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CALMA E SANGUE FREDDO: NIENTE E' PERDUTO, E I VIOLA SONO ANCORA IN CORSA SU TRE FRONTI.

di Tommaso Loreto

La lunga marcia di avvicinamento è già cominciata. Saranno 11 giorni di fuoco, statene certi. Si comincia domenica all'ora di pranzo, si prosegue giovedì 13 alle 21.05, si conclude una settimana più tardi, il 20 al Franchi, alle 19. E se le sfide tra Fiorentina e Juventus non sono mai come le altre partite, figuriamoci che valore potrebbe avere un triplice scontro tra campionato ed Europa League. In ballo ci sono, per inciso, punti pesanti per la rincorsa al terzo posto, e una qualificazione ai quarti di finale che avrebbe un sapore particolare proprio perchè raggiunta contro i bianconeri. Servirà però la migliore Fiorentina, ed è certamente meglio non illudersi, perchè indubbiamente contro la Juve c'è il serio rischio di farsi male. Anche perchè la squadra viola sta attraversando forse il periodo più delicato della gestione Montella.

Nel computo del tecnico giunto alla seconda stagione sulla panchina viola, tuttavia, sono molti gli imprevisti che si sono susseguiti lungo la strada. L'infortunio di Gomez, poi quello di Rossi, le sviste arbitrali, le squalifiche fuori da ogni logica e uno strisciante nervosismo che ha contagiato prima lo stesso Montella, poi tutta la squadra. Per questo c'è comunque da attendersi una reazione importante da parte di un gruppo che, fino a oggi, non ha mai tradito. Montella in primis ha già voltato pagina rispetto ai dialoghi a distanza con i fischietti, mentre per quanto riguarda la squadra se Borja Valero difficilmente potrà rientrare in campionato (megio farci la bocca subito), almeno domenica ritroveremo Pizarro in cabina di regia. E poi c'è Gomez, che ha una gran voglia di ricambiare tutto l'affetto fin qui ricevuto dalla tifoseria viola dal giorno del suo arrivo dal Bayern Monaco.

Fin qui i motivi per lasciarsi una minima fiammella di speranza, ma soprattutto per non affrettarsi in giudizi fin troppo severi come capitato, almeno nella tifoseria, dopo lo stop interno con la Lazio. Che sia per il lunch game di domenica o per l'andata e il ritorno in Europa League, la Fiorentina non parte certo come vittima sacrificale, fosse solo perchè è stata l'unica a battere sonoramente la Juve. E guai a considerare la stagione viola come fallimentare se anche i bianconeri dovessero avere la meglio. Perchè pur con tutti i problemi di cui sopra questo gruppo è ancora in corsa su tre fronti.

Quarto posto in classifica con margini per poter provare a raggiungere il Napoli (almeno questo la matematica racconta), una finale di Coppa Italia già raggiunta e l'opportunità di giocarsi contro la Juve un ottavo di finale in una competizione europea. Praticamente tre indizi che provano la bontà di quanto la Fiorentina, nonostante tutto, sia riuscito a fare. Farsi prendere da isterismi, caccia ai colpevoli o facili processi, adesso, avrebbe poco senso e soprattutto sarebbe ingeneroso verso quella stessa società che non più tardi di due mesi fa, nel mercato di gennaio, ha risposto come meglio non poteva.  

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it