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COMINCIA IL MESE DEGLI IMPEGNI UFFICIALI, CRESCE L’ATTESA PER LE PROSSIME MOSSE SUL MERCATO. IL FUTURO DI AMRABAT, E LA SCELTA DA PRENDERE SU CASTROVILLI: LE PRIORITÀ DA GESTIRE PRIMA DI ACCELERARE PER PUNTA E PORTIERE

di Tommaso Loreto

Quattro nuove pedine, tre acquisti conclusi, ultimo in ordine cronologico quello del 2003 del Rosario Central Gino Infantino arrivato qualche ora fa a Firenze, e tante idee da concretizzare. Sul mercato viola comincia ad aleggiare anche un filo di ansia, almeno da parte di chi vorrebbe vedere il prima possibile una rosa già pronta per affrontare i preliminari di Conference League. Una sensazione abbastanza diffusa, alimentata dai recenti incassi da quasi 30 milioni e ovviamente pure dai nomi inseguiti per via di ruoli ad oggi scoperti.

E’ il caso della difesa dove si rincorre il degno sostituto di Igor e dove resta Josip Sutalo il primo obiettivo. Per il croato servono almeno 20 milioni, quelli richiesti dalla Dinamo Zagabria, e se nemmeno l’Ajax ha ancora presentato un’offerta ritenuta adeguata significa che esistono ancora margini per chiudere l’affare a patto di non restare al palo di fronte al crescente interesse del Napoli. Una situazione per certi versi simile a quella per il portiere, ambito nel quale il polacco Grabara del Copenhagen resiste in cima alle preferenze a dispetto dell'interesse del Bayern (che a sua volta lascerebbe partire quel Sommer destinato all’Inter ma sul quale i viola hanno provato l’inserimento).

Di certo di tutte le questioni ancora in sospeso è soprattutto a centrocampo che molto dovrà essere deciso, e non solo in base al futuro di Amrabat. Mentre il marocchino attende che da Manchester i Red Devils formulino l’offerta giusta (traducendo non inferiore ai 25 milioni) sul rinnovo di Castrovilli non si registrano novità, e il suo destino fa da sfondo a più di un’ipotesi. Come quella che vedrebbe l’arrivo di Infantino un’alternativa per il ruolo di trequartista centrale, ma anche come quella che vedrebbe ancora il Napoli interessato al numero 10.

E mentre il count-down all’esordio in campionato, e alla doppia sfida di qualificazione ai gironi di Conference, non fa altro che accrescere la fretta con la quale i tifosi vorrebbero veder agire la società è più che altro il futuro dell’attacco a richiamare le maggiori attenzioni. Di fronte alla richiesta del tecnico di un cambio là davanti la candidatura di Nzola non ha mai perso peso (ma in settimana i viola dovranno rompere gli indugi per evitare che gli spezzini si stanchino d’aspettare) a differenza di quanto sta avvenendo per Beltran sul quale si concentra l’attenzione di molti concorrenti.

Anche per questo, ovvero per capire bene i margini di fattibilità dell’operazione Beltran, la Fiorentina sta prendendo tempo per decidere il da farsi sul problema del gol. Una posizione legittima e probabilmente conveniente a giudicare dalle dinamiche tipiche del mercato che spingono quasi tutti a chiudere parecchi affari a ridosso del 31 agosto, ma che il club dovrà necessariamente gestire. Trovandone la sintesi di fronte al bisogno di Italiano di cominciare a impostare il proprio lavoro sui volti nuovi che dovranno guidare la Fiorentina lungo la nuova stagione.