA NUOVA DIFESA. GASPAR, C’È IL LIONE. PRESENTAZIONE DI PIOLI FORSE DOMANI. IL CDA IL SEDICI GIUGNO: UN NUOVO PRESIDENTE?

di Enzo Bucchioni

Sono giorni caldissimi per il futuro di Bernardeschi. La Fiorentina ha deciso di mettere sul mercato il giovane attaccante di Carrara, come vi abbiamo anticipato da tempo, ma è necessario tracciare una strada condivisa. Il giocatore sarà impegnato fino a domenica con la Nazionale, poi prima di rispondere alla convocazione per l’Europeo con l’Under 21, dovrà decidere del suo futuro. E’ previsto un incontro a tre fra Corvino, l’avvocato Bozzo procuratore del giocatore e lo stesso Bernardeschi, nel corso del quale sarà disegnato un percorso che soddisfi tutte le parti in causa.

La Fiorentina non venderà Berna per meno di cinquanta milioni e questo, dopo averne rifiutati quaranta dall’Inter nel gennaio scorso, sembra il minimo. Corvino è in attesa di proposte concrete da valutare e dovrà essere bravo anche il procuratore Bozzo a incanalare le offerte già in mano sua, nel binario giusto. Il giocatore dovrà far sapere la sua preferenza, anche se par di capire gli piacerebbe andare alla Juventus.

La Fiorentina, forte del contratto che lega Berna fino al 2019, ha ancora parecchia voce in capitolo e dovrà essere brava a far nascere una sorta di asta fra le contendenti. Le parti potrebbero anche decidere di aspettare l’Europeo, grandi prestazioni potrebbero far salire le quotazioni del giocatore, ma è rischioso e attendere luglio complicherebbe di molto i piani mercato della Fiorentina che deve sapere il prima possibile se potrà contare o meno su una cifra così consistente per reinvestire, da mettere in mano a Corvino.

Insomma la sensazione è che entro metà giugno si arrivi a una definizione completa dell’affare Bernardeschi.

Come già scritto, in partenza ci sono anche Kalinic, Ilicic, Badelj e Tatarusanu, pure su Borja Valero l’idea di vendere è forte, ma queste sono operazioni che si possono fare con più calma. L’esigenza primaria oggi è quella di comprare bene giocatori all’altezza, sapendo che vendere è comunque una specialità di Corvino.

Sta prendendo forma la difesa, il reparto da rinnovare più di tutti gli altri. Ieri è arrivata l’ufficialità del centrale brasiliano Vitor Hugo, già annunciato da tempo e consigliato fortemente da Sousa. Mi vien voglia di dire, allora è buono. Ma, naturalmente, anche lui avrà bisogno di scoprire un altro calcio. La Fiorentina ha messo gli occhi anche sull’esterno destro portoghese Gaspar, 24 anni, scuola Benfica. Attorno ai 3,5 milioni la Fiorentina può chiudere anche se nelle ultime ore si è messo in mezzo il Lione. Corvino sembra comunque in pole position. Se dovesse arrivare Gaspar, oltre a Vitor Hugo e Milenkovic, il reparto sta subendo un forte rinnovamento. Servirà almeno un altro centrale forte (meglio se italiano) e soprattutto un esterno sinistro, ma in generale la linea è tracciata.

Per il resto abbiamo già scritto che l’intenzione è quella di dichiarare incedibili Chiesa e Babacar, di puntare su Sportiello e Saponara (arrivi di gennaio), oltre che sui confermatissimi Astori e Vecino. Anche il giovane Hagi verrà stabilmente aggregato alla prima squadra: è in rampa di lancio. Dopo Berna e Chiesa ora tocca al rumeno che in allenamento incanta tutti.

Pioli ha avallato le operazioni di Corvino, da lunedì ventinove maggio sta lavorando in sintonia con il Dg viola per cercare di avere già nei primi giorni del ritiro di Moena una Fiorentina il più possibile vicina a quella tipo.

Ufficialmente Pioli sarà presentato entro pochi giorni, forse già domani. L’accordo con la Fiorentina c’è, lui si è accordato con l’Inter per la buonuscita, ma Pioli fa parte di un ingranaggio. Ora che l’Inter ha chiuso con Spalletti, il risiko delle panchine può cominciare.

Tornando al mercato, naturalmente servirà un giusto potenziamento anche per l’attacco. I rapporti con Preziosi sono buoni, il presidente del Genoa ha bisogno di soldi, la società è in vendita e Corvino sta pensando a un triplice colpo, vale a dire Simeone, Izzo e Laxalt. I contatti sono ben avviati. Ma i nomi nel mirino sono tanti, il Dg viola quest’anno è  partito per tempo e sa benissimo che si gioca gran parte del suo futuro a Firenze proprio in questo mercato ricco di soldi grazie alle cessioni e quindi di occasioni. La sfida è fare meglio di Pradè-Macia quando rifondarono nel 2012, sarà dura, ma l’obiettivo di Corvino deve essere questo.

Intanto è calato il silenzio sul futuro societario dopo il famoso discorso del "Passo indietro" di Andrea Della Valle. E’ in corso una profonda riflessione e le diplomazie sono al lavoro anche con i tifosi per cercare una tregua in vista della nuova stagione.

Sta passando l’idea, ma è anche una convinzione, che qualcosa vada fatto anche a livello dirigenziale per riavvicinare ancora di più la società a Firenze e ai fiorentini, serve ripartire su basi e uomini nuovo. In questo contesto anche la posizione del presidente Cognigni è meno solida. Uomo esclusivamente di conti e dalla immagine pubblica bruciata a livello di opinione pubblica e tifoseria, è ormai chiaro anche in società che Cognigni, ribattezzato l’Uomo Nero da Pradè, è un autentico tappo. Salterà? Il fatto stesso che si pensi a una riorganizzazione delle cariche vuol dire che il problema è ben chiaro e presente a diversi livelli. Si farà il rimpasto? Possibile. E’ stato convocato per il sedici giugno un consiglio d’amministrazione e qualcosa di più certo si saprà sul futuro di Adv (si dimette ufficialmente da presidente onorario?), sui nuovi eventuali incarichi e sul ruolo di Antognoni.