CI RISIAMO: COL POZNAN NUOVO ESAME. UN’ALTRA PARTITA DECISIVA: DA NON FALLIRE. DOPO IL PASSO FALSO, VIOLA PRONTI A RIPARTIRE. POLACCHI TOSTI, SERVE UNA FIORENTINA DA COPPA. CASTROVILLI PUNTO FERMO, FATEGLI IL CONTRATTO
Lo Spezia è già in archivio, un sabato sbagliato può capitare. In fin dei conti è stato solo un pareggio, il secondo per la precisione, in una striscia in cui sono venute fuori 10 vittorie su un totale di 12 gare. Sarebbe da metterci la firma, se esistesse un foglio ove apporla. Ci sono anche gli avversari e la squadra dell’ottimo Semplici è stata rivale autentico. La Fiorentina ha preso anche due legni, poteva vincere, ma a poco dalla fine ha dovuto ringraziare il regalo di Shomurodov altrimenti sarebbe finita male. Il calcio è questo, con buona pace di coloro che si dilettano col gioco del calendario: qui 3 punti, qui altri 3, qui uno… Come se il pallone fosse una scienza esatta. L’Inter, ad esempio, al Picco si è rotta l’osso del collo. E quindi? Può succedere, appunto.
Adesso lo Spezia è già lontano, dietro l’angolo torna la Conference e la sfida di giovedì a Poznan, con tutto il rispetto per la partita di sabato scorso, è molto più importante. Il primo di due atti (il secondo andrà in scena il 20 aprile al Franchi) senza appelli: dentro o fuori dall’Europa. In palio la semifinale che già a dirlo fa salire la voglia di sognare. Vietato fallire, non ci sono scappatoie. E l’impegno in Polonia deve consentire di creare le condizioni per il ritorno a Firenze la settimana successiva. L’aria di coppa fino ad oggi ha fatto molto bene ai viola. Ci sono i presupposti per proseguire su quella strada. Siamo convinti che con lo Spezia non sia successo nulla, è stata una semplice pagina di calcio. Perché di facile, dovrebbe essere chiaro a tutti, non c’è nulla.
I polacchi sono tosti, vanno affrontati con la miglior Fiorentina. Per carità, non sono marziani, il Lech è alla portata della Fiorentina. La squadra di Italiano ha qualcosa in più sul piano tecnico, ma va dimostrato. Il Lech non può far paura ai viola però non può nemmeno essere sottovalutato. La sensazione è che sarà avversario più tosto rispetto a turchi, portoghesi, scozzesi e lettoni. Fino ad oggi la squadra che ha messo più in difficoltà gli uomini di Italiano è stata la prima: il Twente. Il Poznan potrebbe essere messo su quel livello e questo fa capire che ci sarà battaglia. I polacchi sono terzi in classifica e in Conference in 6 occasioni non hanno preso gol. Ai gironi si sono tolti la soddisfazione di rifilare 3 reti al Villarreal. In casa loro possono contare su una grande spinta di un pubblico abbastanza esuberante, mettiamola così.
La Conference entra nella fase decisiva, gli ostacoli da superare diventano meno morbidi, ma tutto questo già si sapeva. Tutto normale. La Roma, nella stagione scorsa, al di là di uno scivolone col Bodo, trovò confronti impegnativi in semifinale col Leicester e in finale col Feyenoord. Per la Fiorentina potrebbe ripetersi la medesima situazione. Ma intanto una cosa per volta, ora c’è il Poznan.
I viola avranno il desiderio anche di far capire che il pareggio con lo Spezia è stato solo un incidente di percorso. Il motore è pronto e la Fiorentina deve ricominciare a correre. È un'annata di esami, il prossimo sarà quello di polacco.
Tra le varie partite da affrontare, ci sta anche quella dei rinnovi. Castrovilli è il nodo più delicato da sciogliere. Si discute da mesi, ma ancora non è stata trovata la soluzione.
Partiamo da un assunto: Gaetano, per il valore di calciatore e per la sua serierà di professionista, è da considerare assolutamente un punto fermo della Fiorentina di oggi di domani. Il grave infortunio è alle spalle, Castro è tornato facendo subito vedere ciò che sa fare. Gaetano è il giocatore intorno al quale la Fiorentina può costruire un futuro intrigante. Una raccomandazione allora, fatelo firmare.