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CONCENTRAZIONE E MATURITÀ: LA FIORENTINA È QUASI UN RULLO COMPRESSORE. IL TERZO POSTO RESTA NEL MIRINO. SALAH VALE ORO. E ADESSO LA JUVE

di Lorenzo Marucci

Quasi come un rullo compressore. Il mese di aprile è iniziato nel migliore dei modi, con la Fiorentina che ha confermato la sua carica e la sua voglia di andare avanti su tutti i fronti, senza tentennamenti. Era un ostacolo insidioso la Sampdoria, eppure i viola l’hanno affrontata col piglio della grande, senza superbia ma con l’aggressività e la convinzione di chi vuol vincere davvero. Ormai la squadra di Montella gioca con una autorevolezza sempre più convincente, a volte mettendo dal primo minuto alle corde gli avversari come successo ieri con la Samp, altre affidandosi anche al contropiede per sfruttare la velocità di Salah. Ma ciò che colpisce della Fiorentina è anche la capacità di concentrazione: la partita di martedì con la Juventus poteva rappresentare un’inconscia distrazione. I risultati ottenuti a marzo e anche quello di ieri- con cui sono state scavalcate in un colpo solo due squadre- confermano che quello della Fiorentina è ormai un gruppo maturo, capace di gestire gli impegni e le forze. Vedere i viola ancora attivi su tre fronti a questo punto della stagione è una piacevolissima novità, che non accadeva da decenni. E’ il segno di una guida attenta e sicura da parte di Montella ma anche di una qualità di un gruppo che – ad esempio secondo il giudizio di un tecnico espertissimo come Rino Marchesi – è inferiore solo a quello della Juventus.

   La Fiorentina è ormai anche un’orchestra in cui tutti suonano all’unisono. Nessuno stecca e anche i cosiddetti solisti riescono ad inserirsi bene nel gruppo. Tutto funziona anche perché l'unione è alla base ma tutti al tempo stesso, in un gruppo ampio, sembrano animati da una sana e proficua competizione. Prendiamo il caso di Diamanti. Non brillantissimo nelle sue ultime apparizioni, ieri è tornato ad essere il trascinatore della squadra, con la sua energia. "Alla fine di ogni partita esco svuotato”, disse nel giorno della sua presentazione. In effetti è proprio così, il talento pratese mette tutto se stesso in campo e il gol di ieri è anche un premio alla sua tenacia oltre che alla sue qualità. Un discorso a parte merita Salah: su un campo pesantissimo come quello di ieri (a proposito, brutto vedere il terreno ridotto così, negli anni Ottanta e Novanta poteva piovere copiosamente per un giorno intero senza che ne risentisse), è riuscito ugualmente a mettere la sua firma sul match. Con un Salah di queste dimensioni, capace di accendere la luce in qualsiasi momento, la Fiorentina può davvero pensare in grande per il finale di stagione. L'egiziano vale oro e viene sempre più da dire che il paragone con Messi non sia poi così esagerato... 

   Il terzo posto intanto è difficile da raggiungere ma metterlo nel mirino è possibile. “Vogliamo il massimo”, ha specificato Montella. E allora adesso arriva la Juventus, al Franchi. La Coppa Italia è un obiettivo realizzabile: tutto è ancora da giocare, ma i favori del pronostico, contro i bianconeri, pendono dalla parte dei viola. Sarà un aprile elettrizzante, domenica prossima la sfida con il Napoli e poi, per restare alla prima metà del mese, il sedici aprile la gara d'andata di Europa League con la Dinamo Kiev. La stagione entra sempre più nel vivo. E l’appetito viola vien mangiando…

Lorenzo Marucci