CHIESA ORA VALE 100 MILIONI. IL CONTRATTO DA RINNOVARE E SUBITO INGAGGIO DA TRE MILIONI. I PIANI PER IL FUTURO, TUTTI LO VOGLIONO, MA POTREBBE RESTARE VIOLA. SIMEONE PUNTA I VENTI GOL
Federico Chiesa ieri sera non ha giocato una gran partita, ma le attenuanti non mancano. Non si può chiedere a un ragazzo di 21 anni semi-debuttante di diventare il trascinatore della Nazionale, il peso delle responsabilità lo ha visibilmente appesantito. Non gli si può chiedere neppure di fare l’esterno più dedito alla copertura difensiva (raddoppiava Lazzari) che ad attaccare gli spazi come sa fare. La Nazionale in difficoltà nel gioco lo ha cercato poco e con i tempi non giusti. Detto questo non è sembrato neppure lui in grande serata, d’improvviso preoccupato e intristito, mentre deve giocare sempre con gioia, con adrenalina, come sa fare. Comunque ha giocato a tutto campo (ha recuperato un contropiede anche quasi al 90’), si è sacrificato, ha preso un sacco di botte dimostrando una maturità che va ben oltre i suoi 21 anni. Chiesa è il tesoro della Fiorentina e del calcio italiano e su questo siamo tutti d’accordo. Deve migliorare, ovvio, ma la stoffa è cachemire-seta.
Proprio per questo, è interessante seguire anche le analisi che vengono fatte dagli istituti di analisi e statistica che seguono costantemente i giocatori e negli ultimi giorni la crescita di Chiesa è stata davvero impetuosa. Fra i talenti giovani europei viene messo subito dietro a quelli già consacrati come Mbappè o Dembele, con una valutazione economica che è esplosa.
Ipotizzando che attorno al giocatore si possa scatenare un’asta, la base di partenza dai 50-60 milioni dell’estate scorsa si è già posizionata attorno ai 70-80 milioni. Cosa vuole dire in concreto? Se la base d’asta parte da ottanta non è difficile arrivare a una valutazione finale di cento milioni. Una cifra incredibile, da sogno, ma realistica in base alle attuali valutazioni di mercato. Pensate che Marcos Alonso, bravo, ma un terzino, viene valutato più di sessanta milioni. Per la Fiorentina una straordinaria opportunità, una situazione favorevolissima che la società viola dovrà essere brava a gestire. E a questo proposito non abbiamo alcun dubbio. Come? Proviamo a capirci qualcosa.
1) Chiesa ha un contratto fino al 2022
2) Guadagna quasi due milioni con i bonus
3) Fino ad oggi non ha mai chiesto di andare via, è felice a Firenze
4) Le richieste però sono arrivate da tutte le principali società italiane da molte straniere, Bayern compreso
5) Il padre non ha fretta, non preme, vuole fare crescere Federico lentamente, con intelligenza, vicino a casa, in una squadra che lo fa giocare con continuità, con un pubblico che lo adora, nel suo ambiente
6) Sempre il padre Enrico pensa che l’età giusta per lasciare Firenze, con una buona esperienza e la giusta crescita fisica e psicologica, siano i 23 anni, quindi fra due anni. In caso di qualificazione all’Europa League, se la Fiorentina costruirà una squadra ambiziosa e se continuerà il rapporto positivo fra Chiesa e la società non è da escludere che Federico resterà in viola un altro anno.
7) Per farlo rimanere sereno e avere maggiore potere sul cartellino in caso di richieste, però la Fiorentina deve rinnovare al più presto il contratto. Ora scade nel 2022, è stato rinnovato da poco, ma non conta. Va portato al 2023. Ma non basta, i giocatori oggi li vincoli soltanto con contratti economicamente forti e quello di Chiesa entro la fine dell’anno va alzato almeno a tre milioni per competere con chi gliene sta già offrendo da tempo quattro o cinque.
8) Cosa accadrà a giugno? Se il contratto sarà rinnovato e l’ingaggio aumentato, se la Fiorentina deciderà di tenerlo, il giocatore non chiederà di andare via.
9) Nel caso in cui però la Fiorentina volesse monetizzare e fare una plusvalenza storica che consentirebbe di acquistare 7-8 giocatori molti importanti, è noto che il padre-procuratore non lo vuole mandare all’estero. Ci andrà, caso mai, se esploderà a grandissimi livelli, ma non oggi e neppure domani. Dopodomani. Ha davanti almeno 10 anni ad alto livello. C’è tempo per prendere certe decisioni
10) Preso atto del no all’estero, sappiamo che in Italia la Juventus, l’Inter, il Napoli e il Milan lo seguono da sempre e hanno già fatto offerte sentendosi rispondere no. Sappiamo anche che nell’affare Pjaca il presidente Cognigni si è speso in un gentleman agreement con Marotta. Il giorno in cui la Fiorentina dovesse decidere di vendere Chiesa la Juve sarà avvertita per prima. Roba del tipo: lo volete per 100 milioni? Naturalmente servirà l’ok del ragazzo e ci sarà da valutare e discutere ben sapendo che ci possono essere altre soluzioni. L’Inter e il Milan (con il fondo Elliott) hanno forti disponibilità. Ma poi, mi chiedo, se dovesse arrivare il Real Madrid credo che anche un padre attento come Enrico alla fine potrà fidarsi sulla maturazione completa e la considerazione del ragazzo. Certi club pretendono, ma danno anche molto.
Insomma con Chiesa, ma anche con altri ragazzi interessanti in rosa, la Fiorentina ha la possibilità di imboccare un sentiero virtuoso sia nel caso di cessioni (arriveranno montagne di soldi) sia in caso di conferme per dare stabilità alla rosa. Importante è avere un progetto di lavoro, crederci e fare le scelte consequenziali. Tipo aumentare il monte-ingaggi. Quando si lavora per crescere e la cosa diventa evidente, il tifoso accetta tutte le soluzioni, quando vede la squadra forte, arrivare grandi giocatori, è disposto anche qualche cessione dolorosa.
Un altro tema sarà Giovanni Simeone. Se pensate a quanto era acerbo questo ragazzo appena un anno fa, e guardate a quello che è oggi, capite cosa c’è dietro. Una voglia di arrivare, di lavorare, di lottare, di farcela. Una mentalità da Simeone, una famiglia nata per il calcio. Giovanni ha fatto gol al debutto con la maglia numero 9 della nazionale argentina che è stata di Batistuta e questo gli darà ulteriore forza e autostima. L’obiettivo dei 20 gol è raggiungibile con due ali ai fianchi come Chiesa e Pjaca. Dovesse segnare così tanto diventerebbe un altro crack di mercato. Pagato attorno ai diciotto milioni, oggi ne vale circa cinquanta, ma la crescita è continua. Anche lui a Firenze è felice e forse non chiederà di andar via, ma anche qui serve un ingaggio adeguato. L’estate scorsa la Fiorentina ha tenuto tutti e strategicamente ha fatto bene. Sarà impossibile tenere tutti anche l’anno prossimo se non avranno stipendi adeguati al loro valore e alle offerte che stanno ricevendo. Il calcio oggi è un mercato continuo e 37 milioni di monte ingaggio non reggeranno all’urto. Ma trattasi di momento virtuoso, di crescita, di positività, il tutto da gestire bene per riportare la Fiorentina nel posto che merita, dietro le grandi, almeno al livello della Lazio.