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CORVINO GIÀ SUGLI OBIETTIVI: IN ARRIVO IL SUO COLLABORATORE. LA CONVERGENZA CON SOUSA AIUTA TUTTI, LA PROPRIETÀ: I PROSSIMI 6 MESI DECISIVI. STADIO: AVANTI TUTTA

di Mario Tenerani

Da quando Corvino è rientrato dal Portogallo non si perde una partita: giovedì sera ha seguito a Venezia l'amichevole Under 21 tra Italia e Francia. Ieri sera a Bergamo per Ucraina-Albania. Le vecchie abitudini non passano. Dal vivo il calcio è un'altra cosa, i giocatori si riconoscono così. Intesa totale con Sousa, accordo a prima vista. Non era un passaggio nè secondario, nè indolore, invece le cose sono andate meglio delle più rosee aspettative. Empatia e soprattutto medesimo linguaggio, il calcio è una lingua universale. Certo, bisogna conoscerla...

Punto primo: l'input dato dai Della Valle a Corvino è quello di vendere, non stra-vendere, in modo funzionale al rispetto dei parametri del Fair Play finanziario della Uefa. Esempio: non è necessario incassare 40 milioni se poi si è bravi, furbi, velocissimi nelle operazioni in entrata. Tutto è flessibile e modulabile. Di sicuro prima si vende. Sintonia assoluta con Sousa anche su chi se ne dovrà andare, ricordando però che il mercato offre occasioni quando meno te le aspetti. Esempio: al momento Kalinic non si tocca, mentre le valigie le fa Babacar. Ma se arrivasse un'offerta "indecente" per il centravanti croato pensate che Corvino farebbe fatica a prenderla in considerazione? Pensando poi che Calleri, attaccante argentino, piace tanto. 

Altro esempio? Vecino è considerato importantissimo da Sousa. Pure da Corvino: De Laurentis ha un solo modo per accontentare Sarri che vuole l'uruguagio da un anno, spendere l'intera cifra della clausola, cioe' 25 milioni. Conoscendo Corvino a 24,5 milioni non si chiude... Del resto fu lui a inventare le clausole in riva all'Arno: Felipe Melo docet...
La convergenza con Sousa aiuta tutto l'ambiente: la squadra dovrà stare nelle prime 6 posizioni e questo allegerisce non poco il compito del portoghese. La società non gli chiederà il terzo posto, ma solo di rimanere nell'ultimo strapuntino dell'Europa League. In questo modo dal punto di vista temperamentale dovrebbe lavorare più leggero. Certo, la speranza sarà quella di scalare delle posizioni, ma l'obiettivo annunciato sarà più basso. 

Quindi il monte ingaggi: oggi fermo a 63 milioni lordi, dovrà essere sfoltito di altri 10, scendendo a poco più di 50 milioni. La Fiorentina dovrà essere un po' più giovane: anche Montella aveva fatto presente che l'anagrafe batteva alla porta. Ora c'è un anno in piu'. Lo pensa anche Sousa: Corvino ha una predilizione per i giovani, ci punterà. Intanto valorizzando alcuni di quelli che hanno giocato quest'anno in giro per l'Italia. Quindi cercherà altrove. Sarà una bella sfida quella che attenderà la Fiorentina, considerando anche la concorrenza che si sta rinforzando, vedi le milanesi. 

Lunedì alle 12 conferenza stampa di Corvino: parlerà di tutto e forse annuncera' il nome del suo collaboratore. Non sarà una figura dello stesso piano, il diesse lo fa Pantaleo. Sarà un dirigente come Macia prima maniera o come ai tempi di Lecce era Angelozzi. Ecco perché pensare a Rui Costa in quel ruolo è fantacalcio. L'ex numero dieci viola che ha fatto sognare Firenze, adesso è uno stimato e importante dirigente del Benfica: lasciare quel club sarebbe dura. In viola farebbe l'uomo immagine (perché il settore tecnico resta appannaggio esclusivo di Corvino). Un incarico che forse per Rui potrebbe essere anche poco... La Fiorentina lo ha contattato un mese fa, il portoghese è un dolce e giusto pensiero, ma pare per adesso che rimanga solo un sogno. 

Qualcosa si è mosso e si muovera' al vertice della società viola: Diego e Andrea Della Valle hanno confidato di ritenere decisivi i prossimi sei mesi. Sia sul piano calcistico che infrastrutturale. Non hanno torto: questa Fiorentina è ad un bivio. O fa un salto di qualità definitivo oppure rischia di impantanarsi in una fascia che non soddisfa la gran parte dei tifosi viola e sicuramente anche i Della Valle. Servono stadio e cittadella, intanto: gli incontri tra i manager del gruppo viola e il Comune si stanno intensificando. A fine anno sarà veramente il dentro o fuori. E per il pallone sarà invece la data del primo bilancio sul ritorno di Corvino. La sfida è iniziata e adesso si fa sul serio.