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COME IN UN FILM

di Tommaso Loreto

Anche se le rovesciate di Cristiano Ronaldo, i dribbling di Messi, i milioni di euro degli sceicchi e i rigori nostrani pro Juve sono lì a ricordarci ogni giorno che per vincere c'è un solo modo, lo sport è prima di tutto sfida. Agli avversari, certo, ma anche e soprattutto ai propri limiti. E in questa irrazionalità alla base di qualsiasi confronto sportivo va ricercato il fascino di ogni disciplina sportiva.

Il calcio non fa eccezione, anzi, in qualità di principe degli sport è proprio l'ambito eletto nel quale non sempre vincono i più forti e i più ricchi. Lo hanno dimostrato i campioni d'Inghilterra del Leicester per citare l'esempio più recente, lo stanno dimostrando oggi i giocatori della Fiorentina. La sesta vittoria consecutiva, la quinta dalla scomparsa di Astori, pone di diritto questo gruppo nella storia del club, fosse solo perchè un filotto del genere mancava da più di cinquant'anni.

A Roma, contro una formazione di maggior spessore tecnico, e senza regista e maggior talento gli uomini di Pioli non solo hanno confermato la grinta e l'unità mostrata nelle altre gare giocate dal Benevento in poi, ma sono andati addirittura oltre. Sfoderando ripartenze letali come nel caso del raddoppio di Simeone, geometrie di prima come per il vantaggio di Benassi e una difesa arcigna (capitanata da Pezzella) che ha retto per tutta la ripresa.

Mentre la Roma attaccava a testa bassa, e Sportiello parava l'imparabile, sembrava davvero che la Fiorentina giocasse con una forza interiore inspiegabile, trascinata dai sentimenti vissuti nel nel ricordo del Capitano che non c'è più. Ci sono due frasi, nel dopo gara, che bene spiegano di cosa sia stata capace questa squadra.

Sia Pioli che ricorda quanto Astori credesse nell'obiettivo europeo, sia Simeone che racconta come restare ad allenarsi al centro sportivo sia l'unico modo per andare avanti e onorare la memoria di Astori rappresentano meglio di qualsiasi altra parola l'alchimia che si è creata all'interno di questa squadra. Un'alchimia allevata da un tecnico che è stato capace di essere molto di più che un semplice allenatore.

Come in un film la Fiorentina orfana del suo punto di riferimento adesso sembra inarrestabile, imbattibile. Corre e risale la classifica a velocità vorticosa, addirittura lasciandosi alle spalle Atalanta e Sampdoria e mettendo nel mirino il Milan che stasera riceve il Sassuolo.

Trascinati da questa entità che è diventata la Fiorentina non c'è dubbio che i tifosi spingeranno ancora di più la squadra a compiere un'impresa che oggi si fa ancora più reale, già da domenica quando arriverà al Franchi la Spal. Non credere al lieto fine di questo struggente film sarebbe da pazzi.

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it