DELLA VALLE INFURIATI, ORA BASTA: LA FIORENTINA MERITA RISPETTO
Il vittimismo è una pratica molto diffusa nel calcio italiano, soprattutto quando serve a fabbricare un alibi a difesa dei propri insuccessi. Il silenzio costante, invece, di fronte agli errori arbitrali - che spesso si trasformano in veri e propri torti -, è un gesto di grande fair play, ma non sempre viene interpretato come tale. Il rischio è quello di essere troppo buoni e a Firenze il vecchio adagio porta ad un'equazione: tre volte buono uguale bischero...
Trovare il punto di equilibrio tra lamentarsi spesso e non farlo mai, è difficile. Quasi un'arte. Ma chi lo trova va in vantaggio. La Fiorentina, adesso, si trova in questa delicata situazione: cercare la sintesi.
I Della Valle sono inferociti. I tifosi viola, se è possibile, di più. Guida, arbitro poco ispirato di Chievo-Fiorentina, è solo l'ultimo anello di una catena sbagliata.
Pensiamo a Tagliavento che a San Siro ha tenuto in campo, sanzionando un solo giallo, il feroce Samuel autore di falli molto duri. Mentre non ha avuto dubbi nel cacciare dal campo Gonzalo con doppia ammonizione. Più la distribuzione di altri cartellini, sempre agli uomini di Montella, molto discutibile. Per non parlare di Fiorentina-Juventus quando Vidal probabilmente ha commesso un fallo di rigore su Pasqual e soprattutto la tolleranza che c'è stata nei confronti di Chiellini, protagonista di falli robusti. A dir la verità anche nel confronto vinto dai viola col Bologna, la storia dei cartellini assegnati in modo bizzarro, è proseguita: Natali avrebbe meritato l'espulsione, mentre Orsato ha sorvolato.
Solo alcuni esempi, per spiegare che in alcune partite della Fiorentina la discrezionalità è andata al potere. La sublimazione è stata a Verona: un rigore netto su Roncaglia, ignorato. Due falli di mano dei veneti, causati entrambi da Toni, non visti in piena area di rigore e infine la grazia fatta a Drame': il terzino del Chievo era già stato ammonito e quando ha trattenuto per la maglia Cuadrado avrebbe meritato, da regolamento, il secondo giallo e quindi il rosso.
Come mai sta accadendo tutto questo? Se lo stanno chiedendo i Della Valle e i dirigenti viola. E hanno intenzione di agire. In che modo? Facendo capire, con educazione e fermezza, che la Fiorentina non puo' lasciare punti per strada a causa di arbitraggi di una mediocrità sconvolgente.
Nel dopo gara ha puntualizzato questo concetto anche il diesse Pradè e nelle prossime ore lo faranno altri. La proprietà viola ha dato un indirizzo preciso alla società: impegno nella solidarietà, comportamento corretto dei tesserati, iniziative di fair play - una volta il terzo tempo oggi il cartellino viola -, ma tutto ciò non può essere scambiato per un segnale di rassegnazione di fronte ad eventi negativi o peggio ancora di arrendevolezza.
Si può protestare senza essere sguaiati, si può farsi rispettare senza comunque abiurare certi principi. E in particolare è meglio prevenire che curare, anche questo i Della Valle lo sanno bene, la storia insegna...
Mario Tenerani
giornalista de Il giornale della Toscana