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DE GEA UN EROE. LA QUALIFICAZIONE IN CONFERENCE UN PUNTO DI PARTENZA. PALLADINO DEVE RINUNCIARE ALLA DIFESA A TRE. MERCATO: DELUSIONE MANGALA, SOGNO BATURINA, IPOTESI FOLORUNSHO. AMRABAT VUOLE ANDARSENE. IL TECNICO VUOLE GOSENS

di Luca Calamai

Un eroe. De Gea con le sue prodezze durante la partita e ai calci di rigore regala alla Fiorentina la qualificazione in Conference. Lo confesso, avrei voluto Terracciano tra i pali. L’ex United mi era apparso ancora arrugginito dopo un anno senza la sana tensione delle gare ufficiali. De Gea è stato mostruoso. Nel primo tempo ha tenuto in piedi la squadra con alcuni interventi da fuoriclasse. Non cancello l’era Terracciano che è stato prezioso nell’era Italiano ma lo spagnolo è un’altra cosa. De Gea è quel qualcosa in più che vorrei per ogni reparto. Di questa notte ungherese salvo poco altro. Il fantastico gol di Kean, da bomber vero. Finalmente abbiamo un centravanti dopo Vlahovic. E la freddezza dal dischetto di Richardson e Colpani mi fa ben sperare. Dopo il Monza ci sarà la sosta. Credo che Palladino dovrò ridisegnare la squadra. La difesa a tre, a esempio, mi sembra insostenibile. Penso che Beltran sotto punta sia molto meglio di Sottil e Ikonè. Insomma mi aspetto da Palladino scelte coraggiose. E qualche passo indietro.

E oggi scatta l’ultimo giorno di mercato. Sperando nel lieto fine è inevitabile osservare che la Fiorentina è arrivata in ritardo su alcuni obiettivi chiave. Ci lasciamo alle spalle una giornata negativa visto che il presidente Commisso ha sfidato e ha perso con l’Everton il il centrocampista Mangala. Nazionale belga, in uscita dal Lione. Una pedina che sarebbe stata preziosa. Resta vivo il sogno Baturina anche se, in tutta onestà, non capisco come la società viola potrebbe mettere sul piatto 25 milioni in contanti. Tanto chiede la Dinamo Zagabria per iniziare a trattare. Magari la proprietà viola avesse questa ambizione. Spero di sbagliare ma ci credo poco. Ieri la Fiorentina ha sondato il terreno per Folorunsho ma il Napoli, proprietario del cartellino, non accetta il prestito semplice. Il problema è facile: se credi in un calciatore non ti puoi spaventare nel prevedere l’obbligo di riscatto. Poi c’è il caso Amrabat. Il marocchino vuole andare via da Firenze. Spera nell’Atletico Madrid e lascia aperta la porta al Fenerbache di Mourinho. Ma prima di liberare Amrabat servono alternative vere in mezzo al campo. Il cuore della squadra resta un gigantesco punto interrogativo. E’ bene dirlo ad alta voce, dopo tante scommesse, alcune anche molto interessanti, ora servono due certezze. E con i 30 milioni di Nico non dovrebbe essere impossibile individuarle ed acquistarle. Mi dicono che Palladino vorrebbe Gosens. Via Commisso, perché non accontenti il tuo nuovo allenatore?