CHIESA RESTA CON UNA FIORENTINA FORTE. LA PROMESSA DI ROCCO. VLAHOVIC FIRMA FINO AL 2025. NEL MIRINO UN GRANDE DIFENSORE. COL MILAN IACHINI NON CAMBIA. STADIO, I TECNICI AL LAVORO. PRIMAVERA, UNA FINALE PER IL FUTURO
La trattativa per il rinnovo del contratto di Chiesa è slittata di qualche giorno, ma ci sono ottimismo e serenità assoluta da parte di tutti. Che la situazione sia rosea lo dimostrano anche i sorrisi di Federico tornato a giocare con la felicità negli occhi, la voglia di fare la differenza per una maglia e per i suoi tifosi. L’incontro per legare il suo futuro ancora di più a Firenze si farà quando la situazione in classifica sarà meno complicata, probabilmente quando tornerà Rocco fra una quindicina di giorni, ma la gioia di Chiesa arriva proprio dalle parole di Rocco.
Anche negli ultimi incontri il presidente della Fiorentina ha ribadito di voler fare una super squadra, in grado dall’anno prossimo di lottare per le coppe, quello che in sostanza ha sempre chiesto e sperato Federico Chiesa: giocare in una grande Fiorentina. La sintesi del ragionamento e la base della trattativa che verrà, è proprio questa: con una Fiorentina forte, Chiesa resterà. O almeno ci sono grandissime probabilità che possa restare.
Del resto stanno cadendo le due motivazioni, una tecnica, l’altra economica, che l’anno scorso l’avevano portato a guardarsi attorno, a convincersi che era meglio proseguire la carriera lontano da Firenze. Come ricorderete, nell’era Della Valle la promessa di un adeguamento del contratto non fu mai rispettata e il ridimensionamento tecnico in atto era evidente, quattro anni fuori dalle coppe sono a testimoniarlo. La voglia di crescere di Chiesa, di fare la Champions, di confrontarsi con i campioni, cozzava con una realtà tristissima.
Ora è tutto diverso, è cambiato tutto con la positività e l’energia dello zio d’America. Il contratto di Federico sarà adeguato e portato al livello di Ribery (prima fascia viola), attorno ai quattro milioni, e se parallelamente cresceranno ancora di più le ambizioni della società, l’idea di restare diventerà ogni giorno più forte e concreta.
Infatti anche Enrico, il Chiesa babbo, non ha mai nascosto la possibilità di un proseguimento in maglia viola, la voglia di far crescere ancora in ragazzo a casa sua, in un contesto virtuoso, con una tifoseria che lo adora e la possibilità di essere il numero uno. Poi, in futuro, quando il ragazzo (si spera per lui e per la Fiorentina) sarà ancora più forte e più maturo, se dovessero arrivare offerte da grandi società d’Europa la cosa potrà comunque essere valutata. Ora no. Ora Chiesa è tornato a star bene a Firenze e potrebbe restarci.
E se tutte le ipotesi e soluzioni saranno analizzate nell’incontro che verrà, oggi le possibilità di vedere ancora Chiesa in viola sono molto alte. Un attacco con Vlahovic e Cutrone, Chiesa e Kouamè, con il “grande vecchio” Ribery a far da chioccia comincia ad essere una roba interessante ed eccitante. Gioventù, qualità e forza fisica, capacità di far gol e gioco. A questo proposito, oltre a Chiesa, sarà prolungato anche il contratto di Vlahovic. Ora è in scadenza nel 2023, ma come per tutti i giovani si cercherà di portarlo al massimo, ai cinque anni consentiti dai regolamenti. Anche questa trattativa è in partenza, su diretto input di Rocco che vuole blindare tutti i suoi gioielli.
