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DA PRAGA A GENOVA PER RIPARTIRE BENE. STRESS TEST PER I VIOLA: MARASSI UNA BOLGIA. FIORENTINA PIÙ FORTE, MA DEVE DIMOSTRARLO. DUBBIO FORMAZIONE: JOVIC, NZOLA O KOKORIN… IL DIFENSORE SERVE E SENESI È OK. BALDANZI LA CILIEGINA

di Mario Tenerani

Poco più di due mesi dalla notte della delusione cocente, da mal di stomaco. West Ham in vantaggio ai titoli di coda, Bowen che scappa e infrange il sogno di una comunità accorsa nella capitale della Repubblica Ceca. Vabbè, è andata. L’estate per voltare pagina e ricominciare. Da oggi a Genova, contro un vecchio amico, Alberto Gilardino. Genoa tornato in A e protagonista di un mercato sorprendente: Retegui, Messias (anche se sarà fuori per un po’) e Malinosky, tra gli altri. Abbonamenti a quota 27mila e spiccioli, coreografia pronta, Marassi come la Bombonera, un catino di entusiasmo, rossoblu scatenati contro la Fiorentina che comunque avrà 2mila tifosi al seguito. E si faranno sentire. Genoa squadra neopromossa, Fiorentina reduce da due finali. Viola sulla carta più forti, ma il valore non ha niente a che vedere con la teoria, bisogna dimostrarlo. E’ la prova del campo a rendersi cassazione. 

Sarà uno stress test per la squadra di Italiano, dal quale si capiranno molte cose anche vista Vienna: giovedì sarà il turno del play off di andata per rientrare nel tabellone della Conference League. 

La Fiorentina arriva a questa sfida rinforzata, lo ha detto anche il presidente Commisso appena arrivato a Firenze. Probabilmente ha ragione. In attacco sono arrivati calciatori come Nzola e Beltran. Nel mezzo Arthur. Sulla parte mancina Parisi, italiano dall’orizzonte profondo. In porta Christensen anche se Terracciano resta molto stimato, nel mezzo un giovane come Infantino. Mina tendiamo, per ora, a considerarlo un’alternativa per la difesa. Insomma, le sensazioni sono buone: un mercato di idee e di bersagli pensati. Una fuga in avanti per un club che in passato, talvolta, pareva che sparasse un po’ a caso. 

Fiorentina più forte, dunque, come dice Commisso, ma appunto servono conferme. A partire dalle 20,45 di questa afosa serata agostana. E non può essere finita: perché la difesa ha bisogno di un centrale forte ed esperto. Senesi potrebbe essere una soluzione. Murillo altro candidato. E Sutalo? Ancora non è andato all’Ajax. Sette formazioni, forse sei, sempre sulla carta, partirebbero in vantaggio rispetto ai viola, ma la Fiorentina potrebbe recuperare posizioni. Il sogno? Aggredire il sesto posto, sinonimo di Europa League. Discorsi estivi, pensieri spinti, ma è giusto così. 

La Fiorentina ha in testa un grande colpo e nei giorni in cui Castrovilli pareva in viaggio verso l’Inghilterra sembrava più concreto: Tommaso Baldanzi. Il ragazzo di Castelfiorentino, gioiello purissimo della cantera empolese, classe 2003 vale una trentina di milioni, ma con una trattativa articolata si può prendere a 25, magari inserendo un giocatore. Sono tanti soldi, non ci sono dubbi, ma con un ventenne non ci si rimette mai. Viene in mente quando Verratti aveva la stessa età, ma Fiorentina e Juventus non ebbero il coraggio nell’estate 2012 di spendere 12 milioni. Il pescarese poi volò al Psg e lì è rimasto per tutto questo tempo, ricchissimo e felice senza totalizzare neppure un minuto in serie A, misteri del calcio. Baldanzi che a Firenze naturalmente verrebbe a piedi, sarebbe la vera ciliegina sulla torta.   

Considerando l’impegno di giovedì in coppa indovinare la formazione di Marassi è un vero rebus, soprattutto in attacco. Beltran è arrivato da poco, Nzola è leggermente in ritardo di condizione, Jovic è pronto, mentre Kokorin, l’uomo con la valigia, ha fabbricato un ottimo precampionato. 

Occhio, quindi, alle sorprese: sarebbe bello vedere almeno per una porzione di gara i due nuovi volti, ma Jovic è davanti con Kokorin che potrebbe diventare la carta a sorpresa. Sarebbe davvero incredibile, ma Italiano ci ha abituati agli effetti speciali. Bentornato campionato.