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CHI C’È DIETRO IL CT DEL MAROCCO? INSISTE TROPPO SU AMRABAT… CALCIO ITALIANO: NATALE NON BELLO. I TIFOSI VIOLA SPERANO IN UN REGALO

di Mario Tenerani

Un disco rotto, insistente. L’impareggiabile ct del Marocco, invece di godersi un quarto posto fantastico al Mondiale - forse irripetibile - parla spesso, troppo, di Sofyan Amarabat che è stato sicuramente il migliore dei suoi uomini in Qatar. Walid Regragui ripete sempre la stessa dichiarazione: “Con tutto il rispetto che ho per la Fiorentina, penso che Amrabat dovrebbe giocare in uno dei 10 top-club d’Europa”. 

Una volta ci può stare, la seconda meno, la terza oltre a generare reazioni urticanti tra i tifosi della Fiorentina introduce il sospetto che le esternazioni del mago Walid non siano casuali. Chi si muove dietro al ct marocchino? C’è un disegno di mercato? Sono pensieri di Regragui o di chi potrebbe trarre giovamento da un eventuale trasferimento di Amrabat? Insomma, a chi fanno comodo queste dichiarazioni che irritano, appunto, i sostenitori viola e speriamo anche i dirigenti della Fiorentina? Dubbi legittimi, domande scontate. 

Dalla società filtra la volontà di non cedere a gennaio l’ex Verona, ma nel calcio ormai ci possiamo aspettare tutto e il suo contrario. Del resto dodici mesi fa partì Vlahovic e il resto è storia. E poi non conta chi parte, ma chi arriva. Una vecchia regola che non tramonta mai. 

È Natale per tutti anche per il mercato, ma tanto dopo Santo Stefano la giostra si rimetterà a girare. Sempre più velocemente fino alla fine di gennaio. La sagra dell’attaccante e anche dell’esterno, queste sono le piste viola più gettonate. Di nomi ne girano tanti, vedremo con calma se la Fiorentina avrà davvero la volontà di rafforzarsi o no. 

Per il calcio italiano non è un gran Natale. Le inchieste della giustizia ordinaria e sportiva - compreso il procedimento attivato dalla Uefa - che stanno travolgendo la Juventus difficilmente potranno essere cancellate da un colpo di cimosa. La sensazione è che il terremoto sia più forte di Calciopoli anche perché ci sarebbero diverse società coinvolte e molti tesserati. Un vaso di Pandora che una volta aperto può regalare sgradevoli sorprese. Se viene colpita una parte considerevole del calcio non è più un problema di un club, ma di un movimento intero. Ecco perché mai come questa volta sarebbe importante fare pulizia, tirare una linea e ripartire con criteri, regole e steccati diversi. Un esempio? Non è più possibile nel 2023 non trovare un criterio che possa identificare oggettivamente il valore di un calciatore. Perché l’origine del peccato è proprio quella. Siamo curiosi di vedere come finirà tutta la vicenda. 

Buon Natale a tutti voi.