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CHIUDERE PER SEMPRE UNA STAGIONE GRIGIA. LA RICETTA PER RITROVARE L'ENTUSIASMO E LA CHIAVE DEL CUORE NELLE MANI DI CORVINO: CHE E' PRONTO ALLA RIVOLUZIONE

di Marco Conterio

La stagione è agli archivi e ripensare al passato è, oramai, esercizio di masochistico stile che ferisce il cuore e incupisce l'animo. Quel che è stato è stato. Paulo Sousa seduto malinconicamente sulla panchina della Fiorentina, mentre i suoi viaggiano da soli contro le grandi e perdon punti quando servivano le sue indicazioni con le piccole, è la quarta di copertina di un'annata storta. Ogni anno, però, è un capitolo nuovo. Una storia diversa.

La riflessione da cui partire è una. Soltanto. Come far ritrovare a Firenze, città che vive di sangue e passione, l'entusiasmo perduto, smarrito? La chiave del cuore ce l'ha Pantaleo Corvino. Che ha un compito difficile. Complicato. Perché non ha ritrovato solo una Firenze diversa, nell'umore, ma è anche ritornato in un momento storico dove i contanti cinesi hanno invaso Milano. Dove quelli americani hanno arricchito la Roma, dove il Napoli ha consolidato il proprio progetto. Questione di fatturati. Il calcio è anche numeri: la dimensione, sulla carta, della Fiorentina, è dal sesto all'ottavo posto in Serie A. E' un dato, sebbene l'emozione racconti altro. I sogni pure. La realtà non è da Champions ma l'obiettivo deve essere sempre puntare in alto. Come? Con la forza delle idee.

La famiglia Della Valle ha fatto un passo importante verso Firenze, chiamando in società Giancarlo Antognoni ma non basta. Le dichiarazioni di Andrea Della Valle sono sbagliate perché oggi la città e la piazza non hanno bisogno di levate di scudi, di fazioni di Guelfi bensì di unità. Ingoi il rospo della contestazione e si riavvicini a Firenze, faccia due passi verso la città. Diego Della Valle ha ragione quando dice che il divertimento s'è smarrito strada facendo ma basta rileggere il passato per capire che ripartire è possibile. Difficile ma possibile.

Ricordate l'anno del post Rossi, del post Mihajlovic? La Fiorentina si rimboccò le maniche e, con la forza delle idee, trovò un profondo entusiasmo con un allenatore capace di farla giocare bene, Vincenzo Montella, con giocatori lontani dai radar delle altre che guardavano prospetti più onerosi e danarosi come Borja Valero e Gonzalo Rodriguez. Mario Gomez è stato il passo più lungo della gamba e del portafogli ma l'entusiasmo e la voglia di farcela portano anche a questo. La Fiorentina ha pagato l'errore, sul campo e nei conti. Però ritrovare entusiasmo non è impossibile.

La chiave del cuore è nelle mani di Pantaleo Corvino. Che, è innegabile, ha fatto degli errori di valutazione nelle ultime due sessioni di mercato ma il calcio è bello perché ogni stagione si apre un nuovo capitolo. Una nuova storia. Adesso ha una grandissima possibilità. Con Federico Bernardeschi, la Fiorentina ha fatto una mossa molto 'alla Gomez'. Spingendosi oltre le proprie possibilità economiche, con una proposta che il giocatore e l'agente Bozzo valuteranno direttamente con Della Valle. La sensazione è che sarà addio ma nessun dramma. E' da lì, che la Fiorentina deve ripartire. Dagli addii. Dalla rivoluzione. Non si perda dietro al voler confermare a tutti i costi giocatori a fine ciclo e a fine corsa.

Nikola Kalinic aveva già espresso volontà d'addio in passato, che parta lui e che non siano trattenuti anche Milan Badelj e gli altri che hanno proposte e offerte. La Fiorentina incassi e rivoluzioni. Ha idee, Corvino. Vitor Hugo e Nikola Milenkovic sono progetti di ottimi giocatori. La storia dirà se saranno scommesse vinte o meno. Far cassa con gli addii per ripartire è un'occasione unica. Non resta che attendere. Perché l'aria di profonda negatività che, fino ad oggi, ha accompagnato una stagione grigia, per la Fiorentina, nei fatti non ha giovato a nessuno.