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CI SIAMO, SI RIPARTE VLAHOVIC RESTA A GENNAIO SE… MONITORATI MOLTI ATTACCANTI: DI PRIMA E SECONDA FASCIA, IN USCITA SICURO SOLO KOKORIN. GLI ALTRI SI MUOVONO MALVOLENTIERI

di Mario Tenerani

Si riparte dal giorno dell’Epifania, al Franchi arriverà l’Udinese. Intanto ieri la Lega ha votato contro il rinvio della finale di Supercoppa Italiana Inter-Juventus: si giocherà regolarmente a San Siro alle 21 del 12 gennaio, nonostante la recrudescenza di casi Covid in serie A. Anche i viola hanno un altro positivo tra i calciatori. Serie B e C sono ferme, il massimo campionato per adesso no. Si va avanti anche se ci sono molte preoccupazioni. Ad oggi, dunque, per la Befana si riaprirà il sipario, salvo sorprese dell’ultim’ora.

I viola ricominciano da 32 punti, girone d’andata fantastico, un Vlahovic strepitoso. Proprio Dusan, il 26 settembre scorso, su calcio di rigore, regalò 3 punti pesanti alla Fiorentina, a casa Udinese. Non esattamente la miglior prestazione dei viola, anzi, una delle pochissime non all’altezza, ma alla fine il risultato premiò gli sforzi della squadra di Italiano. Lì capimmo per la prima volta che Vincenzo non era un talebano - come qualcuno artatamente aveva voluto descriverlo - perché i viola conclusero la partita difendendo a cinque, belli blindati. Italiano seguace di Machiavelli, il fine giustifica i mezzi.

Da quest’anno va in scena il calendario asimmetrico, quindi il ritorno non ricomincerà con la Roma, ma con l’Udinese.
I friulani non hanno più Gotti in panchina, sostituito da Cioffi, fiorentino di città. Poche parole, molti concetti, determinazione massima; è banale scriverlo, ma per la Fiorentina non sarà una gara semplice (ammesso che ve ne siano ancora), per diverse ragioni. Intanto perché adesso intorno ai viola c’è molta attenzione, l’effetto sorpresa è svanito. Adesso tutti conoscono la Fiorentina, il suo gioco, la sua anima. Ma Italiano è molto furbo, ancorché preparato, sa quali sono le regole del pallone. Qualcosa si inventerà o più semplicemente chiederà ai propri uomini di essere ancora più rapidi nell’esecuzione dei movimenti. L’unico sistema per sorprendere gli avversari. Vi ricordate il fantastico Napoli di Sarri? Lo conoscevano tutti, ma gli azzurri segnavano sempre nel solito modo. Accade anche nell’Atalanta: il segreto è la velocità di azione prima ancora dell’azione. Italiano, però, avrà una pedina in più e che giocatore: Ikonè. Certo, dovrà ambientarsi, ma uno come lui, con quel talento, farà in fretta. Una freccia in più per un tridente realmente offensivo. Un bel colpo da parte della Fiorentina.

E gli altri? Il tema cogente è l’attaccante. Perché è innegabile che sia indispensabile. Resta solo da capire se la società voglia cercare una punta di seconda fascia, cioè un calciatore che guardi le spalle a Vlahovic oppure indirizzarsi su un centravanti molto forte per sostituire il serbo. Perché Dusan potrebbe salutare Firenze già in questi giorni? L’eventualità è remota, ma non esiste una certezza matematica. Il mercato è strano, soprattutto quando sono cacciate prede come Vlahovic che possono interessare a club planetari con Real o Barcellona, Psg o City, senza dimenticare Chelsea e United. Queste società hanno modalità di manovra diverse dalle italiane, in particolare le inglesi, oggi le più ricche insieme al Paris. Possono intervenire vicino al 90’ del mercato, diciamo intorno al 27-28 gennaio. E colpire duramente. Vlahovic può andare a guadagnare anche 12 milioni netti in un trasferimento così, per non parlare delle grasse commissioni per i suoi agenti. Di sicuro 70-80 milioni finirebbero anche nelle casse della Fiorentina. Ma a quel punto come farebbero i manager viola a sostituire Vlahovic? Sarebbero in grado di farlo solo se il mercato fosse stato monitorato da molto prima. Ed è quello che stanno facendo i dirigenti della Fiorentina. Devono essere pronti a qualsiasi evenienza. Se invece Vlahovic dovesse andarsene a giugno, come pare plausibile, a gennaio dovrà essere trovato un vice e per questo non sembra esserci fretta. La Fiorentina vuole scegliere bene dopo il fallimento Kokorin. Vietato sbagliare. Forse il panchinaro di Vlahovic arriverà nella seconda parte di gennaio. E poi? Il russo, come detto, farà le valigie. Mentre gli altri indiziati ad andarsene non hanno tutta questa voglia. Pensiamo ad Amrabat, ma anche Benassi, fedele soldato viola. In questa vicenda c’è un risvolto che illustra il cambiamento rispetto al recente passato: oggi la Fiorentina viaggia molto bene, c’è un ritrovato entusiasmo e quindi abbandonare questo ambiente per andare a sposare cause più ingarbugliate, desta perplessità. Anche se a centrocampo sono in 8 e magari una potatura del reparto darebbe una mano all’allenatore.

La Fiorentina riparte con presupposti ottimi in campo, ma anche fuori. La società ha un indice di liquidità alto, il migliore della Serie A come coefficiente. Non è poco. Questo non significa che il club viola possa comprare tutti, ma il margine di operatività è notevolmente migliorato. La chiave è sbagliare il meno possibile, la squadra ha già un buon telaio.