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COMMISSO TAGLIA IL NASTRO SUL SESTO ANNO IN VIOLA, A BERGAMO SPERANDO DI VEDERE PROGRESSI

di Redazione FV
Fonte: Tommaso Loreto

Bel test, ormai quasi un classico la sfida alla Dea che nella versione più vintage riporta alla mente una Coppa Italia di cui di recente si è parlato moltissimo per ben altri motivi. La Fiorentina riprende il suo cammino oggi da Bergamo in un test match contro l’Atalanta che ha molto da dire, e che per l’arrivo del presidente Commisso ieri al Viola Park assume anche i contorni di una nuova ripartenza per il club. 

Il taglio del nastro sul sesto anno - Perché rivedere il presidente sulle tribune di uno dei due stadi del Viola Park è come se fosse il metaforico taglio del nastro sulla nuova stagione, seppure non sia assolutamente il caso di dimenticare problemi e inciampi delle prime cinque sfide stagionali. E se il patron ieri ha avuto modo d’incontrare i nuovi arrivati dal mercato, incluso Gudmundsson per il cui esordio toccherà attendere almeno un’altra settimana, per Palladino è già tempo di rendere più evidenti le pennellate di colore sulla sua nuova squadra. E’ chiaro che in termini di punti, e morale, una vittoria sarebbe la miglior ricetta per affrontare questa tranche di partite, ma più di tutto servirà vedere una squadra più lucida, un gioco più armonico, insomma progressi. 

Verso il 352 - Intanto la sosta restituisce una Fiorentina destinata a continuare a lavorare sulla difesa a tre, con la candidatura di Biraghi terzo centrale che resta forte, ma anche su un centrocampo con un uomo in più, limitando la trequarti ai soli Colpani, Kouamè o Ikonè in attesa che sia disponibile Gudmundsson. Oggi a Bergamo dovrebbe essere Colpani il favorito a sostenere Kean, così come dietro Ranieri potrebbe spingere Pongracic in panchina con Quarta a completare il reparto davanti a De Gea, mentre in mezzo la novità principale sarà il trio Bove, Cataldi, Mandragora. Una soluzione che consenta a Dodò, a destra, e Gosens, a sinistra, di alimentare la manovra, ma anche con l’obbligo di fare la massima attenzione all’Atalanta. Un gruppo, quello di Gasperini, partito così e così in campionato ma rinforzato dal mercato e con elementi come De Ketelaere, Samardzic e Retegui che possono far male.