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CABRAL PARTE BENE CON UN BEL GOL, MA I VIOLA SI MUOVONO PER NZOLA. PER DIA ORA CHIEDONO TROPPO…DALLE CESSIONI GIÀ PIÙ DI 30 MILIONI, AMRABAT PUÒ PORTARNE ALTRI 25. CASTROVILLI DEVE RESTARE

di Mario Tenerani

Sabiri, Parisi e Arthur, citati in ordine di apparizione a Firenze. Ecco le prime tre tessere del mosaico del mercato viola. Quante ne occorrerebbero ancora? Almeno altrettante, come minimo: portiere, centrale difensivo e attaccante. Alla partenza del campionato manca meno di un mese, ma prima ci potrebbe essere il play off di Conference. Lo sapremo solo il 28 di luglio, come anticipato da Italiano. Conosceremo il verdetto che riguarda la Juventus. 

La società non è indietro con le operazioni, ma non c’è neppure tempo da perdere. Infatti gli spifferi raccontano che per Nzola, punta cara ad Italiano, i viola si starebbero muovendo con più decisione. Anche se Cabral, va detto, è partito bene: nell’amichevole col Parma (1-1) ha firmato un gran bel gol, nella preparazione e nella stoccata finale, destro ad effetto sul palo più lontano. D’accordo, sono test estivi con le gambe di marmo, ma segnare è sempre importante, soprattutto in quel modo. Il possibile, ma ancor incerto, arrivo di Nzola non deve necessariamente aprire le porte alla cessione del brasiliano. Potrebbe andarsene Jovic anche se il serbo ha un contratto particolare con la Fiorentina e un agente, Ramadani, che non pare coltivare il desiderio di spostarlo dall’Arno. Ma i tre davanti, per lo stesso ruolo, diventerebbero troppi, considerando anche che il terzo “9” di scorta sarebbe Kouame. Nzola con 8 milioni si porta a Firenze, mentre Dia adesso, secondo la Salernitana, vale 40 milioni (la clausola da 25 è scaduta il 20 luglio). E’ il gioco delle parti, quello del mercato. Tanto il prezzo lo fa sempre chi compra, non chi vende: tu puoi chiedere 40, ma se non c’è nessuno il listino decresce. Funziona così. Se, al contrario, i pretendenti si fanno sotto allora sì che la valutazione lievita. Staremo a vedere quello che accadrà per Dia, intanto c’è Nzola a disposizione. per chi lo volesse, certamente. 

La Fiorentina ieri ha salutato Igor. Operazione solida dal punto di vista economico: il Brighton di De Zerbi (uno bravo) ha speso circa 20 milioni divisi in 17 più di 3 di bonus. Una bella cifra, ma si sa anche che in Premier le valutazioni montano come la panna. La Fiorentina ha colto al volo una bella occasione anche perché Italiano lo aveva tagliato. Igor ha portato 20 milioni, mentre Maleh, riscattato dal Lecce a salvezza ottenuta, ha fruttato 5,5 milioni. Rasmussen ha fatto incassare 3 milioni e il prossimo che farà sorridere il bilancio dei viola sarà Terzic. Andrà al Salisburgo per 5 milioni. Totale 33 milioni circa, mica coriandoli. A questi andranno aggiunti i 30 o più verosimilmente i 25 di Amrabat, un altro con le valigie a portata di mano. Soldi che saranno utili per essere reinvestiti, speriamo bene. 

Siamo in attesa anche di conoscere il domani di Castrovilli perché il presente è opaco, non c’è nitidezza in questa trattativa. Non si litiga, ma nemmeno si conclude con l’auspicata fumata bianca. C’è distanza tra le parti, forse troppa. Insistiamo sul tema perché la Fiorentina non può permettersi il lusso di perdere Castrovilli. Serve un mezzo passo indietro da entrambi i protagonisti. La Fiorentina ha necessità di addizionare qualità sul telaio di Italiano, non si sottrarla. Meditate gente, meditate.