CDA DECISIVO, A FINE GIUGNO CESSIONI MINORI PER ALLARGARE IL BUDGET. ROSA CON 16 TITOLARI E GIOVANI DI TALENTO. LA FIORENTINA MERITA L’EUROPA LEAGUE MA LA SOCIETA’ DEVE INVESTIRE
Il Cda di ieri mattina è durato pochissimo ed è stato “tecnico”: una semplice riunione sui numeri della trimestrale, utili anche per la Covisoc e per le procedure di iscrizione al campionato fatte con largo anticipo. Naturalmente con un bilancio perfetto l’iter è velocissimo. Di solito i club più in crisi arrivano invece col fiatone alla data di luglio. Questo per spiegare che il Cda vero, decisivo per deliberare il budget da dare a Corvino e anche per le altre dinamiche della società, si terrà nella terza decade di giugno. Data giusta perché per quel giorno, si spera, sarà chiarito dalla Uefa anche il destino del Milan, il dentro o fuori dall’Europa League per i rossoneri. Il Cda viola con la Fiorentina impegnata solo in campionato e Coppa Italia sceglierà un budget di un certo tipo, nel caso in cui invece i viola dovessero andare al preliminare, lo stanziamento sarebbe superiore.
Ad oggi la seconda ipotesi sembra ancora remota: la Uefa ha voglia di stangare il Milan, ma forse risparmierà al club dei cinesi l’umiliazione più grande. La vicenda però è paradossale. In Italia ancora non c’è traccia di Fair Play Finanziario: invocato e promesso da anni, vero Tavecchio, in realtà non è mai entrato a regime. Così accade che da noi le maglie siano molto larghe, mentre all’estero non scherzano più da tempo. Il Milan dopo tre tentativi falliti con la Uefa per concordare un patteggiamento rispetto ad un passivo pesante, è stato fermato. Negli ultimi 3 anni ha fabbricato un rosso di oltre 200 milioni. Il Milan è stato rinviato a giudizio di fronte alla Commissione Uefa “per violazione delle norme sul Fair Play Finanziario, in particolare per violazione della regola del pareggio di bilancio”. Morale: per partecipare alla Uefa ci sono delle regole e i rossoneri non le hanno rispettate. Come dire: al calcio non si può giocare in 12… Atalanta e Fiorentina invece hanno giocato in 11 se pensiamo ai bilanci virtuosi. I nerazzurri vanno al preliminare, mentre i viola sono fuori. E’ giusto? Francamente pare di no. Chi ha rispettato le regole non ha fatto la stessa corsa di chi invece ha speso 200 milioni sul mercato quando sapeva di non poterlo fare.
Ragionamento sul quale dovrebbe soffermarsi il calcio italiano il giorno in cui ritroverà Federazione, Lega e una nazionale al Mondiale. Detto questo, l’Atalanta merita la fase a gironi e i viola il preliminare.
La società, però, è chiamata ad investire, soprattutto se alla fine la Fiorentina dovesse prendere il posto del club rossonero. Firenze attende uno sforzo da parte della proprietà, ci sono le condizioni per farlo. I conti sono più che a posto, l’utile è considerevole. Per migliorare la classifica servono valori tecnici superiori a quelli attuali.
Pioli ha le idee chiarissime: ha chiesto pochi innesti, ma di qualità. Una rosa ristretta rispetto a quello della stagione appena conclusa. Troppi giocatori, alcuni francamente inutili alla causa, rischiamo di rendere più difficile il lavoro del tecnico. Diciamo che adesso Pioli può contare su 9 titolari. Questi dovranno crescere fino a 16 come minimo. Per arrivare a 22-23 uomini serviranno giovani di talento: qualcuno dalla Primavera e qualche altro dal pacchetto di investimenti fatto da Corvino lo scorso anno.
Già, ma il budget? Per ora è basso: circa 10 milioni al netto del prezzo di Pezzella. Per implementarlo Corvino potrà recuperare denari dalla cessione di quei giocatori che rientreranno alla base e da coloro che hanno deluso quest’anno. Se in tutto fruttassero 15 milioni il portafogli salirebbe a quota 25 milioni. In attesa di conoscere il futuro dei diritti tv, altro nodo da scogliere. Al termine di questa battaglia la Fiorentina prenderà meno di quello che aveva previsto, ma qualcosa certamente arriverà. E allora i 25 milioni lieviteranno… Con un po’ di buona volontà si può fare un buon mercato. Ma occorre la voglia di farlo…