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CENTROCAMPISTA, ESTERNO O TUTTI E DUE? IL MERCATO SIA FATTO NEL SEGNO DELL'AMBIZIONE: FRENDRUP IL PIÙ SIMILE A BOVE. MA PER ADESSO SERVE UN'ALTRA SVOLTA TATTICA. E PALLADINO HA DIMOSTRATO DI SAPERE COME SI FA

di Lorenzo Di Benedetto

Partiamo da un atto tanto doveroso quanto necessario, rinnovando le condoglianze a Raffaele Palladino per la perdita della madre. Il calcio è il nostro pane quotidiano, ma ci sono cose ben più importanti nella vita e allora è giusto mandare un ulteriore abbraccio all'allenatore della Fiorentina che aspettiamo al suo posto, in panchina. La sconfitta contro il Bologna di domenica scorsa è già il passato, un incidente di percorso che non cambia niente e che non sposta neanche di un millimetro la felicità di vedere la classifica della Serie A. Le polemiche post gara, le esultanze, le parole di fronte alle telecamere e tutto il resto sono solo un contorno e il pensiero deve andare già oltre, partendo dalla Conference League, proseguendo con il campionato e arrivando al calciomercato, che si avvicina sempre più.

Gli obiettivi e l'ambizione.
Tre partite, contro Vitoria Guimaraes, Udinese e Juventus, poi si aprirà ufficialmente la finestra di riparazione, quella dove la Fiorentina dovrà mettere a segno i colpi necessari a far continuare il sogno iniziato due mesi e mezzo fa, all'intervallo della partita contro la Lazio. Serve un centrocampista? Sì. Serve un esterno d'attacco? Sì. Potrebbe bastare solo uno dei due? Forse. Il dubbio è proprio questo ed è difficile avere una risposta precisa e perentoria. Raccontiamo i fatti: il punto di svolta della stagione della Fiorentina è arrivato, come sappiamo e come abbiamo già detto, al rientro in campo dagli spogliatoi nella gara contro la Lazio, con il passaggio al 4-2-3-1 dove Edoardo Bove aveva un compito fondamentale. Già, Edoardo Bove, il giocatore da sostituire a gennaio, il giocatore che rappresentava sia il centrocampista che l'esterno e che sarebbe la risposta alla domanda di prima. Non sarà facile trovare un'unica pedina che possa fare il lavoro che abbiamo visto fare al numero 4 ma non è impossibile. Il nome che è emerso nelle ultime ore e che sarebbe, per caratteristiche, il più simile a Bove, è quello di Martin Frendrup, centrocampista classe 2001 del Genoa che piace a tanti club. Facile da prendere? Assolutamente no, ma anche in questo caso è possibile. Serve uno sforzo, economico, serve il tempismo e serve l'ambizione. Quell'ambizione che è stata al centro di tutto a partire dalla conferenza stampa della dirigenza viola che ha chiuso la passata stagione e ha aperto l'era Palladino. Il Grifone è bottega cara, specie a gennaio, e la Fiorentina lo sa bene, visto il precedente relativo a Gudmundsson. Ma volere è potere e Commisso lo ha detto chiaramente: se ci sarà bisogno di uno sforzo la Fiorentina lo farà.

Un'altra svolta tattica.
Aspettando il mercato servirà però qualche accorgimento. La squadra che abbiamo visto nel secondo tempo del Dall'Ara non era la stessa di sempre e in un mix di stanchezza, fisiologica, e momenti complicati, dati dai fatti accaduti nelle ultime settimane, la sensazione è stata anche quella di un equilibrio che non era quello di sempre. Per questo allora è forse necessario pensare a qualcosa di diverso, certo non una rivoluzione come quella di fine settembre, ma una piccola modifica. Perché non inserire un centrocampista in più in determinate occasioni? Palladino ha già dimostrato in più di un'occasione di sapere come fare a cambiare vestito alla sua squadra e siamo certi che nella sua mente che non si ferma mai ci sia anche una nuova idea. Per stringere i denti fino al 2 gennaio, sperando che i rinforzi, questa volta, arrivino subito e siano perfetti.