.

CI VUOLE UNA GRANDE FIORENTINA PER FERMARE QUESTA INTER IN RIPRESA. CABRAL HA UNA GRANDE OCCASIONE. KOUAME E GONZALEZ ARMI DA SFRUTTARE. NUMERI NEGATIVI, MA SI POSSONO RIBALTARE

di Mario Tenerani

Il bello del calcio è che non c’è nulla di scontato. È uno sport diabolico. Chi si sente la vittoria in tasca ha già perso prima di scendere in campo. Se l’Inter farà questo ragionamento, alla luce della sperequazione di valori tecnici, fisici e di monte ingaggi con la Fiorentina, avrà già capitolato.

Sulla carta oggi sembra esserci poca partita tra viola e nerazzurri, ma la squadra di Italiano non deve pensarci. Lasci a casa classifica, 8 punti a favore dell’Inter, e altri numeri come le vittorie: 6 per i nerazzurri, 2 per i viola. Ma anche i gol: l’Inter ne ha fatti 18, la Fiorentina solo 8, penultimo attacco del campionato, per Firenze davvero un evento raro (visti i bomber che hanno indossato in varie ere la maglia viola). L’Inter non ha mai pareggiato fino ad oggi, ma ha perso 4 volte (di cui 3 fuori casa).

L’Inter è in ripresa dopo che, senza tanti giri di parole, Simone Inzaghi era stato messo in discussione: gli avevano dato una sorta di ultimatum sulla distanza di 3 partite. Momento critico tra il 18 settembre e il 1 ottobre quando i nerazzurri hanno perso a Udine e al Meazza con la Roma. Inzaghi era in crisi, poi la reazione: vittoria in Champions col Barcellona, trionfo anche in casa del Sassuolo, pari spettacolare (con gol di Asllani fallito nel finale) al Camp Nou e ancora un successo con la Salernitana a Milano. In 4 gare Inzaghi è rimontato in sella pur non avendo Lukaku a disposizione.

La Fiorentina affronterà questa formazione fortissima, imbottita di qualità in ogni reparto, oltre ad una quantità di chili e centimetri. L’Inter è rimasta imbattuta nelle ultime 10 sfide contro la Fiorentina in Serie A (5 vittorie e altrettanti pareggi). L’Inter ha vinto pure le ultime 2 trasferte contro la Fiorentina in campionato. Statistiche non felici per i viola, ma proprio per questo è arrivato il momento di ribaltarle.

A cominciare dal tema vittorie: “Bisogna tornare a vincere”, ha detto ieri italiano ai canali della società. La Fiorentina, infatti, ha vinto solo una delle ultime 9 gare di campionato (poi 4 pareggi e 4 perse): era il 18 settembre e i viola rifilarono 2 gol al Verona.

Come detto i nerazzurri sono la squadra che da più partite attende il pareggio in Serie A, tra quelle presenti in questo campionato: non registrano un risultato simile da 19 incontri (e l’ultima volta fu proprio contro la Fiorentina, 1-1 a San Siro il 19 marzo). Inzaghi ha visto crescere la sua fase difensiva: nelle ultime 3 gare ha concesso 3 tiri nello specchio agli avversari dopo che in 6 delle precedenti 7 giornate ne aveva ricevuti dai 4 in su.

E la Fiorentina? Può puntare su un bel jolly, Giacomo Bonaventura, che ha preso parte a 7 gol contro l’Inter in Serie A (4 reti e 3 assist). Jack contro nessun’altra squadra ha fatto meglio: dentro c’è pure una doppietta con la maglia dell’Atalanta al Meazza il 23 marzo 2014.
Ecco i numeri che raccontano come per la Fiorentina questa sfida sia una dura salita da scalare. Ma come detto, le statistiche possono essere sovvertite. Servirà una grandissima Fiorentina per far fuori l’Inter stasera, ma i viola dovranno provarci. Avranno alle spalle più di 30mila anime viola che li aiuteranno a vincere. Perché un trionfo simile darebbe tanto alla squadra di Italiano in un frangente di grande difficoltà, con la società asserragliata nel suo fortino, diffidente verso tutto ciò che la circonda.

Jovic è stato convocato, nonostante i problemi all’anca emersi dopo appena 7 minuti a Lecce, ma giocherà Cabral. Il brasiliano in questi 10 mesi ci ha fatto vedere davvero poco, ma lunedì sera ha fatto 2 gol, seppur annullati non per causa sua, e un assist di cachemire per il gol di Kouame. Non ci sono gli estremi per correre in terrazza a urlare che la Fiorentina ha trovato finalmente un centravanti, ma è innegabile che a Lecce Cabral abbia lanciato alcuni segnali positivi. Ecco che allora la sua maglia da titolare debba trasformarsi in una formidabile occasione. Il 2022 finirà il 13 novembre e il 4 gennaio, quando ripartirà la stagione, sarà già tempo di mercato. Questo per spiegare che i giocatori in bilico, e Cabral rientra in quel mazzo, dovranno sfruttare questo periodo per dimostrare di essere da Fiorentina.

Kouame, adesso, è il miglior viola per rendimento: piace alla gente per il suo entusiasmo e quella voglia di spendersi anche in fase difensiva. Balla tra la fascia e il centro dell’attacco, rispondendo sempre “obbedisco” a Italiano. Che volete di più? Sacrificio, umiltà, fame di calcio e anche un po’ di qualità, questo è Kouame. E allora vogliamogli bene.

Gonzalez sarà l’altra arma a disposizione di Italiano: l’argentino è come lo champagne, viaggia con le bollicine. Giocatore molto forte che ora deve aiutare la Fiorentina. I viola hanno bisogno della sua tangibile capacità.

Quanto è dura la salita, ma Firenze sogna una grande notte.