.

CACCIA APERTA AD UN ESTERNO GOLEADOR. GIOVANI: RYAN DEL VASCO DA GAMA PIACE DAVVERO. VICE KEAN: IDEA CHOLITO O DJURIC USATO SICURO. CAPITOLO RISCATTI: FIORENTINA, TIENILI TUTTI. DE GEA: CON LA CHAMPIONS SI BLINDA A FIRENZE

di Mario Tenerani

Palladino e i suoi uomini tornano in campo dopo una settimana di stop, regalata dal tecnico viola per un discorso di premialità in base ad un cammino fino ad ora fantastico tenuto dalla Fiorentina. I giocatori da oggi prepareranno la trasferta di Como e un tour de force che terminerà il 29 dicembre a Torino con la Juventus. Per fortuna tra campionato, Coppa Italia ed Europa, i viola disputeranno 5 gara consecutive a Firenze, un evento assai raro. Da sfruttare in pieno. Contestualmente l'altra squadra, quella del mercato, capitanata da Pradè, scalderà il motore per non farsi trovare impreparata nella sessione di gennaio. Non è semplice migliorare una Fiorentina già bella, soprattutto efficace, ma tutto è perfettibile. La classifica aiuta a sognare e con qualche puntello in più pensare in grande potrebbe agevolare il compito.

I dirigenti cercano da mesi un esterno che possa aumentare la qualità dei lati del campo in fase offensiva anche attraverso qualche gol. Lo svizzero Vargas è un nome che è circolato a lungo, ma ora sembra più defilato. Come Berardi che ciclicamente viene abbinato alla Fiorentina, ma l'attaccante calabrese costa sempre molto, circa 15 milioni, in relazione all'età (classe '94). E' tornato da qualche settimana in campo dopo un lungo infortunio e nel Sassuolo in B continua a fare la differenza. Le sue qualità sono al di sopra di ogni dubbio, ma il rapporto costo/età non è poca cosa. 

Era circolata l'indiscrezione di Jansson del Rapid Vienna, ma anche lui ha qualche problema: ultima gara giocata il 29  settembre contro il Lask, prossima avversaria dei viola in Conference, a causa di un guaio al ginocchio. Considerando che a gennaio serve gente pronta, forse sarebbe il caso di non prenderlo in considerazione. All'estero ce ne sono di opzioni, ma la domanda è sempre la stessa: quanto tempo serve per far integrare un nuovo calciatore? E i viola non possono perdere tempo prezioso. 

Una parte del radar è dedicata ai giovani, giustamente: il brasiliano classe 2006 - seconda punta, ma può fare anche il centrale - Ryan Vitor del Vasco da Gama, è osservato da vicino. Titolare nell'Under 20 verde oro, piace a diversi club. Il valore è intorno ai 10/12 milioni e ha uno "sponsor" certezza: Edmundo. Non è solo una punta tecnica, ma anche veloce. Il profilo è interessante. 

L'altro tema cogente è quello del vice-Kean: la società vuole sicuramente un attaccante, sarà il mercato a stabilire l'occasione. Se ad esempio arrivasse un esterno di spessore, si potrebbe anche rinunciare momentaneamente al sostituto del centravanti. In caso contrario un giocatore in quel ruolo farebbe comodo, certo con determinate caratteristiche tattiche e di carattere per non mettere troppa ombra a Kean, oggi finalmente al centro del villaggio come mai gli era successo in carriera. Il viola è entrano al 22' della ripresa ieri sera a Milano nella sfida tra Italia e Francia. Gli azzurri non hanno giocato bene e l'unico tiro in porta di tutta la gara, al di là del gol di Cambiaso, lo ha fatto proprio Kean, neutralizzato da una grande parata di Maignan. Non è stato molto, ma sempre qualcosa in più di Retegui, un fantasma a San Siro. L'altro viola, Pietro Comuzzo, alla prima convocazione in Nazionale, è rimasto in panchina. 

Un vecchio pallino di Palladino è Lucca, ma non solo ha una valutazione molto alta - intorno ai 20 milioni -, è anche un numero 9 che potrebbe entrare in concorrenza con Kean. Oltre ad un sforzo economico, servirebbe una grande lavoro di tessitura di Palladino. Altrimenti l'usato sicuro Djuric, sempre che il Monza scelga di lasciarlo partire a gennaio: con 3 milioni si prende. E' un pretoriano di Palladino, infatti nell'inverno scorso finì a Monza. Simeone, ex viola, sarebbe un'idea appetitosa e conosce benissimo Firenze. Valutazione sui 15 milioni e forse qualcosa in più. 

Per giugno, invece, la società dovrà affrontare il fronte dei riscatti: considerando come stanno andando le cose, sarebbe bene che la Fiorentina trattenesse tutti. Stiamo parlando di Gosens, Adli, Cataldi e naturalmente Bove. Milione più, milione meno, l'operazione con poco più di 30 si potrebbe realizzare. Un poker di livello per una cifra abbordabile. I quattro sono già l'ossatura del telaio di Palladino

Un ragionamento a parte lo merita De Gea. Il vero capolavoro estivo della dirigenza probabilmente è stato convincere lo spagnolo a puntare su Firenze perché nell'anno di inattività di proposte ne aveva ricevute, ma lui non le aveva ritenute all'altezza. E' stato corteggiato dalla Fiorentina in modo pressante e persuasivo, alla fine ha ceduto. Adesso lo raccontano felice, si è innamorato di Firenze e sta facendo bei progressi nella conoscenza della nostra lingua. E' arrivato a zero euro con un ingaggio "leggero" rispetto a quanto guadagnava nel periodo di Manchester. Dalla Fiorentina percepisce 2,5 milioni netti più 1 uno di bonus. Esiste un'opzione sulla prossima stagione a favore del club, una sorta di clausola: se la Fiorentina si qualifica in Champions League scatta automatico il nuovo contratto, con numeri sensibilmente più alti per quanto riguarda lo stipendio. De Gea diventerebbe il giocatore più pagato della rosa, ma lo sforzo varrebbe la pena. Morale: con il piazzamento Champions De Gea si  blinda a Firenze per la felicità di chi ama la Fiorentina. Un portiere così non si vedeva da tanto in riva all'Arno. 

Un capitolo diverso meritano le trattative in uscita: uno tra Biraghi e Parisi può partire. Il primo ha proposte dalla Turchia, il secondo ha il Milan sulle sue tracce. Anche Terracciano potrebbe salutare, in quel caso sarebbe promosso il giovane Martinelli. L'inverno è alle porte, anche il mercato. 


Altre notizie
PUBBLICITÀ