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CAMBIARE MARCIA, QUESTO CONTA IN CAMPO E FUORI. CHIESA INCANTA TUTTI: IL SUO VALORE CRESCE IN ATTESA DEL RINNOVO...

di Mario Tenerani

Firenze aspetta un'inversione di marcia della Fiorentina, in campo e fuori. Pioli pensa a cambiare qualcosa nell'assetto tattico, seppur senza stravolgere il contesto. Oddio, non pare la settimana adatta viste le tante assenze causa partite della nazionali, però il tecnico ci prova. Pensa alla difesa e anche al centrocampo. Ognuno ha la propria ricetta, ma è innegabile che la Fiorentina debbe cambiare qualcosa perché il cammino è lento. Restiamo convinti che prima di novembre non potremo avremo un giudizio probante circa il reale valore dei viola, detto ciò qualcosa andrà fatto comunque. Il pericolo più grande si chiama mediocrità, ovvero la consegna della squadra ad una stagione brutta, grigia, senza sapore. Per combattere questo rischio, occorre appunto, un cambio di verso.

Dovrebbe voltare pagina anche la società. Il silenzio della proprietà - dal comunicato del 26 giugno scorso niente è mutato - produce solo effetti nefasti. Si allarga, ad esempio, la quota degli arrabbiati: anche quelli che erano incerti, di fronte al silenzio di Casette d'Ete, finisco con lo sposare la causa della protesta. Il silenzio aumenta l'incertezza, quella palude nella quale è impantanata la mediocrità viola e dove l'incertezza diventa forza di governo. Per il resto d'Italia la Fiorentina è una squadra in vendita, quindi senza un domani certo. Ci si può voltare dall'altra parte, far finta di nulla, usare armi di distrazione di massa, ma alla fine non conta quello che pensano i Della Valle del club viola, bensì l'impressione che la loro Fiorentina offre al calcio.

Non c'è una sola ragione valida per la quale il silenzio possa perdurare. Urge un intervento, qualunque esso sia, a patto però che diventi risolutore. Nel frattempo ci godiamo Chiesa, devastante nella sua voglia di imporsi e convincente per la sua anima viola. Chiesa è giovane, ancora da scoprire definitivamente, ma già diverso da tutti gli altri. Un patrimonio da amare, anzi da rinnovare... Ecco, appunto, fategli questo nuovo contratto. E annunciatelo, prima possibile. Ve ne saremo grati.