DALLA RABBIA ALL'ORGOGLIO: IL VOLO RIPRENDE. TRENTA TRASFERTE VINTE DA MONTELLA: DA RECORD. GLI ABBRACCI A EL HAMDAOUI: IL GRUPPO È FORTE. DUEMILA TIFOSI VIOLA A CESENA E QUEL CORO A GOMEZ: HANNO CAPITO CHE IL TEDESCO VA AIUTATO
Montella aveva sferzato la squadra dopo la figuraccia in Europa, il gruppo ha risposto: significa che lo spogliatoio viola è sano e ha buoni anticorpi. Serviva un riscatto così, nelle proporzioni numeriche e anche del gioco, ma soprattutto sul terreno temperamentale.
Il Cesena è poca cosa, probabilmente retrocederà, ma la Fiorentina poteva giocarla in altro modo la partita: invece l'ha interpretata al meglio, asfaltando i propri avversari. Il segnale è stato dopo il disastroso intervento di Neto... I viola hanno attaccato a testa bassa togliendo il fiato al Cesena e hanno trovato la terza e la quarta rete.
In attesa che segnino le punte, a far gol ci hanno pensato i difensori. Magari esagerando perché si sono pure fatti gol da soli... Centrocampo stile vecchi tempi: con Borja e Pizarro protagonisti, insieme ad Aquilani. Ma il migliore in campo è stato Mati Fernandez: complimenti a Montella, lui ci ha sempre creduto anche quando in riva all'Arno non ci credeva nessuno. Mati ha una continuità spaventosa all'interno della gara, ha le due fasi in egual misura: partita da ricordare.
Intanto nell'era Montella su 57 trasferte totali, in tutti i tornei, sono arrivate 30 vittorie. Un dato clamoroso che meriterebbero di essere celebrato nella storia viola e anche in Italia. Non pensiamo che ci siano molte squadre che in due anni e mezzo abbiano vinto 30 volte fuori casa. Non siamo all'estero...
Certo, se la Fiorentina decidesse di tornare a vincere anche un po' al Franchi, la Champions sarebbe davvero a portata di mano.
El Hamdaoui era scomparso dai radar: Montella, anche su suggerimento dei dirigenti, lo ha recuperato volentieri e Mounir non li ha traditi. E' entrato carico al massimo e ha trovato subito il gol. Bellissimo l'abbraccio dei compagni e anche quello di Montella a fine partita: c'è molto in quel gesto, pensateci.
L'unica nota brutta è stata Mario Gomez: il tedesco ha mostrato di essere finalmente in condizione fisica buona. Ha lottato, è scattato più volte, ha aiutato i compagni e dato una mano a Borja per il vantaggio. Però si è mangiato un gol pazzesco, visto dal vivo ancora di più... Mario è in un momento difficile, la rete di Cagliari evidentemente non è servita più di tanto a scacciare i fantasmi dalla sua testa. I tifosi, spesso più pronti di tutto il resto del mondo viola a cogliere gli attimi particolari, hanno lanciato un coro in suo favore e lui commosso ha ringraziato.
Quei tifosi hanno capito che adesso è il frangente più delicato e che Gomez va aiutato: il rischio, altrimenti, è quello di perderlo per sempre e farlo diventare un vero e proprio caso.
Mario Tenerani