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CENTO MILIONI PER IL MERCATO: TUTTI I PIANI DI PRADE’ PER UNA FIORENTINA DA EUROPA. MA PRIMA DEVE VENDERE. CHIESA, FISSATO L’INCONTRO ANCHE CON COMMISSO. DE ROSSI, STORIA ASSURDA. VERETOUT VUOLE NAPOLI, MA NESSUNA OFFERTA

di Enzo Bucchioni

Da ieri è cominciata ufficialmente la nuova era, il direttore della Fiorentina Daniele Pradè è ripartito dall’assemblea della Lega calcio, un appuntamento istituzionale, ma con in testa cose ben più importanti e urgenti.

C’è da rifondare una squadra che ha rischiato la retrocessione e saranno due mesi ad altissima intensità. Ma le idee sono chiare e la proprietà ha approvato tutte le linee guida della nuova conduzione tecnica.

Ecco in sintesi gli obiettivi del Pradè-bis.

1)     Costruire una squadra divertente, tecnica, capace di giocare un bel calcio con un mix fra giovani ed esperti

2)     Puntare da subito al ritorno in Europa

3)     Ripartire da una squadra quasi completamente nuova come nel 2012

4)     Chiesa sarà al centro del progetto

5)     I nomi dei giocatori da comprare sono già tutti nel taccuino del direttore sportivo, basta aspettare

6)     Prima ci sono da vendere tutti i giocatori (e sono un quarantina) lasciati in eredità da Corvino

7)     Il budget a disposizione sarà di circa cento milioni metà dei quali provenienti dalle cessioni e gli altri messi a disposizione dalla nuova proprietà

8)     Servirà molta pazienza perché ci vorranno i giocatori giusti per Montella, non per i titoli sui media o per soddisfare l’ansia dei tifosi, il mercato vero in entrata comincerà dopo il venti luglio

Questi sono gli otto punti principali in agenda e Daniele Pradè li spiegherà ufficialmente giovedì mattina quando sarà presentato da Joe Barone come responsabile del settore tecnico viola con la benedizione di Rocco Commisso che di Pradè si è innamorato subito per la competenza, l’esperienza, le qualità tecniche e le grandi doti di lavoratore.

Un incarico complicato, delicato e difficile. Quando negli ultimi tre anni abbiamo raccontato implacabilmente i disastri di Pantaleo Corvino, oggi questi disastri sono tutti sulla scrivania di Pradè. Li dovrà risolvere lui, a cominciare dall’ultimo, incredibile ingaggio di Terzic che ha occupato una importante casella da extracomunitario, quando la Fiorentina era già praticamente venduta. L’ultimo sgarbo di una lunga serie, l’ultimo errore di una catena infinita che ha portato la Fiorentina sull’orlo della serie B ed ha praticamente costretto i Della Valle a uscire dal calcio. Questa è stata la gestione triennale di Corvino e con orgoglio (fatemi dire per l’ultima volta) mi vanto di avere segnalato uno dopo l’altro tutti i guasti, per due anni da solo, come un Don Chisciotte isolato e poi, alla fine, prima affiancato da quelli scesi dal carro in fretta, poi sorpassato dal disciolto club della bistecca, sono proprio gli ex amici i più cattivi, ora che devono recuperare agli occhi della nuova proprietà, a cominciare dai bisteccari. Vedere foto e selfie sui social per capire. Panorama inquietante. Che tristezza.

Ma Commisso, che ha tanto entusiasmo e poca ingenuità, ha già sgamato molta gente. Ci divertiremo.

