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DUBBI DI FORMAZIONE PER L'ESAME MILAN, UNA PROVA POSITIVA ALLEGGERIREBBE IL CLIMA IN VISTA DELLA SOSTA. COMMISSO IN PARTENZA CON LA PROSPETTIVA (CONDIVISA) DI UNO STADIO IN CONCESSIONE

di Tommaso Loreto

Esame tosto quello che attende la Fiorentina stasera al Franchi, tanto più dopo l'ultima prova europea in cui risultato a parte non si è visto granchè. Intorno al gruppo viola non si respira l'entusiasmo delle migliori occasioni. Colpa di un gioco che ancora fatica a decollare, e anche per questo l'attesa è rivolta alle scelte di formazione da parte di un Palladino inevitabilmente finito nel mirino della critica.

Le risposte della difesa a quattro – C'è da credere che almeno in difesa il tecnico voglia proseguire sulla strada di una linea a quattro che ha consentito ai portieri viola (De Gea in campionato, Terracciano in Conference) di non dover raccogliere palloni in fondo alla rete per oltre 200 minuti, almeno contando la ripresa della gara con la Lazio e le due sfide successive tra Empoli e Saints. Certo il dubbio di dover sacrificare Gosens nel ruolo di terzino aleggia su una difesa dove ancora Pongracic non dovrebbe rientrare, ma immaginare tre difensori al cospetto del poker milanista composto da Pulisic, Morata, Abraham e Leao risulta abbastanza complicato.

In due per una maglia sulla trequarti – Così un'opzione è quella di avanzare il tedesco sulla linea dei trequartisti dietro a Kean, tanto più se Palladino decidesse di concedere ancora fiato a Colpani tra i più in affanno in questo avvio di stagione. Con Gudmundsson intoccabile l'ex Monza potrebbe finire in ballottaggio persino con Bove, ultimamente impiegato qualche metro più avanti rispetto al centrocampo, e per questo incluso nella candidatura a una maglia da titolare dietro a Kean. Di certo in mezzo un po' tutti si aspettano l'ex Adli dal primo minuto, magari accanto a Cataldi nei due davanti alla difesa

Commisso in procinto di ripartire – Intanto in tribuna, dove si rivedrà Mutu, ci sarà ancora Commisso la cui partenza per gli States resta fissata nei primi giorni della prossima settimana. Il presidente viola è reduce da un altro incontro con la Sindaca Funaro dal quale sono arrivate sensazioni positive per la condivisione della strada che porterà il Franchi a nuova vita. Al netto di tempi inevitabilmente lunghi (si parla di un termine dei lavori nel 2029) l'opportunità per il club viola di ricevere uno stadio più moderno con una concessione lunga, oltre che la gestione delle aree commerciali, è un'opzione importante. Non esattamente come pensare di avere un impianto di proprietà, ma certamente sufficiente per poter disegnare scenari futuri più intriganti rispetto al semplice canone di locazione da versare al Comune per giocare in uno stadio più in linea con i tempi e con l'arrivo degli Europei del 2032.