BERNARDESCHI VALE GIÀ 10 MILIONI. È IL ROBBEN VIOLA. ORA TOCCA A BABA COL GENOA. A SOUSA PIACCIONO I GIOVANI. KUBA NELLA RIPRESA. ADV RILANCIA E VA OLTRE LE POLEMICHE. MA PER LO STADIO L’INTESA È DIFFICILE E PREOCCUPA
Dallo stop per le nazionali la Fiorentina esce rafforzata. Tutti i viola impegnati nel mondo hanno fornito prestazioni importanti e tornano sicuramente con il morale molto alto. Uno su tutti: Federico Bernardeschi. Il numero dieci di Sousa, oltre ai gol, ha fatto vedere una crescita importante e una maturazione che lo sta lanciando sotto tutti gli aspetti, sia tecnici che economici.
Il mondo del calcio lo segue con grande attenzione, primo fra tutti Giancarlo Antognoni, nuovo dirigente responsabile dell’Under 21, che ha pubblicamente elogiato le qualità e la crescita di questo ragazzo prodotto del vivaio viola, a Firenze da dodici anni. Allenatori ed esperti l’hanno definito il Robben della Fiorentina, una etichetta molto ingombrante. A me non piacciono i paralleli e i paragoni, ma Bernardeschi deve essere conscio di avere grandi qualità che potrà sfruttare solo con il lavoro e l’umiltà. Magari diventasse Robben, di sicuro per farcela dovrà ancora fare grandi passi. Il sito specializzato Transfermarkt lo valuta in questo momento 4,5 milioni di euro, ma a detta di tutti gli operatori di mercato se la Fiorentina dovesse mettere oggi sul mercato Bernardeschi (nessuna intenzione di farlo) il cartellino di questo ragazzo del 1994, non varrebbe meno di dieci milioni a salire.
E’ stata brava la Fiorentina a fargli firmare un contratto fino al 2019, dovrà essere bravo Sousa a tenerlo con i piedi per terra, dovranno essere intelligenti quelli che gli stanno attorno a predicare umiltà: i numeri ci sono tutti. Proprio l’allenatore viola è considerato ideale per lanciare i giovani nel modo giusto, senza bruciarli, ma sapendo valorizzarli al meglio. Sousa è ottimo anche nel gestire il patrimonio giocatori che ha a disposizione e questo gli sta chiedendo la Fiorentina.
Dopo Bernardeschi un altro in rampa di lancio è Babacar che ha smaltito i postumi di una preparazione molto pesante per il suo fisico e sta ritrovando velocità e rapidità di esecuzione. La forma non è lontana, e Baba dovrebbe ritornare a vestire la maglia da titolare sabato con il Genoa dopo essere rimasto in panchina nelle prime due domeniche. Baba ha un’esplosività che Kalinic non possiede, potrà sicuramente essere utile e con il turn over intelligente tutta la rosa potrà trarre benefici. Ricordiamo che giovedì al Franchi ci sarà la prima sfida di Europa League con il Basilea.
Difficile, invece, vedere in campo sabato dal primo minuto Kuba, ancora non al massimo della condizione. Sicuramente però, il polacco è pronto per disputare una mezz’ora ad alto ritmo e con il Genoa sarà il primo cambio di Sousa. Fra l’altro il giocatore sarà presentato oggi alle 13, spiegherà perché ha scelto Firenze e racconterà i suoi obiettivi per questo nuovo capitolo di una grande carriera. Ricordiamo che Kuba è stato per diversi anni uno dei più importanti tornanti del calcio europeo e tale vuol tornare ad essere.
Per quanto riguarda la formazione, il tecnico deciderà soltanto alla vigilia della partita, cioè domani, dopo che avrà analizzato tutti i test atletici e saranno tornati anche Gonzalo e Roncaglia che hanno giocato con l’Argentina. E’ noto che Sousa prepara molto la gara anche in rapporto alle qualità e alle caratteristiche dell’avversario, non è escluso quindi che visto il Genoa che gioca in genere con tre attaccanti (3-4-3) il tecnico portoghese decida di varare la difesa a quattro. In questo caso il terzino destro dovrebbe essere Tomovic (bloccato) con Astori e Gonzalo centrali, Alonso a sinistra. Uno fra i due argentini dovrebbe partire dalla panchina, due stanchi difficile vederli assieme. Se invece la difesa resterà a tre ecco allora Tomovic-Gonzalo-Astori, con Gilberto a destra e Alonso a sinistra. Di sicuro Astori che si è allenato bene, comincerà dall’inizio.
In attacco dietro a Baba, oltre a Bernardeschi, l’altro sicuro di giocare è Ilicic. A centrocampo ballottaggio Suarez-Badelj con Vecino che potrebbe essere la sorpresa. Borja Valero non ha problemi a trovare una maglia. Comunque mancano ancora tanti allenamenti per decidere. Intanto, però, da Casa Viola è annunciato un grandissimo ritorno di fiamma di Adv che dopo le delusioni estive per le numerose critiche, alcuni episodi negativi e lo scontro con l’ordine dei giornalisti, ha ritrovato la grinta e la determinazione dei giorni migliori. Gli apprezzamenti di molti addetti ai lavori del calcio nazionale e internazionale lo hanno rinfrancato sulla bontà della campagna acquisti, è sicuro di avere messo in piedi una buona Fiorentina pronta per competere ad alto livello anche in questa stagione.
Adv sarà domani ai campini per seguire l’ultimo allenamento prima della sfida di sabato e per caricare tecnico e giocatori. Una cosa che preoccupa, invece, è la situazione stadio. Nonostante l’ottimismo e tante manifestazioni di intenti, le difficoltà sono evidenti e probabilmente sarà difficile varare l’operazione entro gennaio come previsto. E sperato. Il trasferimento della Mercafir è ancora e sempre il nodo. A ottobre ci sarà una infuocata assemblea dei soci del mercato molti dei quali sono sempre stati contrari allo spostamento. Fra l’altro la situazione, così pare, sta diventando più difficile e complicata.
La Fiorentina ha presentato il primo progetto proprio sette anni fa e non intravede ancora la fine di questo pazzesco iter. Ci sarebbe chi è tornato a suggerire l’ipotesi dell’area di Castello ora sbloccata dalla magistratura, la Fiorentina non ha problemi, ma i tempi si stanno dilatando a dismisura. Ricordiamo che dallo stadio e dalle strutture connesse passa anche la possibilità di nuovi introiti economici e solo con l’aumento delle entrate la Fiorentina potrà continuare a competere ad alto livello, in zona coppe e dintorni.
@enzobucchioni