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CALMA E SANGUE FREDDO, SE ROMA NON E' STATA COSTRUITA IN UN GIORNO FIGURIAMOCI LA FIORENTINA

di Tommaso Loreto

Roma non fu costruita in un giorno, figuriamoci la Fiorentina. E se il day after di Bologna si è incentrato sulle critiche nei confronti di squadra e tecnico, quando il frizzore della sconfitta tende ad andarsene torna anche maggiore lucidità. Sarà bene perciò non farsi prendere da eccessivi allarmismi e augurarsi che determinati schiaffi risultino salutari. Per il futuro, e per le prossime gare che separano la Fiorentina dal termine della stagione. Infondo la classifica è ancora positiva, se soprattutto si tiene d’occhio l’Europa League piuttosto che la più complessa Champions, e la stessa squadra, anche se esagerando, ha sempre confermato di aver trovato nel gioco la sua prima certezza.

Domenica arriverà il Chievo a Firenze, in quella che sembra essere la gara perfetta per rialzarsi. Anche perché tornerà Pizarro dal primo minuto e, come dire, trattasi di particolare non del tutto irrilevante. Con il rientro del “Pek” i viola avranno maggiore facilità di manovra, e soprattutto Borja Valero e Aquilani potranno godere di maggiore libertà d’azione a ridosso di un attacco che Montella potrebbe pure rivedere. Magari reinserendo Toni dall’inizio pur confermando Jovetic e Ljajic, quest’ultimo probabilmente unica vera nota lieta degli ultimi due mesi della Fiorentina.

Calma e sangue freddo, perciò. Verrebbe piuttosto da pensare che forse questa Fiorentina ci ha fin troppo illusi nei suoi primi mesi di vita. Quando non si palesavano assolutamente le inevitabili problematiche legate al tempo necessario per costruire un gruppo completamente rivoluzionato in estate. Quando in pratica il gioco di Montella sembrava aver già sopperito ai tempi necessari per fare di un gruppo nuovo una squadra vera. Quei problemi, certi errori, talune lacune strutturali (da puntellare nel prossimo mercato estivo) si sono semplicemente manifestati con un certo ritardo, ma c’era da aspettarselo e da metterlo in conto.

Come detto già da domenica ci sono tutte le potenzialità per lasciarsi alle spalle la sconfitta di Bologna, così come ci sono tutti i presupposti per fare tesoro dei propri errori, Montella in primis. Il quale, tra l’altro, al termine della gara di martedì sera è stato il primo a fare “Mea Culpa”. La Fiorentina sta inciampando spesso e volentieri da gennaio a questa parte, è innegabile, ma ci vuole tempo  prima di saper correre con le proprie gambe, e piaccia o meno una certa gracilità iniziale era, come minimo, da preventivareo. Niente è perduto, tutto è ancora in ballo, di certo da serate come quella di martedì s’impara e, soprattutto, si cresce.