BONAVENTURA VICINO, TORREIRA IN STAND-BY, MA LA PRIORITÀ DEL MOMENTO SONO LE CESSIONI
I segnali sempre più positivi per un accordo con lo svincolato Bonaventura rappresentano i primi frutti del blitz milanese di Pradè e Barone di mercoledì. Se il dg è rientrato nella mattinata di ieri il ds è invece rimasto a Milano per approfondire i discorsi con il procuratore Raiola e mettere a disposizione di Iachini un convocato in Nazionale da Mancini nonostante la condizione di fresco svincolato. L’affare è molto ben avviato, Jack Bonaventura potrebbe essere il primo volto nuovo di un mercato estivo che sta vivendo soltanto la sua prima fase.
Dall'incontro avvenuto ieri filtra ottimismo, del resto Bonaventura ha già fatto sapere di preferire Firenze al biennale da 2 milioni a stagione offerto dal Benevento, la quadra per trovare l'accordo finale non è poi così complessa. Quanto alla fascia sinistra i recenti incontri con il procuratore di Biraghi lasciano aperte ipotesi di ritocco del contratto, poi tutto dipenderà dal mercato e dalle indicazioni di Iachini che intanto ha già accettato di buon grado l'avvicendamento con Dalbert. Altre entrate, però, al momento potrebbero slittare, a cominciare dalla questione legata al regista.
Lo stand-by su Torreira, al netto delle certezze rilanciate invece dai tabloid d’Oltremanica, sembra confermare come ancora molti colloqui siano stati solo abbozzati, ma soprattutto quanto la priorità viola sia più orientata alle cessioni. Abbassare il monte ingaggi e sfoltire la rosa sono i primi obiettivi da centrare ancor prima dell’esordio in campionato con il Torino, ed è su molte situazioni in uscita che si concentrerà il lavoro di Pradè prima ancora di affondare sull’uruguaiano dell’Arsenal. Boateng, Dabo, Eysseric, Cristoforo e presumibilmente Sottil destinato al Cagliari sono solo alcune delle operazioni da avviare prima di prendere in considerazione altri acquisti. Di certo per Torreira proverà ad approfittarne il Torino, altrimenti non è da escludere che la chiusura sia soltanto posticipata. Discorso simile anche per il giovane talento dell'Empoli Ricci.
Vendere non è però esattamente semplice, si pensi ai pezzi pregiati del calibro di Milenkovic e Chiesa che non hanno tutt’oggi ricevuto offerte concrete. Per entrambi le valutazioni ribadite dalla Fiorentina, nonostante qualche flessione, hanno spaventato soprattutto il Milan, probabile che anche in questo caso tutto sia rimandato alle battute finali. Chiaro che la dote che porterebbe con sé la cessione dell’attaccante sposterebbe numerosi equilibri, magari anche per un innesto in attacco che sia una punta o il pallino De Paul, ma a poco più di due settimane dal via ufficiale persino la permanenza in viola di Chiesa non è da escludere, segno di un mese in cui può realmente accadere di tutto. Iachini lo sa e intanto aspetta, con Amrabat squalificato alla prima contro il Torino potrebbe comunque contare sull’esperienza e le doti (anche in termini di gol) di un jolly chiamato Bonaventura.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it