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DIECI GIORNI AL RITIRO, ACQUISTI? SOLO UN TERZINO SCONOSCIUTO. PORTIERE, UN MESE DI IMBARAZZANTE CASTING: DA LAFONT A GABRIEL. PASALIC DA PRENDERE. MA OTTO ANCORA DA VENDERE. HAGI, CHE BEFFA: VA ALLA ROMA. SENTENZA EUROPA LEAGUE, CHE VERGOGNA

di Enzo Bucchioni

Mancano dieci giorni al ritiro della nuova Fiorentina e sarà molto difficile, se non impossibile, per Pioli riuscire a partire per Moena con la squadra fatta almeno all’ottanta per cento come avrebbe desiderato. Lo aveva detto e chiesto lui a fine campionato, non voleva ripetere un’altra estate-beffa, ma il ritornello invece sembra più o meno lo stesso. Mercato senza un filo logico, grandi nomi che non arriveranno mai (Meret) sparati dai trombettieri di Corvino per il famoso fumo negli occhi, trattative su tutti i fronti e sui giocatori più disparati, anche per ruoli già coperti e poi alla fine un pugno di mosche in mano.

A un mese e mezzo dallo stop del campionato Corvino ha portato a Firenze solo un difensore slovacco di 21 anni, Hancko, che giocava nello Zilina e non nel Real Madrid. Ben venga, magari fosse il nuovo Skriniar, ma il resto?

Il portiere, il regista basso, il centrocampista, l’esterno d’attacco, l’esterno basso, quei 4-5 giocatori di esperienza e qualità, anche questi chiesti da Pioli nell’ultima conferenza stampa post-Milan dove sono? Boh.

Ma Corvino sembra in difficoltà anche sul terreno a lui più congeniale, quello delle cessioni. Sono tornati al mittente Bruno Gaspar e Gil Dias, ma soltanto perché il potentissimo Mendes li aveva piazzati a Firenze e con grande onestà il potentissimo Mendes se li è ripresi senza far rimettere un euro alla Fiorentina. Grazie a lui e non al Dg.

Ma gli altri esuberi tipo Sanchez, Eysseric, Cristoforo, Dragowski, Olivera, il mitico Diks respinto anche dal Feyenoord, Thereau e qualche giovane non pronto, chi li prenderà? Vallo a sapere.

Eppure da queste cessioni Corvino avrebbe dovuto fare un bel tesoretto per finanziare la campagna acquisti.

Campagna che fatichiamo a capire anche perché se da una parte si continuano a inseguire giocatori oltre la portata della Fiorentina (il portiere Meret su tutti) da venti milioni, poi si vira su un Gabriel reduce da una buona B a Empoli, ma da anni messo in dubbio dal Milan proprietario del cartellino che continua a prestarlo in B o in squadre come il Cagliari. Ora si parla anche di Lafont, gioiellino francese, portiere del Tolosa di 21 anni, ma anche qui serve un ventino. Quanto può spendere la Fiorentina? Non si può mica impegnare tutto il budget per un giocatore, allora vuol dire che i soldi ci sono. Magari. Difficile capire. Questo casting di portieri è imbarazzante. La decisione andava presa a marzo, non aspettare a metà maggio a dare il via libera a Sportiello. Magari Meret a marzo lo potevi prendere, facendo tutto sott’acqua, in anticipo. Se scatta l’asta sei finito.

Per l’esterno si punta Pjaca, altro giocatore da venti milioni, che ti dice di sì oggi, se domani dovesse arrivare una squadra più importante secondo voi Pjaca verrebbe a Firenze tanto più che il cartellino è della Juve? Magari, ripeto ancora io, ma questa vicenda ricorda tristemente quella di Jovetic dell’anno scorso. E De Paul? Quando stai per chiudere se piazzi un "ma dovete prendervi Saponara", con l’Udinese è un modo per far saltare tutto. E il rischio c’è.

Sinceramente, ripeto, ho in serbo una tonnellata di applausi per Corvino se riuscirà a fare qualcosa di importante, a sorprendere, ma fino ad oggi non c’è riuscito. Ora gira il nome di Pasalic. Buon giocatore, personalità, giovane, ma con esperienze di livello. Prendiamolo sant’Iddio se è vero che ha detto sì alla Fiorentina e il Chelsea (proprietario del cartellino) è d’accordo come sostiene la claque di Corvino. Che s’aspetta? Dubbi su questi prestiti con ricompra da società importanti? Li avrei anch’io, rischi di valorizzare giocatori per altri. Comunque Pasalic è giocatore.

Ma la cosa che più mi fa impazzire, sono tutti i pezzi che raccontano "la Fiorentina ha rifiutato 30 x Caio, 50 per Sempronio, 100 per un altro", che bravi! Ma se davvero ci fosse qualcuno che oggi sgancia 50 milioni per Simeone come hanno scritto i soliti, sarebbe da vendere subito con una fantastica plusvalenza.

Ma siamo sicuri che si faccia bene calcio in questo modo, a non vendere al momento giusto, o non convenga vendere come fece Pradè con Nastasic (ad esempio) a cifre assurde. Il problema è sapere dove poi andare a reinvestire e qui forse è il problema.

Ma continuo a essere fiducioso, prima o poi Corvino batterà il colpo, non può essere sempre quello che ha regalato Zaniolo all’Entella l’anno scorso e oggi l’Inter ha venduto a sette milioni alla Roma, o quello di Rebic a quattro (vale 40), Piccini a tre milioni (vale 10), Mancini a duecentomila euro (vale 5) o ha fatto andar via Hagi pagato appena 1.5 milioni, dopo una bella litigata col babbo e adesso se lo prende la Roma. Una beffa. Ma questo è il passato, ripeto: siamo fiduciosi.

Meno fiducia ho nell’Uefa che sta conducendo la vicenda-Milan in modo vergognoso. Anche ieri niente sentenza. Ma ci si doveva ridurre alla fine di giugno? Ridicolo.

Poi il Milan farà ricorso al Tas, prima del 15 di luglio non si saprà chi farà l’Europa League, mentre Atalanta e Fiorentina aspettano di sapere se dovranno fare i preliminari del 23 luglio. Eventualmente una settimana appena per prepararli: inaccettabile e vergognoso.