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CHE ERRORE IL TURN OVER SELVAGGIO, BUTTATA VIA ANCHE LA ZONA CHAMPIONS. BABA UN BRUTTO COLPO. MA IL RIGORISTA NON C’È? ORA CONTRO LA DINAMO TUTTI UNITI PER L’ULTIMO OBIETTIVO

di Enzo Bucchioni

Fuori due, dopo la finale di coppa Italia regalata alla Juventus, l’inattesa, clamorosa sconfitta con il Verona chiude di fatto la strada anche alle ultime speranze di agguantare il terzo posto e la zona-Champions. Recuperare nove punti in sette partite con quattro squadre davanti è un’impresa titanica, non più alla portata di questa Fiorentina. Con sei punti di distacco battendo il Vwrona, il discorso sarebbe stato diverso e ben più eccitante. Pazienza. 

Certo che l’eliminazione dalla coppa Italia prima e la gara di ieri sera hanno più o meno la stessa matrice, gare pensate e progettate male, formazioni sbagliate, la evidente difficoltà di gestire più impegni ravvicinati che mettono a nudo la poca esperienza di Montella che ha grosse responsabilità in entrambe le partite.

Il turn-over selvaggio di ieri sera non ci è piaciuto ed è la causa prima della sconfitta. In altre occasioni era andata bene, molti giocatori erano stati cambiati, ma mai Montella si era spinto così avanti nella sua rotazione. La Fiorentina schierata ieri sera era così poco dal punto di vista tecnico da aver difficoltà a competere con il Verona. Se prendete le due formazioni iniziali, tecnicamente si equivalgono o quasi, il vantaggio della Fiorentina è minimo, due squadre buone per la salvezza. Montella ha lasciato tutta la qualità e la personalità in panchina o in tribuna per preservarla per la più importante gara di giovedì e lo capiamo, ma con una rosa importante come quella viola non si gestisce così’ il turno over. 

E’ facile mandare in campo la Fiorentina B, in realtà il turn over dovrebbe essere una giusta miscela di giocatori per non snaturare troppo la squadra e soprattutto abbassare il livello tecnico. Siamo d’accordo che la gara più importante era quella di giovedì, ma il turn over poteva e doveva essere fatto partendo all’inizio con una squadra migliore all’inizio per cercare di mettere al sicuro il risultato, salvo poi fare i tre cambi dopo durante la partita e comunque ruotando.

Non si possono mettere in campo contemporaneamente tre giocatori utilizzati pochissimo come Lazzari (mai partito dall’inizio) Rosi (non è da Fiorentina) o Gilardino. E molti degli altri erano reduci da periodi incerti (Diamanti e Aquilani). Una non squadra ha fatto quello che poteva, ma anche la gestione della partita è apparsa lenta, senza la capacità di aggredire l’avversario e di cambiare ritmo e passo.

La Fiorentina valeva il Verona e si è visto, poi l’aggressività non è di questa squadra, titolari o riserve che siano spesso hanno un atteggiamento che non ci piace. E non è questione di caratteristiche come dice spesso Montella, perché anche squadre super tecniche come Real o Barca, sanno aggredire l’avversario, fanno pressing e cambiano passo. A noi questa squadra sembra troppo spesso molle, atleticamente spenta e su questo bisogna interrogarsi. 

Morale: la partita con il Verona andava vinta e su questo non ci sono dubbi. Secondo noi non è stato messo in campo il giusto potenziale per riuscirvi, come se inconsciamente per primo l’allenatore non credesse più alla possibilità di rimonta in campionato.

Tornando al turn over sbagliato, poi quelli più bravi hai dovuto comunque farli giocare per provare a vincere la partita, tanto valeva farli partire dall’inizio e toglierli dopo. Anche Babacar è stato tenuto fuori per preservarlo e poi la sfortuna ha colpito duro lo stesso. Ma l’infortunio che purtroppo può capitare, mette comunque in evidenza come il giocatore viola (riguardatelo) vada molle su quella palla mentre il difensore del Verona mette tutta la sua potenza e la sua grinta. In questo intervento c’è tanta Fiorentina e l’atteggiamento andrà migliorato: nel calcio non si vince di sola tecnica.

Ora speriamo che per Babacar non sia nulla di grave, un infortunio risolvibile in qualche settimana anche se quando si parla di legamenti e di ginocchio l’ansia è sempre molta. Inutile dire che la sfiga contro gli attaccanti colpisce ancora

A proposito di errori, poi non si possono sbagliare quattro rigori su quattro. Anche qui possiamo parlare di fatalità, ma non abbiamo ancora capito chi è il rigorista di questa squadra e, soprattutto, se a battere i rigori ci si allena. Gonzalo, Babacar, Gomez e Diamanti sono i quattro rigoristi falliti e a certi livelli è logico aspettarsi di più. Se non è da un rigore che si giudica un giocatore, una squadra che ne sbaglia quattro sicuramente sì.

L’amarezza è tanta, in quindici giorni si è sprecato un patrimonio costruito a suon di grandi prestazioni, ma ora resta l’obiettivo più importante, l’Europa League. Capiamo i fischi di delusione dei tifosi, perdere con il Verona in questo modo fa malissimo, ma la sconfitta va digerita in fretta, siamo sicuri che lo straordinario Popolo Viola giovedì sera farà sentire tutto il sostegno e il calore che questa squadra aspetta.

Per conquistare la semifinale e continuare il sogno di alzare un trofeo c’è bisogno di una grande partita e di un grande sostegno. Firenze è pronta, lo sarà anche la Fiorentina, nella preparazione di certe partite secche Montella è bravo, deve crescere nello cose già dette ma ha talento per farlo.

Twitter @EnzoBucchioni