CASO BORJA: VA CHIUSO SUBITO. GASPAR VISITE MEDICHE. SARÀ UN MERCATO NORMALE. LA SOCIETÀ ABBIA IL CORAGGIO DI SPIEGARLO BENE
In mezzo alle nuvole che si addensavano su Bernardeschi, è scoppiato il caso Borja Valero. Confusione della quale la Fiorentina poteva tranquillamente fare a meno. Dunque, proviamo a rimettere le tessere del mosaico al loro posto.
Primo punto: il centrocampista spagnolo ha ancora due anni contratto. Secondo: Pioli lo considera uno degli elementi di forza del gruppo. Terzo: Borja Valero e famiglia pensano a Firenze come alla città della loro felicità (la rima non è cercata) e non hanno nessuna intenzione di lasciarla (tanto da soffrire in questo periodo di grande incertezza). Quarto: se c'è un giocatore che ama visceralmente Firenze perché pensare di allontanarlo? Quinto: Corvino ha dichiarato di non aver mai detto a Borja Valero di volerlo cedere. Sesto: il procuratore - che fa il proprio interesse, come ogni agente - sta raccogliendo le varie offerte per stimolare il suo assistito a vagliarle affinché tutti alla fine di questa storia abbiano la propria convenienza... Pur sapendo che in già passato Borja ha spiegato al proprio manager di non voler abbandonare Firenze.
Conclusioni: se il quadro da noi tratteggiato è fedele alla realtà, il caso può chiudersi alla svelta. Corvino non chiede al giocatore di far le valigie, anzi, pretende che lui sia contento di restare. E Borja, dal canto suo, risponde che è felice di indossare ancora il viola. Chiaro no? Tutto dovrebbe andare così. Se invece qualcuno bluffasse in questa vicenda, presto sarebbe smascherato. Ma vogliamo pensare positivo: Borja Valero giocherà ancora nella Fiorentina per la gioia di Pioli. A proposito: se lo spagnolo piace al nuovo tecnico viola, a Spalletti e pure a Montella, merita oppure no ancora un posto nella Fiorentina...? Gaspar è dei viola e in settimana sarà sottoposto alle visite mediche. Il portoghese arriva in Italia con buone referenze, ma come sempre sarà il campo a recitare il ruolo della Cassazione. Gli facciamo un grande in bocca al lupo anche perchè era dal tempo dello sbarco dei Mille che non si vedeva un terzino destro a Firenze...
I tifosi viola sono sballottati nel frullatore delle notizie di mercato. Milan e Inter stanno spendendo o accingendosi a investire cifre che dalle parti di Campo di Marte afferiscono al mondo di Quark. La sperequazione economica è devastante. Senza dimenticare quello che faranno Juve e Napoli e forse la Roma, anche se il club giallorosso è quello messo peggio sul piano dei flussi di denaro, seppur dotato di una base di squadra molto più forte di quella viola. L'acquisto top a Firenze, fino ad oggi, è Vitor Hugo, centrale non famosissimo costato 8 milioni. Gaspar, ad esempio è stato pagato 3,5 milioni. Questo è l'ordine di grandezza del potenziale economico della società dei Della Valle. Magari tra un anno Hugo e Gaspar, insieme, varranno 50 milioni e noi celebreremo le virtù taumaturgiche di Corvino, ma ad oggi questi sono i numeri e su ciò dobbiamo misurarci. Il ritorno prepotente delle milanesi made in China, a tratti arrogante (dal punto di vista economico), allontana ancora di più la Fiorentina dall'alta classifica.
Il club viola è destinato ad un mercato normale, rispetto alle altre grandi. La Fiorentina farà cassa e reinvestirà parte dei proventi su profili giovani, interessanti e con stipendi non esuberanti. Juve, Roma, Napoli, Inter e Milan allungheranno il distacco, creando una frattura tra chi spende e chi no. Il sesto posto diventerà un'arena in cui lotteranno Lazio, Fiorentina, Torino e Atalanta, senza lasciar fuori possibili sorprese. A queste condizioni la forchetta tra sesta e nona posizione sarà zona molto calda.
Tutto giusto, tutto comprensibile, a patto però di spiegarlo bene a Firenze. Ecco il passaggio decisivo: la società dei Della Valle dovrà essere più chiara del solito con la propria gente. Non dovrà avere il timore di essere impopolare. Sarebbe un errore parlare di ambizioni, queste devono essere accompagnate da solide trasfusioni di denaro. Se sarà una Fiorentina da ottavo posto, andrà detto. Poi non sempre i soldi sono decisivi: è possibile arrivare in Europa League partendo di rincorsa, anche se è più verosimile che accada il contrario. Firenze ama la sua squadra, può rispondere comunque ad un appello, ma a condizione che le si dica come stanno realmente le cose. L'immenso Eduardo lo ripeteva spesso: le bugie hanno le gambe corte.