Ma non solo questo e non solo il presente. Pradè sta già lavorando anche per il futuro e il mercato estivo non si fermerà certamente ad Amrabat. Il centrocampista è solo il primo di diversi altri colpi mirati a rafforzare e dare maggiore esperienza a una squadra che dimostra già ora buone potenzialità. In particolare i riflettori sono già accesi su un difensore di grande livello (non è Kumbulla) che possa portare esperienza e qualità, quel giocatore alla Gonzalo Rodriguez che in questa squadra manca e piace tanto a Pradè per far ripartire l’azione dal basso. E se è vero che Milenkovic è una certezza con margini di miglioramento, Igor un giovane in carriera, è altrettanto vero che Caceres è in prestito e a 33 anni deciderà lui cosa fare e Pezzella ha bisogno di alternative. Nel reparto manca un giocatore di grande personalità e si stanno drenando tutte le realtà e i contatti. Lo scouting viola sta lavorando soprattutto in questa direzione senza trascurare (ovvio) tutto il resto. Dove per resto trattasi di un altro centrocampista di esperienza e qualità destinato in organico a prendere il posto di Badelj. Questo in linea di massima, poi ci sono da valutare molte altre situazioni, a cominciare dai prestiti. E dall’allenatore che verrà. Ma, intanto, un difensore di alto livello serve e si farà. E’ il primo obiettivo, si lavora sottotraccia, con discrezione. In questo momento Joe Barone e Pradè sono impegnati anche a infondere serenità alla squadra, a mettere Iachini nella condizione ideale per dare continuità alla vittoria di Genova e tirarsi fuori definitivamente dalla zona rossa.
Sabato con il Milan sarà un bel test. Torna Pioli che se n’è andato (giustamente) da quel signore che è. Ha dato ai rossoneri delle certezze e l’arrivo di Ibra a gennaio ha fatto il resto. Quanto vale oggi il Milan? Ha buoni sprazzi di gioco, forza e qualità con Rebic, geometrie con Bennacer. Il nuovo modulo 4-2-3-1 ha dato anche un certo equilibrio, ma la Fiorentina può trovare spazi nelle ripartenze e l’obiettivo deve essere quello di allargare la difesa giocando molto sugli esterni. La velocità e gli affondo di Chiesa e Vlahovic possono diventare devastanti. Proprio la difesa del Milan con assenze importanti sembra il punto di crisi. Che Fiorentina c’è da aspettarsi? Per me giocano i soliti e con lo stesso modulo, il collaudato 3-5-2. Con Badelj squalificato, Pulgar riprenderà il suo posto. Potrebbe esserci la sorpresa Cutrone in attacco al posto di Vlahovic proprio per caricare l’ex rossonero, ma non è detto. In questo momento Vlahovic sta meglio fisicamente, ma a volte il ricorso alla psicologia può servire. La decisione di Iachini dipenderà molto dalla intensità degli allenamenti. Per il resto, ripartito Rocco, si sta riflettendo sulle consegne che ha lasciato il presidente: il mercato e lo stadio.
Del mercato ho detto, per lo stadio i tecnici viola stanno lavorando molto per capire fino in fondo i pro e i contro dell’area di Campi. Rocco vuole una valutazione completa in tutti i dettagli sui costi e sulle ipotesi di tempi, anche per le infrastrutture. L’alternativa alla Mercafir c’è ed è concreta, ma come vi abbiamo detto tante volte, Commisso vuole andare sempre fino in fondo, valuta tutto di persona, prima di decidere. Farà così anche questa volta prima di dire no all’asta per la Mercafir. La partita stadio è ancora da giocare, senza escludere l’ipotesi che poi alla fine non si faccia proprio niente. Ipotesi pericolosa, che non ci auguriamo. Rocco Commisso non va disamorato, ma incoraggiato nel suo entusiasmo e chi non avesse ancora capito la centralità dello stadio nel progetto-Rocco si svegli prima che sia troppo tardi.
Intanto la Primavera ha eliminato la Juventus e conquistato la finale della coppa Italia contro il Verona. Una soddisfazione doppia e l’ennesima dimostrazione del buon lavoro fatto a livello giovanile. Nonostante il cambio sostanziale negli uomini rispetto all’anno sorso, la mano di Bigica si vede e alcuni ragazzi stanno crescendo anche in prospettiva prima squadra.
Domenica scorsa in serie A la Fiorentina ha giocato con la squadra con l’età media più bassa di tutti, segno che nei giovani ci si crede davvero e si stanno gettando le basi per un ciclo.