Tornando alle cose più importanti, ripercorriamo quello successo fino ad oggi. Vi abbiamo detto che Pradè aveva bussato alla Spal per Lazzari scoprendo che era già stato venduto alla Lazio. Fatto. Poi che Caputo non interessava (comprato dal Sassuolo), che Lafont non piaceva (venduto), ma anche che De Rossi non sarebbe venuto a Firenze. Lo ribadisco solo per sottolineare quanto fumo e quanta disinformazione per avere una riga sui social o un clic in più. La vicenda De Rossi è imbarazzante. Una settimana fa vi abbiamo scritto che Pradè (è suo amico) aveva sentito il centrocampista prima delle vacanze alle Maldive proponendogli la Fiorentina ma ricevendo subito un no grazie. Qualche giorno fa qualcuno ha scatenato la bagarre dando addirittura i termini dell’accordo raggiunto con la Fiorentina. Salvo ridimensionare poche ore dopo. Ci hanno marciato per tre giorni approfittando della buona fede dei tifosi e dei lettori. Nessuno è perfetto, per carità, e io so benissimo di essere assolutamente imperfetto e di avere due-tre lettori fidati e non di più, comunque mi chiedo: perché mistificare? Da giorni De Rossi aveva detto no, magari da qui alla fine del mercato potrebbe anche ripensarci (lo dico per assurdo), ma da giorni è un no deciso. Perché dire il contrario o far finta di non sapere?

Perchè poi dire di Lazzari alla Fiorentina per giorni e giorni sapendo che è già della Lazio?

Attenzione. Molti di questi che sparano sono amici fidati di Corvino, non vorrei che alla fine poi traessero una conclusione: si falliscono gli obiettivi.

Diffidate gente, diffidate. Tornando al mercato, il portiere titolare sarà Dragowski, questa è una certezza. Montella vuole Terracciano come vice e sarà probabilmente accontentato.

Vi abbiamo già detto e confermiamo, che resteranno soltanto 6-7 giocatori della vecchia gestione. Vi avevamo anticipato che anche Benassi sarebbe finito sul mercato come Simeone. Da ieri sera sul centrocampista ex Toro c’è forte il Genoa. Sarà venduto anche Biraghi, tanta corsa, ma piedi scarsi. E anche Hugo se qualcuno pagherà in parte gli otto milioni spesi.

Come detto, c’è da vendere e parecchio. Pradè conta di fare almeno cinquanta milioni pronta cassa, naturalmente senza contare i pagamenti dilazionati che quasi tutti fanno. Veretout ha un accordo con Giuntoli e vuole fortemente il Napoli, ma da De Laurentiis nessun segnale tanto che probabilmente oggi Pradè valuterà le offerte del Milan. Simeone ha diversi corteggiatori, ma nessuno disposto a spendere i 18 milioni pagati dai viola. Sarà una cessione attendista, con un occhio alla Spagna.

Ma l’impresa vera sarà vendere gente come Cristoforo o Eysseric, Diks o Thereau e per pudore non vado oltre con l’elenco lungo un palmo. Se fossi Della Valle chiederei i danni a Corvino, ma questo è un altro discorso…

Su Chiesa non c’è altro da aggiungere. I dubbi sulla permanenza che molti continuano ad esternare sono legittimi, per carità. Ma Commisso è stato chiaro: lo voglio tenere.

Si cercherà un’intesa sul medio-lungo periodo con un gentleman agreement per l’estate prossima dopo l’Europeo con l’Italia. Fissata la data per l’incontro chiarificatore. Chiesa ora è in vacanza, rientrerà il tredici a Moena. Il dodici luglio sarà Pradè a sentire Enrico e Federico per tracciare le linee di un percorso comune, fra rinnovo di contratto, aumento dell’ingaggio e promessa di una squadra all’altezza. Poi Rocco Commisso vedrà Chiesa negli Usa durante il torneo internazionale al quale parteciperà anche la Fiorentina, per spiegargli che lo vuole bandiera ed emblema della nuova Fiorentina.

Come detto, cinquanta milioni arriveranno dalle cessioni, altri cinquanta li immetterà Commisso rispettando il fair play finanziario e Pradè avrà un mese, dalla fine di luglio alla fine di agosto, per costruire la squadra.

Nel frattempo a Moena sarà un ritiro complicatissimo con oltre cinquanta giocatori convocati che saranno divisi in gruppi di lavoro sperando che molti trovino al più presto una nuova squadra.