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BLINDIAMO ANCHE VALON

di Niccolò Ceccarini

In queste ore si sta parlando molto e giustamente di Jovetic, ma io vorrei tornare sulla scelta di Behrami. Che non è stata per niente semplice. E per questo deve essere valorizzata. Vado con il titolo: dopo Stevan blindiamo anche Valon. Ci sono vari retroscena su questa vicenda, che ha visto coinvolte Fiorentina e Juventus. La prima volta che Marotta e Corvino si sono incontrati per Amauri è stato proprio il dg bianconero a chiedere informazioni su Valon. Un approccio che con il passare dei giorni è diventato assalto puro. Anche se la risposta della società viola è sempre stata la stessa: no. La verità è che Behrami è sempre stato la prima scelta di Antonio Conte. Anche perché per il tecnico bianconero Valon avrebbe potuto ricoprire più ruoli nel suo centrocampo. La Juve gli offriva un contratto più vantaggioso, più del doppio di quello percepito a Firenze e una potenziale offerta economica alla società viola sugli 8 milioni di euro. Un’operazione che avrebbe potuto garantire un’enorme plusvalenza visto che Behrami è stato acquistato dal West Ham per 1,9 milioni di euro. Per Valon  la prospettiva certa di lottare fino all’ultimo per lo scudetto. E’ chiaro che l’incedibilità manifestata ai quattro venti dalla Fiorentina è stata chiara e decisa, ma sapete meglio di me che alla fine è  la volontà del giocatore a fare la differenza.  Sempre e comunque. E poi i Della Valle lo hanno ripetuto spesso: chi non vuol stare qui basta che alzi la mano e se ne parla. Valon quella mano l’ha alzata ma per dire resto. Perché è un ragazzo vero, un professionista serio, che ha fatto il diavolo a a quattro (e ve lo dico con cognizione di causa) quando era a Londra per vestire la maglia della Fiorentina, a cui si era promesso. Lasciare la Fiorentina in un momento difficile, con poche ambizioni di classifica,  sarebbe stata la cosa più facile di questo mondo e invece ha proseguito per la sua strada. Anche perché i tifosi gli hanno sempre mostrato grande affetto, soprattutto nel periodo buio, quando, a parte qualche prodezza di Jovetic, la Fiorentina si riconosceva nella sua grinta, nella sua voglia di lottare su ogni pallone.. E così torno alla considerazione iniziale. Non solo Jovetic, ma anche Behrami. La Fiorentina deve pensare che lui può essere un elemento fondamentale per il nuovo ciclo, quello che ufficialmente partirà dalla prossima stagione, la prima vera di Delio Rossi. A giugno cambieranno molte cose, ci sarà un’ulteriore rivoluzione e si ripartirà con tanti volti nuovi. Il suo contratto scade nel 2014, c’è tutto il tempo del mondo, ma una proposta di allungamento fatta adesso sarebbe un segnale forte di continuità, per suggellare quello che di fatto c’è già. Perché Behrami e la Fiorentina devono ma soprattutto vogliono restare a lungo insieme.

Niccolò Ceccarini

giornalista di Radio Toscana