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DELLA VALLE DURO E FURIOSO: LA BATTAGLIA PER BORJA È PER IL CALCIO. VIOLA A TORINO CON UNA MOTIVAZIONE IN PIÙ: LA RABBIA PER UNA CLAMOROSA INGIUSTIZIA

di Mario Tenerani

Tutto confermato: il calcio italiano dimostra una volta di più di non possedere un vocabolario con la parola buon senso. Borja Valero sconta 3 giornate (prima erano quattro) per non aver commesso un fatto. Solo per un verbale sbagliato dell'arbitro. Il primo giudice sportivo lo squalifica con un poker di turni perché non può usare le immagini televisive. Il giudice di secondo grado gli toglie una giornata (ma che vuol dire?) e pure lui non usa le immagine televisive. Perché? Semplice, il regolamento non lo prevede. Dunque, va cambiato quest'ultimo. Ma forse prima ancora andrebbero cambiate le teste. Il vero problema del calcio italiano è questo. 

Morale: gli arbitri non possono usare la tecnologia perché le partite diventerebbero troppo lunghe e cariche di interruzioni. E alcune decisioni necessiterebbero di troppo tempo per essere lette nel giusto modo. 
Il giudice sportivo, che al contrario di tempo ne avrebbe in dosi copiose, non può usare la tv per risolvere casi - tipo quello di Borja Valero - molto semplici da reinterpretare. Pensateci bene: se non parlassimo di tecnologia dovremmo far riferimento al Medio Evo, perché questo è il contesto in cui andrebbe collocato il nostro pallone. 
L'ingiustizia per Borja è un'ingiustizia di tutti. E quando il Della Valle-furioso ha diramato un duro comunicato nel quale ha detto "si è persa un'occasione per iniziare un percorso impostato sul dialogo costruttivo, nonostante le immagini fossero molto chiare", è stato chiaro il segnale di attacco frontale ad un sistema che rifiuta di interlocuzione con il progresso.
Il prossimo passaggio per Della Valle sarà tornare e velocemente in quel Palazzo per discutere di uomini ancora prima di regole. A cominciare dal nuovo designatore, tema cogente, per passare all'introduzione del mezzo tecnologico e alla creazione di un rispetto per la Fiorentina e per quelle squadre storicamente più vessate di altre. Perché in palio c'è la credibilità di tutto il movimento. E questa diventa decisa per aumentare l'appeal del calcio italiano all'estero. Un prodotto si vende meglio se si conoscono gli ingredienti con cui è realizzato.
I tifosi viola sono arrabbiati come sempre, più di sempre. La squadra pure. La Fiorentina nella difficilissima trasferta di domani a Torino - la prima delle tre sfide in programma in undici giorni tra campionato ed Europa League -, porterà in dote un'arma in più: la rabbia per un altro torto subìto. La rabbia per Borja Valero, esempio in campo e nello spogliatoio. Uno che fa viaggiare la palla e non le mani sull'arbitro... 

Mario Tenerani