BORJA OK, ANCHE VECINO SCALPITA. IL GRUPPO HA REAGITO ALLA BOTTA DI ROMA. DECISIVO RITROVARE LA CONTINUITÀ. UNA SETTIMANA DI LAVORO AUTENTICO PER RIACCIUFFARE LA CHAMPIONS
Stare fuori dalle coppe non è bello, gli orizzonti si restringono, ma resta almeno un unico elemento positivo: la settimana di lavoro torna ad essere normale. La rosa non è più piccola quando l’obiettivo è unico, soprattutto quando sono più o meno quasi tutti a disposizione, a parte l’infortunato cronico Benalouane. Indubbiamente questi giorni di allenamenti - arrivati dopo 72 ore di riposo forzato ordinato da Sousa nel post sconfitta di Roma - sono stati utilissimi. La squadra usciva dalla centrifuga di viaggi, partite, poco riposo e ed energie prosciugate. Il massimo è stato toccato con le due super sfide giocate tra lunedì e venerdì… Sousa è ripartito da lì, dalla cultura del lavoro, dai dettagli elevati a priorità, dallo studio dei singoli per provare ad arrivare ad una formazione che sia sinonimo di garanzia. Magra consolazione per chi ama - e Sousa è così - misurarsi su un terreno continentale, ma una volta eliminato non rimane che cogliere, appunto, la grande chance di puntare tutto sulla preparazione meticolosa. Lo spogliatoio inteso come branco viola sembra aver reagito bene alle sberle di Roma. Il clima è buono nella squadra, si percepisce aria serena. Ciò che serve per rincorrere, cominciando naturalmente nel battere il Verona. La Fiorentina dopo lo scivolone nella Capitale non è più custode del proprio destino: per arrivare terza ha bisogno di sperare in una rallentamento della Roma che le sta davanti di 3 punti. I giallorossi stanno bene, al netto della eliminazione di Madrid, ma per loro Udine non sarà una passeggiata di salute. I viola, insomma, sperano domenica sera di rosicchiare qualcosa alla classifica della Roma. Tocca ai fedelissimi di Sousa, pensiamo a Borja e Gonzalo, per fare due nomi non casuali, ma anche ai nuovi punti fissi come Tello (che ha già impressionato la seria A) fare da traino. E’ un frangente nel quale nessuno può mollare di un centimetro. La Champions resta un sogno difficile da arpionare, ma certamente non impossibile. La Fiorentina non è stata costruita per il terzo posto, ma non può neppure accontentarsi dei complimenti per una bella stagione, a prescindere… Questa è la scintilla, speriamo scocchi.