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CUADRADO E IL RINNOVO: IL NON-CASO SI SPEGNE, FIRMA VICINA. BERNARDESCHI, NETO E GLI ALTRI: TUTTE LE NOVITA'. MUTU: VOTO NO AL RITORNO

di Marco Conterio

Casi che nascono, casi che si spengono, casi mai esistiti. In fondo, il calcio vive di momenti, di picchi ma anche di normalità. Per questo il non-caso Juan Guillermo Cuadrado avrà l'epilogo che da tempo vi raccontiamo: Alessandro Lucci, agente del colombiano, a breve vedrà il presidente Mario Cognigni. Le trattative sono serrate, ma serene, i rapporti ottimi e si va spediti verso il rinnovo di contratto. Una telenovela, questa, destinata a finire a breve, in attesa che d'estate si parli del futuro, del domani, della cifra che le grandi d'Europa saranno disposte a pagare previo inserimento eventuale della clausola rescissoria.

Un rinnovo è prossimo, per quanto riguarda i due baby d'attacco le situazioni sono diverse. In primis: Federico Bernardeschi e Khouma el Babacar non hanno ancora rinnovato. Se per il secondo manca l'appuntamento decisivo per la firma, per il primo sono sorti problemi comunque superabili se la volontà della controparte del giocatore sarà quella espressa già in passato. Poi c'è Norberto Mourara Neto: vuole la Fiorentina e la Fiorentina vuole lui. Vuole, però, il brasiliano, sentirsi l'indiscusso titolare e mettere a tacere anche gli spifferi di eventuali dualismi con il rumeno Tatarusanu. Ed a cifre pure importanti, visto che adesso, tra Juventus e Liverpool, in molte stanno iniziando ad interessarsi a lui. Diversa la questione Alberto Aquilani: il giocatore ha lanciato segnali d'apertura, è disposto a trattare ma non ci sono appuntamenti ancora fissati, finché la Fiorentina non contatterà l'agente Zavaglia.

Detto dei rinnovi, c'è anche da parlare di altri due temi. Su queste colonne, foriere di novità, avete letto in anteprima di Andrea Rogg come futuro dg della Fiorentina: tutto confermato, l'ingresso sarebbe prossimo e da qui potrebbero aprirsi, in futuro, scenari nuovi per la dirigenza viola. In & out. C'è tempo, per parlarne, tra le volontà di alcuni e quelle di altri, c'è pure il tempo per cambiare idee. L'altra è Adrian Mutu. Visto che Firenze è terra di commenti e di pareri, per antonomasia, giusto spender quello sul 10 rumeno. Meglio dar spazio ai giovani, meglio guardare altrove. Gennaio non è lontano e, piuttosto che puntare sullo svincolato Mutu, meglio puntare un baby da un campionato nuovo o un esperto da una lega conosciuta. Insomma: Mutu a Firenze ha fatto il suo tempo, con tutto l'amore che giustamente la piazza può regalare al suo fu Fenomeno per quel che ha fatto e dato. Il calcio è però fatto di epoche, cicli e tempi. Quello di Mutu a Firenze è al passato. Meglio guardare al futuro.

Di Marco Conterio
Responsabile di redazione, Tuttomercatoweb.com