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BERNARDESCHI OGNI GIORNO PIU' LONTANO, SPALLETTI LO HA CHIESTO A SUNING. KALINIC, IL NO ALLA CINA VERRA' CONFERMATO. DUBBI SU SPORTIELLO: PORTA IN BILICO?

di Pietro Lazzerini

Come era ampiamente prevedibile, il primo tema post allenatore, è legato al futuro di Federico Bernardeschi. Il numero 10 viola è il gioiello che la Fiorentina ha esposto in vetrina nel corso di tutta la stagione, provando a tenerlo legato alla propria bottega con un'offerta importante ma allo stesso tempo insufficiente per avvicinare le proposte in arrivo da altri lidi. L'Inter, come vi abbiamo raccontato nella giornata di ieri (LEGGI QUI) è pronta a mettere 5 milioni di euro annui sul piatto, cifra addirittura più alta dai 4 che la Juventus aveva preventivato di proporre al suo procuratore. Per questo e per il fatto che il tempo passa invano senza ottenere una risposta, tutto fa pensare che alla fine dell'estate Bernardeschi vestirà un'altra maglia, con Corvino che però non ha intenzione di aspettare agosto per dirgli addio. Le proposte dovranno arrivare nel corso dei prossimi giorni, con Beppe Bozzo che avrà un nuovo contatto con lo stesso dg gigliato entro il prossimo weekend.

Spalletti ha chiesto a Suning di non cedere Perisic, ma il problema è che al momento si tratta dell'unico calciatore in rosa che in tempi brevi può sistemare i conti nerazzurri e dunque l'allenatore toscano dovrà rassegnarsi a vederlo partire. Una rassegnazione ben ripagata però, visto che Lucio ha chiesto alla proprietà cinese di affondare il colpo su Berna, ed è per questo che i famosi 50 milioni richiesti dalla Fiorentina potrebbero effettivamente entrare nelle casse gigliate. Con quei milioni, più quelli che dovrebbero arrivare da Kalinic e Ilicic, Corvino avrebbe finalmente quei milioni che da tempo attende per mettere mano alla rosa da consegnare nelle mani di Pioli. "C'è bisogno di giocatori motivati e pronti a dare tutto per la maglia" ha detto il neo tecnico in conferenza stampa, Corvino cercherà di accontentarlo, magari provando a inserire in rosa anche qualche italiano. Eder per esempio, è un'espressa richiesta in caso di addio del numero 10 viola. L'italo-brasiliano non è più un ragazzino, ma ha una determinazione da far invidia a tanti ventenni viziati e in cerca di fama. Per questo è un profilo da tenere d'occhio.

Piccolo appunto per quanto riguarda il futuro di Kalinic. Vi abbiamo raccontato di un giocatore deluso dalla scelta cinese di Sousa, che ha predicato bene a gennaio, razzolando malissimo alla prima occasione, ma questo non significa che il giocatore resterà in viola. Dalla Premier fino alla Bundes, passando per la nostra Serie A, sono tanti i club interessati a lui. L'obiettivo di Corvino è incassare tra i 25 e i 30 milioni.

Nelle prossime settimane dovrà anche essere affrontato il tema del portiere. Ciprian Tatarusanu ha 'bloccato' l'ingresso in campo di Sportiello, o meglio, lo ha ritardato. Adesso però, il titolare dovrebbe diventare lui, anche se di certezze anche in tal senso, non ce ne sono molte. In ambienti vicino ai viola, si parla infatti di un giocatore che non ha impressionato il precedente staff di Sousa. Un giocatore che non si è ambientato e che dunque dovrà cambiare passo e mentalità prima di ottenere quella tanto sospirata maglia numero uno. Se neanche Pioli dovesse convincersi delle sue qualità, il prestito biennale dall'Atalanta potrebbe addirittura interrompersi in anticipo di una stagione. Il portiere rumeno intanto è seguito da alcune squadre inglesi ma anche dalla sua Steaua Bucarest. Quasi impossibile immaginarlo ancora in viola al termine del mercato. E Dragowski? Dovrebbe andare in prestito, magari per tornare a fare il titolare tra uno-due anni. Per il ruolo di secondo, Corvino potrebbe pescare tra gli 'anziani' del ruolo. Un po' come fatto dal Milan con Storari. Una sicurezza alle spalle del giovane prospetto. In ogni caso, sarà questa situazione sarà sicuramente materia di studio nel corso delle settimane precedenti alla partenza per il ritiro di Moena.