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BUONA TERZA STAGIONE DI ROCCO A FIRENZE, DA NOI CHE FESTEGGIAMO ANCORA CON ENTUSIASMO L’ANNIVERSARIO DEL 6 GIUGNO

di Stefano Prizio

Due stagioni difficili e non esaltanti, ma anche particolarissime per come sono nate, la prima con il passaggio di proprietà del club, avvenuto alle porte dell’estate del 2019, la seconda funestata dall’amara novità del virus che tutto ha cambiato e tutto ha rovinato.
Eppure, al terzo anno dell’età di Rocco, il 6 giugno rimane, per molti moltissimi, se non per tutti, il felice anniversario di quella che taluni chiamarono una ‘liberazione’.

La liberazione dal giogo di una proprietà, quella dei della Valle, che era giunta ormai alla fine di una parabola lunga 17 anni, fatta anche di momenti alti, occorre riconoscerlo sul piano dell’onestà storica, e non attendeva altro che di concludersi, con l’addio di Diego Della Valle alla città che gli andava ormai stretta, un addio ad orecchie basse,  da perdente,fra frizzi e lazzi, ma con la consolazione di una valigetta zeppa dei milioni dell’imprenditore americano che aveva comprato la Fiorentina.

Ed ora, al terzo anno di Commisso a Firenze, può iniziare veramente la sua avventura nel calcio italiano, con un tecnico scelto finalmente con convinzione che ne rappresenta la cultura e l’anima profonde, e una squadra da ricostruire.
Se poi sarà davvero  il portoghese Oliveira, il primo arrivo pesante del mercato, questo sarà di buon auspicio, rammentando un altro gigantesco portoghese  che fece la fortuna sua e quella della Fiorentina in anni ormai lontani, ma  il cui nome ci scalda ancora il cuore.
Proprio in queste ore, con Gattuso che sta giungendo in riva all’Arno, fervono trattative e contatti di mercato e c’è pure chi auspica budget plurimilionari.

100 milioni, e 200 no? Dato che siamo a dare i numeri e a firmare assegni con la penna altrui ( per non nominare il fondo schiena) , si può anche esagerare. 20, 50, 100 0 200, sarà meglio non mettersi lì a fare i ragionieri che la matematica non è un’opinione e non ci si diverte, meglio aspettare di vedere la squadra che sarà e che porterà in calce la doppia firma di Rocco e Rino,  poi su quella diremo e discuteremo, del resto quanto l’avranno pagata, poco conta, l’importante è che vada bene all’allenatore e poi al pubblico che dovrà ammirarla, pagando il biglietto o l’abbonamento tv.
Il fatto è che entusiasmo e fiducia sono ritornati dopo che Commisso ha rilanciato ingaggiando il suo conterraneo Gattuso, campione del mondo di piglio e buon gusto nel far giocare le sue squadre.

E tutto questo ci mette bene nel festeggiare con gioia l’anniversario del 6 giugno. Perciò auguri amici e auguri Rocco, buona terza stagione nella nuova avventura calcistica fiorentina.