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DELIO, GIOCA COSI'

di Leonardo Petri

L'Inter alle porte e la Roma ormai alle spalle. Il ciclo difficile dei viola sta per concludersi con la speranza che non sia proprio la squadra di Rossi a rigenerare una Inter apparsa in grande difficoltà ma con una tradizione favorevolissima nei confronti della Fiorentina. E' stata una setimana esaltante, vissuta sulle ali di un 3-0 alla Roma leggermente bugiardo sul piano del gioco e ottenuto, in ogni caso, senza gol su azione, un problema su cui Rossi dovrà continuare a lavorare con la massima dedizione ma che nessuno ha ritenuto di dover sottolineare a dovere nei commenti post gara. L'assenza di Montolivo, insostituibile in una squadra priva di costruttori di gioco bassi,comporterà, a MIlano, qualche cambio tattico, conoscendo Rossi, per il passato più che per Firenze non dovrebbero per essere troppi. Mi auguro non prevalga la prudenza, né come atteggiamento, né nelle scelte degli uomini perché ciò condannerebbe a sconfitta sicura. Il mio umile consiglio al tecnico viola è quindi questo. Boruc in porta (ma solo perché questa è la gerarchia visto che da tempo avrei promosso Neto titolare). Difesa a quattro con De Silvestri, Gamberini, Nastasic e Pasqual. Mi sembra un quartetto quasi ovvio e non capisco i motivi che farebbero preferire Natali a Nastasic. In conferenza stampa Rossi ha avuto parole lusinghiere per il serbo e, avendo dimostrato di stare bene sarebbe strano non giocasse. Paradossalmente il ballottaggio, ci fosse, dovrebbe essere fra Natali e Gamberini. A centrocampo non avendo Montolivo inutile inventarsene uno. E allora sceglierei due giocatori di corsa e di rottura, in  grado di reggere l'urto, aggredire e ripartire. Uno è ovviamente Behrami, l'altro, guardando la rosa credo possa essere Salifu, che, viste le sostituzioni con la Roma credo abbia già superato Munari nelle gerarchie e mi dicono stia molto bene. Mi sembra già di vedere chi storce la bocca ma si sa, il coraggio o si ha o nessuno può dartelo. Oltretutto se le alternative sono Munari e Kharja, di coraggio, nel lanciare Salifu, non ce ne vuole poi molto. Sugli esterni concentrerei la qualità, con Lazzari (un po' adattato ma lo è anche da trequartista) e Vargas, che sono sicuro tornerà presto il giocatore immarcabile e irresistibile dei tempi migliori. In avanti Jovetic e Gilardino sono scelte obbligate, nella speranza che Jo-Jo aiuti Gilardino a tornare Gilagol ed in attesa che il mercato di gennaio possa portare, chissà, un centravanti un po' più funzionale al Rossi pensiero. Infine mi aspetto progressi sul piano del gioco con una Fiorentina propositiva, aggressiva, d'attacco anche a San Siro. Non fosse così, a prescindere dal risultato resterei deluso.

Leonardo Petri